Non siamo razzisti ma... La differenza tra idea e azione.
I genitori dicono no alla convivenza tra bambini e immigrati.
mercoledì 15 marzo 2017
09.00
La scuola Bovio è in fase di ristrutturazione, e probabilmente lo sarà per un bel po' ancora. Le quarte elementari sono ospiti presso il centro polifunzionale per migranti, in via Romanello, alle spalle della sede dei vigili urbani.
Domani ci sarà l'inaugurazione del centro che verrà gestito dall'assaciozione Etnie ONLUS con fondi europei. Il centro verrà utilizzato soltanto di pomeriggio, due volte a settimana e sarà essenzialmente uno sportello d'accoglienza e ascolto per migranti.
In una società in cui conviviamo con albanesi, cinesi, nordafricani e rumeni, è importante un dialogo e un incontro con chi ha bisogno di interfacciarsi con noi italiani, ruvesi, paese ospitante.
La notizia dell'apertura di questo centro però ha mandato nel panico i genitori dei bambini di quarta elementare. Probabilmente stanchi della situazione precaria, probabilmente male informati sulla reale attività pomeridiana del centro, i genitori dei bambini di quarta, della scuola elementare Bovio, hanno iniziato a preoccuparsi per i loro figli, per i servizi igenici, per gli spazi condivisi, dando per scontato che i bambini debbano prendere malattie, " soprattutto le bambine...".
In un clima di terrore ingiustificato, di intolleranza e di volontà di tenere le situazioni nettamente separate, l'amministrazione comunale fa sapere ai genitori che non verrranno utilizzati gli stessi spazi. I bagni che vengono usati da bambini la mattina, non saranno gli stessi che verranno utilizzati dagli adulti, nel pomeriggio. E le classi non verranno in alcun modo intaccate. Le attività si svolgeranno in posti differenti. Il centro polifunzionale è ben contento di ospitare la scuola elementare Bovio.
Domani sera, nella giornata di apertura, accanto alla vicesindaca Montaruli e ai referenti dell'associazione Etnie Onlus e della rete dei partner, che presenteranno il progetto, interverrà anche la professoressa Daniela Maggiulli che porterà la testimonianza diretta dell'esperienza di accoglienza realizzata nel Comune di Riace.
A seguire, l'associazione Bembè presenterà il progetto musicale "Tarjuman", che fonde insieme la musica tradizionale dell'Alta Murgia con le atmosfere sonore e sensoriali del Medio Oriente.
A dare vita al progetto, tre musicisti pugliesi con importante esperienza internazionale e da tempo attivi nell'ambito della world music e della musica ambient: Gaio Ariani – mandolino, liuto cantabile, chitarra fretless; Francesco Leoce – basso elettrico, basso fretless; Vincenzo Cantatore – tabla, cajon, percussioni.
Per l'occasione, il centro ospiterà anche una piccola mostra mercato del villaggio globale di Riace offerti dal sindaco di Riace, Domenico Lucano. Tutti, genitori e bambini soprattutto, sono invitati.
Domani ci sarà l'inaugurazione del centro che verrà gestito dall'assaciozione Etnie ONLUS con fondi europei. Il centro verrà utilizzato soltanto di pomeriggio, due volte a settimana e sarà essenzialmente uno sportello d'accoglienza e ascolto per migranti.
In una società in cui conviviamo con albanesi, cinesi, nordafricani e rumeni, è importante un dialogo e un incontro con chi ha bisogno di interfacciarsi con noi italiani, ruvesi, paese ospitante.
La notizia dell'apertura di questo centro però ha mandato nel panico i genitori dei bambini di quarta elementare. Probabilmente stanchi della situazione precaria, probabilmente male informati sulla reale attività pomeridiana del centro, i genitori dei bambini di quarta, della scuola elementare Bovio, hanno iniziato a preoccuparsi per i loro figli, per i servizi igenici, per gli spazi condivisi, dando per scontato che i bambini debbano prendere malattie, " soprattutto le bambine...".
In un clima di terrore ingiustificato, di intolleranza e di volontà di tenere le situazioni nettamente separate, l'amministrazione comunale fa sapere ai genitori che non verrranno utilizzati gli stessi spazi. I bagni che vengono usati da bambini la mattina, non saranno gli stessi che verranno utilizzati dagli adulti, nel pomeriggio. E le classi non verranno in alcun modo intaccate. Le attività si svolgeranno in posti differenti. Il centro polifunzionale è ben contento di ospitare la scuola elementare Bovio.
Domani sera, nella giornata di apertura, accanto alla vicesindaca Montaruli e ai referenti dell'associazione Etnie Onlus e della rete dei partner, che presenteranno il progetto, interverrà anche la professoressa Daniela Maggiulli che porterà la testimonianza diretta dell'esperienza di accoglienza realizzata nel Comune di Riace.
A seguire, l'associazione Bembè presenterà il progetto musicale "Tarjuman", che fonde insieme la musica tradizionale dell'Alta Murgia con le atmosfere sonore e sensoriali del Medio Oriente.
A dare vita al progetto, tre musicisti pugliesi con importante esperienza internazionale e da tempo attivi nell'ambito della world music e della musica ambient: Gaio Ariani – mandolino, liuto cantabile, chitarra fretless; Francesco Leoce – basso elettrico, basso fretless; Vincenzo Cantatore – tabla, cajon, percussioni.
Per l'occasione, il centro ospiterà anche una piccola mostra mercato del villaggio globale di Riace offerti dal sindaco di Riace, Domenico Lucano. Tutti, genitori e bambini soprattutto, sono invitati.