Il futuro dell'ospedale unico del Nord Barese passa da Ruvo
Raccolta firme in vista dell'appuntamento dell'11 ottobre a Ruvo con Emiliano
domenica 9 ottobre 2016
7.40
«Una firma per la vita: costruiamo insieme una sanità condivisa». Questo il messaggio del comitato di medici, infermieri e operatori sanitari che ha avviato la propria battaglia per l'ospedale unico di primo livello del Nord Barese. Una petizione già consegnata nelle mani del presidente Michele Emiliano e altre iniziative già in cantiere. Non solo: hanno costituito anche una pagina istituzionale facebook che ha raggiunto 1.800 sostenitori in pochi giorni. In arresa di incontrare il governatore della Puglia Michele Emiliano il prossimo 11 ottobre a Ruvo.
Medici e infermieri, ma anche pazienti e semplici cittadini, tutto il mondo che ruota attorno alla sanità da Molfetta a Terlizzi, passando per Corato e Ruvo e Bitonto, si ritrova in questo gruppo virtuale che chiede alla Regione Puglia e al presidente Emiliano un presidio ospedaliero di riferimento per il nord barese. Non solo tagli.
I promotori dell'iniziativa ripetono che non c'è alcun collegamento con i partiti. «A noi interessa solo che i cittadini del nord barese, e segnatamente dei Comuni interessati - che i quasi 200 mila cittadini interessati non solo continuino a godere di assistenza sanitaria ma ne abbiano una migliore, di Primo Livello, senza dover per questo emigrare in altri distretti. Siamo felici che tanti siano con noi e saremo felici di accoglierne tanti altri, tutti quelli che vorranno impegnarsi per una Sanità Pubblica migliore. Per tutti.»
Medici e infermieri, ma anche pazienti e semplici cittadini, tutto il mondo che ruota attorno alla sanità da Molfetta a Terlizzi, passando per Corato e Ruvo e Bitonto, si ritrova in questo gruppo virtuale che chiede alla Regione Puglia e al presidente Emiliano un presidio ospedaliero di riferimento per il nord barese. Non solo tagli.
I promotori dell'iniziativa ripetono che non c'è alcun collegamento con i partiti. «A noi interessa solo che i cittadini del nord barese, e segnatamente dei Comuni interessati - che i quasi 200 mila cittadini interessati non solo continuino a godere di assistenza sanitaria ma ne abbiano una migliore, di Primo Livello, senza dover per questo emigrare in altri distretti. Siamo felici che tanti siano con noi e saremo felici di accoglierne tanti altri, tutti quelli che vorranno impegnarsi per una Sanità Pubblica migliore. Per tutti.»