Ospedale del Nord Barese? «Ingenui noi che ci abbiamo creduto»
Dura presa di posizione da parte del Tribunale del Malato
domenica 5 marzo 2017
12.13
Si lavora alla Regione Puglia all'attuazione del Piano di riordino ospedaliero, quello - per intenderci - che prevede la chiusura dell'ospedale di Terlizzi (riconvertito alla riabilitazione e lungodegenza) e il ridimensionamento dei nosocomi di Molfetta e Corato. Il piano, come prevedibile, non assegna risorse al tanto decantato presidio di primo livello del Nord Barese (né quello da costruirsi tra Molfetta e Bisceglie previsto da Vendola e ancora contenuto nel piano regionale, né quello immaginato dalla "fusione", per così dire, di Molfetta-Terlizzi-Corato in uno dei tre nosocomi, come annunciato da Emiliano). Il che alimenta la già grande incertezza che c'è attorno a questo argomento. Non solo i cittadini, quanto anche gli operatori del settore, continuano a chiedersi se questo presidio di eccellenza del nord barese da realizzare in uno dei tre ospedali a Molfetta, o a Terlizzi o a Corato non sia solo stato l'ennesimo esercizio di politichese.
Qualche elemento, in ogni caso, emerge dagli ultimi provvedimenti attuativi del piano. Il primo è, come già detto, che il governo regionale non assegna risorse economiche per organizzare il nuovo presidio del NordBarese .
Il secondo punto è che, stando ad alcune direttive ministeriali, gli ospedali con meno di 500 parti all'anno dovranno smantellare i reparti di Ostetricia-Ginecologia, mentre quelli che contano tra i 500 e i 1.000 parti all'anno potranno essere mantenuti aperti solo se sono affiancati dalla terapia intensiva. Indizi che fanno pensare a una definitiva perdita del punto nascita a Corato.
La riconversione dell'ospedale di Terlizzi dovrebbe avvenire entro giugno del 2018. Intanto, si registra la protesta del Tribunale di Malato di Molfetta, l'associazione guidata da Marta Pisani che rappresenta i pazienti: «Sto leggendo - dice Pisani - la delibera emanata dalla Regione Puglia sul Riordino Ospedaliero: Ospedale di Corato classificato come ospedale di I Livello a pochi chilometri da quello di Andria, anch'esso di I livello; Ospedale di Molfetta classificato come ospedale di base. E tutto il cancan dell'accorpamento? Nella delibera non c'è traccia! Ingenui noi pazienti che ci abbiamo creduto.»
Pisani è critica anche di fronte alla decisione dell'Asl di sospendere gli interventi chirurgici di emergenza-urgenza sempre a Terlizzi e a Corato: «Il Tribunale del Malato non può che prendere atto dell'ennesimo disservizio a carico dei pazienti. La temporanea chiusura delle sale operatorie dell'ospedale di Molfetta sono un grave vulnus al diritto alla salute dei pazienti. La direzione generale non può rimanere sorpresa ed inerme di fronte alla carenza del personale medico. Che il dirigente medico della chirurgia dott. Giuseppe De Leo andasse in pensione ne era a conoscenza ed avrebbe dovuto provvedere per tempo alla sua sostituzione. Purtroppo nulla è stato programmato al fine di assicurare una efficiente continuità ed ora i pazienti pagano sulla propria pelle la carenza di personale.
«Per quanto riguarda la medicina territoriale - conclude la presidente del Tribunale del Malato - notiamo la stessa logica del rimando all'infinito. Da tempo il T.D.M. chiede un ambulatorio di urologia, così come denuncia la carenza di un ambulatorio di geriatria e diabetologia. Gli anziani sono dimenticati e chi non può pagarsi le prestazioni in strutture private rinuncia alla cura».
Qualche elemento, in ogni caso, emerge dagli ultimi provvedimenti attuativi del piano. Il primo è, come già detto, che il governo regionale non assegna risorse economiche per organizzare il nuovo presidio del NordBarese .
Il secondo punto è che, stando ad alcune direttive ministeriali, gli ospedali con meno di 500 parti all'anno dovranno smantellare i reparti di Ostetricia-Ginecologia, mentre quelli che contano tra i 500 e i 1.000 parti all'anno potranno essere mantenuti aperti solo se sono affiancati dalla terapia intensiva. Indizi che fanno pensare a una definitiva perdita del punto nascita a Corato.
La riconversione dell'ospedale di Terlizzi dovrebbe avvenire entro giugno del 2018. Intanto, si registra la protesta del Tribunale di Malato di Molfetta, l'associazione guidata da Marta Pisani che rappresenta i pazienti: «Sto leggendo - dice Pisani - la delibera emanata dalla Regione Puglia sul Riordino Ospedaliero: Ospedale di Corato classificato come ospedale di I Livello a pochi chilometri da quello di Andria, anch'esso di I livello; Ospedale di Molfetta classificato come ospedale di base. E tutto il cancan dell'accorpamento? Nella delibera non c'è traccia! Ingenui noi pazienti che ci abbiamo creduto.»
Pisani è critica anche di fronte alla decisione dell'Asl di sospendere gli interventi chirurgici di emergenza-urgenza sempre a Terlizzi e a Corato: «Il Tribunale del Malato non può che prendere atto dell'ennesimo disservizio a carico dei pazienti. La temporanea chiusura delle sale operatorie dell'ospedale di Molfetta sono un grave vulnus al diritto alla salute dei pazienti. La direzione generale non può rimanere sorpresa ed inerme di fronte alla carenza del personale medico. Che il dirigente medico della chirurgia dott. Giuseppe De Leo andasse in pensione ne era a conoscenza ed avrebbe dovuto provvedere per tempo alla sua sostituzione. Purtroppo nulla è stato programmato al fine di assicurare una efficiente continuità ed ora i pazienti pagano sulla propria pelle la carenza di personale.
«Per quanto riguarda la medicina territoriale - conclude la presidente del Tribunale del Malato - notiamo la stessa logica del rimando all'infinito. Da tempo il T.D.M. chiede un ambulatorio di urologia, così come denuncia la carenza di un ambulatorio di geriatria e diabetologia. Gli anziani sono dimenticati e chi non può pagarsi le prestazioni in strutture private rinuncia alla cura».