Miti, storie e leggende nel Museo Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia

Il museo ruvese si visita on line, tramite la campagna del Polo Museale di Puglia #iorestoacasa

lunedì 23 marzo 2020 12.20
Dall'8 marzo 2020 le nuove misure di contenimento dell'emergenza epidemiologica COVID-19 adottate sull'intero territorio nazionale hanno comportato la sospensione del servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura quali archivi, biblioteche, aree e parchi archeologici.

Per far fronte a questa emergenza, il mondo della cultura si è mobilitato dando il via alla campagna #iorestoacasa, nata spontaneamente sulla rete e rilanciata dal MiBACT, che invita a limitare le relazioni sociali per combattere la diffusione del Covid-19.

Anche i luoghi della cultura della Direzione regionale Musei Puglia, musei, castelli e parchi archeologici, aderiscono a questa importante iniziativa promuovendo, tramite l'utilizzo dei social, forme alternative di fruizione del patrimonio culturale ed invitando il pubblico a scoprire da casa i segreti delle loro collezioni.

Fra questi, anche il Museo Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia, che ospita un'ampia collezione privata (dal 1993 divenuta parte del patrimonio dello Stato) composta da pregiatissimi vasi a figure rosse, perlopiù apuli e attici, vasi a vernice nera e decorati nello stile di Gnathia, terrecotte e reperti metallici.

Tramite i social network gli utenti potranno non solo continuare ad ammirare le sale del Museo, ma anche approfondire dettagli e conoscere storie relative ai reperti custoditi nelle teche. L'iniziativa risulta di sicuro interesse non solo per chi non ha mai visitato il Museo, ma anche per i frequentatori abituali, dal momento che nelle vetrine espositive non sono presenti didascalie, in linea con l'allestimento ottocentesco voluto dal collezionista e ancora perfettamente rispettato.

A cadenza programmata, i canali social del Museo (facebook @jattamuseo e instagram @museonazionalejatta) ospiteranno post a tema con citazioni di fonti antiche, di studiosi ottocenteschi o di riletture moderne di miti antichi, per rendere la lettura il più piacevole e il meno didascalico possibile.