Mobilità, Di Bari (M5S): "Si viaggia come animali"
La denuncia e i tre quesiti della consigliera al neoassessore regionale ai trasporti Antonio Nunziante
lunedì 2 ottobre 2017
13.43
Si torna a parlare di mobilità sulla tratta Andria-Bari, di disagi, di ritardi e di sovraffolamenti, ormai all'ordine del giorno da oltre un anno. A porre nuovamente la questione sotto i riflettori è questa volta la consigliera comunale pentastellata Grazia Di Bari.
"Dopo l'incidente ferroviario avvenuto il 12 luglio 2016 sulla tratta Andria/Corato, - afferma la consigliera - l'agenzia nazionale della sicurezza ferroviaria ha imposto ai treni il limite di velocità di 50 km/h. Molti pendolari, come me, per evitare di affrontare un viaggio di quasi 2 ore per arrivare a Bari con Ferrotramviaria, scelgono di prendere il treno regionale delle Ferrovie dello stato. Il risultato è che arrivi dopo 50 minuti ma le condizioni di viaggio sono da vagoni trasporto animali, in piedi e stretti come sardine.
Ed allora, chiedo al neo assessore regionale ai trasporti Antonio Nunziante: prima di pensare a come prorogare le concessioni ferroviarie alle società private fino al 2028, facendo voli pindarici, non sarebbe stato più urgente trovare soluzioni per chi è costretto a viaggiare in queste condizioni? Non avrebbe potuto chiedere alle Ferrovie dello stato, qualche vagone in più o qualche corsa in più? Invece di prorogare le concessioni, non sarebbe stato più giusto fare delle gare e a parità di costo, premiare le società che avrebbero garantito migliori servizi ai pendolari?
Se sono queste le priorità del neoassessore, possiamo solo sperare in un miracolo per avere un servizio trasporti efficiente e dignitoso", conclude Grazia Di Bari
"Dopo l'incidente ferroviario avvenuto il 12 luglio 2016 sulla tratta Andria/Corato, - afferma la consigliera - l'agenzia nazionale della sicurezza ferroviaria ha imposto ai treni il limite di velocità di 50 km/h. Molti pendolari, come me, per evitare di affrontare un viaggio di quasi 2 ore per arrivare a Bari con Ferrotramviaria, scelgono di prendere il treno regionale delle Ferrovie dello stato. Il risultato è che arrivi dopo 50 minuti ma le condizioni di viaggio sono da vagoni trasporto animali, in piedi e stretti come sardine.
Ed allora, chiedo al neo assessore regionale ai trasporti Antonio Nunziante: prima di pensare a come prorogare le concessioni ferroviarie alle società private fino al 2028, facendo voli pindarici, non sarebbe stato più urgente trovare soluzioni per chi è costretto a viaggiare in queste condizioni? Non avrebbe potuto chiedere alle Ferrovie dello stato, qualche vagone in più o qualche corsa in più? Invece di prorogare le concessioni, non sarebbe stato più giusto fare delle gare e a parità di costo, premiare le società che avrebbero garantito migliori servizi ai pendolari?
Se sono queste le priorità del neoassessore, possiamo solo sperare in un miracolo per avere un servizio trasporti efficiente e dignitoso", conclude Grazia Di Bari