Le "quarantane"di Ruvo in un convegno a Lucera

La Pro Loco di Ruvo di Puglia ha aderito sia alla prima che alla seconda sezione dell’evento. 

giovedì 30 marzo 2017 7.35
"Le Quarantane" è il titolo del primo convengo regionale svoltosi a Lucera presso il Teatro Garibaldi lo scorso 4 marzo. L'iniziativa intende indagare il fenomeno della Quarantana, tradizione della quaresima che accumuna diverse città pugliesi. Le Quarantane sono fantocci dalle sembianze femminili che rappresentano il periodo quaresimale che precede la Pasqua.

Il convengo è stato promosso dalla Pro Loco di Lucera con il patrocinio della relativa Amministrazione, in collaborazione con l'Unpli Puglia - Delegazione Monti Dauni e C.I.F. (Centro Italiano Femminile).
Le autorità intervenute sono state: Gerardo Lionetti, Vicepresidente dell'Unpli Puglia, nonché Presidente della Delegazione dei Monti Dauni, Antonio Tutolo, Sindaco di Lucera e Vincenzo Leccese, Consigliere Comunale di Lucera.
Il convegno ha previsto due sezioni; nella prima, moderata da Simona Terlizzi, sono intervenuti i rappresentanti delle Pro Loco di Ruvo di Puglia, Aquilonia (AV) e Lucera (FG); nella seconda sezione si sono susseguite le testimonianze delle Pro Loco di Ruvo di Puglia, Deliceto (FG), Panni (FG), Volturino (FG) con la mostra dei manufatti artistici delle relative località.

La Pro Loco di Ruvo di Puglia ha aderito sia alla prima che alla seconda sezione dell'evento.
Cleto Bucci, Consigliere dell'Associazione, nonché Console Regionale del Touring Club ha esposto in un seguitissimo intervento il fenomeno della Quarantana.
La pupattola ruvese è alta da un metro e mezzo fino a grandezza naturale, vestita da vedova: abito intero oppure gonna, camicetta, calze fino all'inguine, scialle, scarpe e borsetta, tutto di colore nero.
I simboli posti tra le mani sono il fuso che indica il lavoro femminile che le donne di un tempo svolgevano d'inverno, l'arancia che annuncia la fine dell'inverno le sette penne di gallina rappresentanti le altrettante settimane di Quaresima che precedono la Pasqua.
Il Console Bucci, ha inteso sottolineare la duplice lettura della Quarantana sia come la vedova di Carnevale impersonato da "Mba Rocchetidde" a Ruvo di Puglia, sia la rappresentazione univoca delle tre Parche o Moire nella cultura Greca, dee che stabilivano il destino degli uomini. La prima, Clòto, tesseva il filo della vita; la seconda Làchesi, dispensava i destini, assegnandone uno ad ogni individuo e stabilendone anche la durata. La terza l'inesorabile Àtropo, tagliava il filo della vita al momento stabilito.
Il giorno di Pasqua la vittoria del Cristo sulla Morte è platealmente comunicata al popolo con la distruzione del fantoccio che avviene tra lampi di luci, rumori assordanti e il fumo più o meno multicolore dei fuochi d'artificio. L'ultima Quarantana ad esplodere è quella di Piazza Bovio, preceduta da una messa solenne sotto lo sguardo bonario del Cristo Risorto portato in processione.
Nella seconda sezione del convengo dedicata alla mostra dei manufatti artistici delle Pro Loco partecipanti è stata esposta la Quarantana ruvese realizzata, a grandezza umana, da Paolo Lauciello, socio nonché membro del Comitato dei Revisori dei Conti. La pupattola ruvese si è distinta per la resa scenografica che ha tradotto nella realtà i concetti allegorici della tradizione ruvese.
Il convegno ha consentito di inserire il fenomeno ruvese della Quarantana all'interno di una grande tradizione regionale che seppure con punti di contatto o di divergenza testimonia la comune matrice contadina dei riti quaresimali pugliesi.