E' ora di aprire gli occhi alla Maraviglia!
Luci e suoni d'artista alla terza edizione
venerdì 7 dicembre 2018
17.26
Nato nel 2016 tra improvvisazione e innovazione, luci e suoni d'artista ha conquistato la curiosità di cittadini e turisti sin dal primo anno. Luminarie fatte dai cittadini, in maniera estemporanea e artigianale. E' cosi che è nato l'appuntamento con un Natale alternativo e speciale, visto da un punto di vista nuovo e primitivo. Un Natale che a Ruvo si protrarrà fino al sette Febbraio, affinché la città possa godere a pieno della fantasia e della bellezza di quest'anno.
E se il 2016 ha stupito con le barche, gli stormi e gli strumenti musicali, il 2017 con i funamboli e i dervisci, si diventa scettici su quello che può essere un progetto che di anno in anno crea aspettativa. Il 2018 è l'anno della Maraviglia. Termine preso dal vocabolario Leopardiano e dedicato ai bambini.
SI gioca con le dimensioni, rendendo più piccoli i grandi monumenti che rendono Ruvo celebre in tutto il mondo e giganteschi i volti della gente comune.
Perché dietro le grandi opere c'è gente. Gente semplice, normale. Gente che si è prodigata, ha speso tempo e forze per un progetto che ogni anno diventa più grande e più impegnativo.
Il progetto è da considerare come un attrattore culturale che tocca le strade e le piazze del centro storico più celebri e visitate, giungendo fino a corso Piave. Centinaia le persone singole e le associazioni che si sono prodigate quotidianamente nei laboratori, creando complicità e intimità. Sono state organizzate sessioni straordinarie di lavoro per mettere a frutto le capacità di ciascuno. «Mai come quest'anno i laboratori sono stati gestiti da figure dalle competenze vere e alte. Parlare di fai da te non è del tutto appropriato poichè sono state messe in atto attività laboratoriali di alto livello.» tiene a precisare l'assessora Filograno.
Le luminarie 2018 sono state più complicate da progettare e realizzare. 200 origami a forma di gru volano attraversando il centro storico. Le gru sono simbolo di salute e prosperità e augurano buona fortuna; monumenti in miniatura ritraggono la cattedrale il municipio e la torre dell'orologio; e una giostra di cavalli fatta di legno occupa piazza Matteotti, ricordando l'ultima scena di Amarcord ad alcuni, un mondo fatato ad altri. Un salto nel passato e un altro nel futuro per realizzare l'immaginario.
Siamo ciò che riusciamo ad immaginare di essere, quello che possiamo diventare. E tutto può assumere un diverso significato rispetto agli occhi che si aprono alla meraviglia. Quello che c'è, quello tangibile è accompagnato da quello che non si vede. Attraverso il qr code ci sono sorprese da scoprire e racconti da ascoltare. Musica e parole.
Ruvo si scopre così faro nella notte. Carico di messaggi positivi, di accoglienza e partecipazione. Città per la gente fatta dalla gente. Un esempio per numerosi comuni che si affacciano ogni anno più numerosi e rispondono con curiosità e complicità.
L'appuntamento con l'accensione delle luci è stasera. Si inizia alle 17.00 con le visite guidate; si continua con musica e curiosità. Il consiglio è quello di munirsi di torce (anche quelle del telefono vanno bene) per accendere il paese, uno per volta, tutti insieme.
E se il 2016 ha stupito con le barche, gli stormi e gli strumenti musicali, il 2017 con i funamboli e i dervisci, si diventa scettici su quello che può essere un progetto che di anno in anno crea aspettativa. Il 2018 è l'anno della Maraviglia. Termine preso dal vocabolario Leopardiano e dedicato ai bambini.
SI gioca con le dimensioni, rendendo più piccoli i grandi monumenti che rendono Ruvo celebre in tutto il mondo e giganteschi i volti della gente comune.
Perché dietro le grandi opere c'è gente. Gente semplice, normale. Gente che si è prodigata, ha speso tempo e forze per un progetto che ogni anno diventa più grande e più impegnativo.
Il progetto è da considerare come un attrattore culturale che tocca le strade e le piazze del centro storico più celebri e visitate, giungendo fino a corso Piave. Centinaia le persone singole e le associazioni che si sono prodigate quotidianamente nei laboratori, creando complicità e intimità. Sono state organizzate sessioni straordinarie di lavoro per mettere a frutto le capacità di ciascuno. «Mai come quest'anno i laboratori sono stati gestiti da figure dalle competenze vere e alte. Parlare di fai da te non è del tutto appropriato poichè sono state messe in atto attività laboratoriali di alto livello.» tiene a precisare l'assessora Filograno.
Le luminarie 2018 sono state più complicate da progettare e realizzare. 200 origami a forma di gru volano attraversando il centro storico. Le gru sono simbolo di salute e prosperità e augurano buona fortuna; monumenti in miniatura ritraggono la cattedrale il municipio e la torre dell'orologio; e una giostra di cavalli fatta di legno occupa piazza Matteotti, ricordando l'ultima scena di Amarcord ad alcuni, un mondo fatato ad altri. Un salto nel passato e un altro nel futuro per realizzare l'immaginario.
Siamo ciò che riusciamo ad immaginare di essere, quello che possiamo diventare. E tutto può assumere un diverso significato rispetto agli occhi che si aprono alla meraviglia. Quello che c'è, quello tangibile è accompagnato da quello che non si vede. Attraverso il qr code ci sono sorprese da scoprire e racconti da ascoltare. Musica e parole.
Ruvo si scopre così faro nella notte. Carico di messaggi positivi, di accoglienza e partecipazione. Città per la gente fatta dalla gente. Un esempio per numerosi comuni che si affacciano ogni anno più numerosi e rispondono con curiosità e complicità.
L'appuntamento con l'accensione delle luci è stasera. Si inizia alle 17.00 con le visite guidate; si continua con musica e curiosità. Il consiglio è quello di munirsi di torce (anche quelle del telefono vanno bene) per accendere il paese, uno per volta, tutti insieme.