Livio Minafra riscopre Enzo Lorusso, jazzista di Ruvo di Puglia più interessanti d'Italia nel dopoguerra
Storici documenti sonori riportati all'attenzione del grande pubblico
domenica 12 marzo 2023
7.54
Lost Tapes Vol. 1 Bis e Tris
Enzo Lorusso, nato a Ruvo di Puglia nel 1931, uno dei sax alti jazz più interessanti d'Italia nel dopoguerra, spezzato da un incidente nel 1966, qui nel Vol. 1 bis in alcuni live in Svizzera tra il 1958 e il 1961 con Piero Visani, chitarrista e bandleader di Senigallia (Visani suonò anche con Django nel 1949) e nel Vol. 1 tris in compagnia del giovanissimo Victor Bach (che sarebbe poi divenuto tra gli storici direttori del Festival Sanremo, come il noto Peppe Vessicchio) e l'allora diciassettenne Rudy Migliardi, eccellente trombonista già musicista Rai e storico collaboratore di Gianluigi Trovesi.
Le playlist passano da disinvolti standard jazz a brani di musica leggera mai banali. In tutto questo Lorusso si distingue col sax baritono, sax contralto e spariglia col clarinetto. Era infatti molto raro all'epoca che un sassofonista si distinguesse anche al clarinetto.
Queste due rarissime bobine hanno infatti rivelato nuovo materiale sullo straordinario strumentista ruvese, nato in Banda alla corte della Scuola di Musica Comunale di Antonio ed Alessandro Amenduni. Lo troviamo in altre incisioni Lost Tapes (Angapp Music), sempre a cura di Livio Minafra, nel vol. 1 a lui dedicato e nel 4 con la Big Band di Mimì Laganara, oggi imberbe 95enne, oltreché nel docufilm Iazz Bann, produzione di Minafra con la regia Lorenzo Zitoli e Salvatore Magrone (Premio Rotary 2022 al Festival del Cinema Europeo di Lecce, https://www.youtube.com/watch?v=T5_T2ogl-Lg&t=2s ).
Dice di lui l'enfant prodige Vincenzo Di Gioia: «Enzo Lorusso è di certo una delle più compiute e realizzate che la nostra terra abbia mai visto; la sua prematura scomparsa non ci vieta di pensare a lui anche come una grande promessa, in quanto nessuno di noi può immaginare fin dove la sua espansione si sarebbe potuta spingere, soprattutto considerando i risultati già ammirevoli che aveva raggiunto.»
Nei prossime mesi nascerà e sarà pubblicato anche un compendio di suoi assoli (improvvisazioni) al sassofono che i sassofonisti potranno studiare per meglio comprendere l'intelligenza musicale di Lorusso.
Lost Tapes… continua !
Livio Minafra
Enzo Lorusso, nato a Ruvo di Puglia nel 1931, uno dei sax alti jazz più interessanti d'Italia nel dopoguerra, spezzato da un incidente nel 1966, qui nel Vol. 1 bis in alcuni live in Svizzera tra il 1958 e il 1961 con Piero Visani, chitarrista e bandleader di Senigallia (Visani suonò anche con Django nel 1949) e nel Vol. 1 tris in compagnia del giovanissimo Victor Bach (che sarebbe poi divenuto tra gli storici direttori del Festival Sanremo, come il noto Peppe Vessicchio) e l'allora diciassettenne Rudy Migliardi, eccellente trombonista già musicista Rai e storico collaboratore di Gianluigi Trovesi.
Le playlist passano da disinvolti standard jazz a brani di musica leggera mai banali. In tutto questo Lorusso si distingue col sax baritono, sax contralto e spariglia col clarinetto. Era infatti molto raro all'epoca che un sassofonista si distinguesse anche al clarinetto.
Queste due rarissime bobine hanno infatti rivelato nuovo materiale sullo straordinario strumentista ruvese, nato in Banda alla corte della Scuola di Musica Comunale di Antonio ed Alessandro Amenduni. Lo troviamo in altre incisioni Lost Tapes (Angapp Music), sempre a cura di Livio Minafra, nel vol. 1 a lui dedicato e nel 4 con la Big Band di Mimì Laganara, oggi imberbe 95enne, oltreché nel docufilm Iazz Bann, produzione di Minafra con la regia Lorenzo Zitoli e Salvatore Magrone (Premio Rotary 2022 al Festival del Cinema Europeo di Lecce, https://www.youtube.com/watch?v=T5_T2ogl-Lg&t=2s ).
Dice di lui l'enfant prodige Vincenzo Di Gioia: «Enzo Lorusso è di certo una delle più compiute e realizzate che la nostra terra abbia mai visto; la sua prematura scomparsa non ci vieta di pensare a lui anche come una grande promessa, in quanto nessuno di noi può immaginare fin dove la sua espansione si sarebbe potuta spingere, soprattutto considerando i risultati già ammirevoli che aveva raggiunto.»
Nei prossime mesi nascerà e sarà pubblicato anche un compendio di suoi assoli (improvvisazioni) al sassofono che i sassofonisti potranno studiare per meglio comprendere l'intelligenza musicale di Lorusso.
Lost Tapes… continua !
Livio Minafra