Nuovi cassonetti per la raccolta di indumenti usati
Installati per le vie del paese i contenitori dell'A.s.i.p.u. s.r.l.
martedì 26 luglio 2016
15.05
I cassonetti per la raccolta indumenti usati e tessile di colore giallo sono stati sostituiti con nuovi bidoni colorati a fronte del potenziamento del servizio.
I nuovissimi cassonetti A.s.i.p.u. s.r.l. sono stati posizionati negli stessi punti della città in cui trovavano spazio i vecchi bidoni gialli e in altre zone, ad esempio ai piedi della scuole Giovanni Bovio e della scuola Bartolo di Terlizzi.
Differenziare non riguarda sempre e solo la carta, la plastica, il vetro e l'organico, ma esistono tre frazioni merceologiche come abiti, scarpe, borse e diversi tessili, che non si indossano più e che è importante valorizzare per impedire la cultura dominante dell'usa e getta e proseguire nel circolo virtuoso del riciclo.
Si pensa che i vestiti raccolti vengano direttamente spartiti tra le persone indigenti, ma non è così. Dopo la raccolta, la merce viene selezionata, stoccata e igienizzata, seguendo un processo di tracciabilità. I capi non idonei vengono correttamente riciclati in impianti industriali che ne permettono la rigenerazione, trasformazione e il reinserimento sul mercato col rispetto assoluto della legalità.
Importante è, come è scritto sui cassonetti stessi e in diversi lingue, non introdursi fisicamente all'interno dei contenitori, per una questione di civiltà, ma anche per un eventuale pericolo di soffocamento.
È possibile conferire, ogni giorno e in qualsiasi fascia oraria, abiti, maglieria, biancheria, cappelli, borse, coperte, scarpe appaiate in buono stato e altri accessori per l'abbigliamento. È invece vietato introdurre nei cassonetti stracci, materassi, scarponi da sci, stivali di gomma, pattini e tutti i materiali non tessili. Il conferimento degli abiti usati deve essere effettuato in sacchi ben chiusi e non troppo voluminosi, solo all'interno dei contenitori.
Il servizio è stato introdotto per garantire ai cittadini una migliore qualità del riciclo e una maggiore comodità nel conferimento degli abiti usati.
I nuovissimi cassonetti A.s.i.p.u. s.r.l. sono stati posizionati negli stessi punti della città in cui trovavano spazio i vecchi bidoni gialli e in altre zone, ad esempio ai piedi della scuole Giovanni Bovio e della scuola Bartolo di Terlizzi.
Differenziare non riguarda sempre e solo la carta, la plastica, il vetro e l'organico, ma esistono tre frazioni merceologiche come abiti, scarpe, borse e diversi tessili, che non si indossano più e che è importante valorizzare per impedire la cultura dominante dell'usa e getta e proseguire nel circolo virtuoso del riciclo.
Si pensa che i vestiti raccolti vengano direttamente spartiti tra le persone indigenti, ma non è così. Dopo la raccolta, la merce viene selezionata, stoccata e igienizzata, seguendo un processo di tracciabilità. I capi non idonei vengono correttamente riciclati in impianti industriali che ne permettono la rigenerazione, trasformazione e il reinserimento sul mercato col rispetto assoluto della legalità.
Importante è, come è scritto sui cassonetti stessi e in diversi lingue, non introdursi fisicamente all'interno dei contenitori, per una questione di civiltà, ma anche per un eventuale pericolo di soffocamento.
È possibile conferire, ogni giorno e in qualsiasi fascia oraria, abiti, maglieria, biancheria, cappelli, borse, coperte, scarpe appaiate in buono stato e altri accessori per l'abbigliamento. È invece vietato introdurre nei cassonetti stracci, materassi, scarponi da sci, stivali di gomma, pattini e tutti i materiali non tessili. Il conferimento degli abiti usati deve essere effettuato in sacchi ben chiusi e non troppo voluminosi, solo all'interno dei contenitori.
Il servizio è stato introdotto per garantire ai cittadini una migliore qualità del riciclo e una maggiore comodità nel conferimento degli abiti usati.