Mercato settimanale in centro, commercianti e cittadini: «Il nostro dissenso»
Presentata al Comune istanza per chiedere un incontro di confronto e rivalutazione dello spostamento
sabato 10 ottobre 2020
Sono in tutto 14 schede sottoscritte da 143 cittadini e 6 schede sottoscritte da 24 aziende di Ruvo di Puglia quelle allegate all'istanza inviata al Sindaco e ai Consiglieri comunali da parte di commercianti, operatori commerciali e cittadini contrari alla decisione di spostare il mercato infrasettimanale sui Corsi principali della città.
Il documento esprime il forte dissenso e le motivazioni che portano esercenti e cittadini a chiedere al Comune una rivalutazione della decisione di spostare il mercato settimanale di Ruvo sui Corsi A. Jatta, G. Jatta, Piazza Dante, Corso Cavour, via Vanini, via Isabella Griffi.
Una scelta, come si legge nel testo, ritenuta «ancora più stridente se si considera che avviene in piena contraddizione con le politiche di mobilità sostenibile, di decongestionamento del traffico e di fruizione qualitativa attuate finora dall'Amministrazione Comunale. Sono numerose le attività commerciali che subirebbero un ulteriore grave danno in un contesto molto grave e difficile, sia nazionale che locale».
Queste le motivazioni del dissenso:
La bellezza della nostra città è il nostro biglietto da visita, gestirla come fosse il "salotto" di casa di ognuno di noi è un dovere nei confronti della cittadinanza e delle future generazioni!» - concludono.
Il documento esprime il forte dissenso e le motivazioni che portano esercenti e cittadini a chiedere al Comune una rivalutazione della decisione di spostare il mercato settimanale di Ruvo sui Corsi A. Jatta, G. Jatta, Piazza Dante, Corso Cavour, via Vanini, via Isabella Griffi.
Una scelta, come si legge nel testo, ritenuta «ancora più stridente se si considera che avviene in piena contraddizione con le politiche di mobilità sostenibile, di decongestionamento del traffico e di fruizione qualitativa attuate finora dall'Amministrazione Comunale. Sono numerose le attività commerciali che subirebbero un ulteriore grave danno in un contesto molto grave e difficile, sia nazionale che locale».
Queste le motivazioni del dissenso:
- nessun incontro - confronto è stato avviato con i commercianti interessati prima di prendere questa decisione;
- le attività commerciali ubicate nelle aree interessate perderanno la visibilità e ne verrà compromesso il lavoro;
- a grande parte della città sarà proibitivo accedere, il traffico sarà dirottato, creando indubbi disagi ai commercianti e ai residenti;
- i numerosi clienti provenienti da paesi limitrofi troveranno grandi difficoltà per accedere alle attività commerciali della zona interessata al Mercato e risulterà molto disagevole evitarlo;
- impossibilità di utilizzo delle aree dedicate ai parcheggi a pagamento (anche in abbonamento) per residenti e attività commerciali;
- il danno alla bellezza e alla delicatezza dei corsi e delle aree di Ruvo interessate al Mercato: non tutelarli è un ulteriore danno alla collettività. A tale proposito ricordiamo che i tigli sono patrimonio monumentale della città;
- Esiste un'importante scuola di pensiero di architetti e urbanisti che invita le amministrazioni a valorizzare le periferie delle città. Ruvo, oltre ad una nuova area mercatale, dispone di numerose aree periferiche fatte di grandi viali e piazze che, se utilizzate, potrebbero addirittura acquisire valore in presenza del Mercato e non subirebbero i danni economici e ambientali che si prefigurano nel centro città.
La bellezza della nostra città è il nostro biglietto da visita, gestirla come fosse il "salotto" di casa di ognuno di noi è un dovere nei confronti della cittadinanza e delle future generazioni!» - concludono.