La Solennità dell’Immacolata nella Cappella Nuova di Ruvo di Ruvo di Puglia – LE FOTO
Tra storia e devozione, un rito che unisce generazioni in onore della Vergine Immacolata
lunedì 9 dicembre 2024
7.55
Nella mattinata di ieri, giorno in cui la cristianità celebra la solennità dell'Immacolata Concezione, un rito profondamente radicato nella devozione popolare ha preso forma presso la Cappella Nuova di Ruvo di Puglia, sita in via Vallè Noè, oltre i Tre Piloni.
Nonostante la pioggia persistente, un nutrito gruppo di fedeli si è riunito per prendere parte alla tradizionale messa in onore della Vergine Immacolata, perpetuando un appuntamento che da anni lega molti fedeli, soprattutto gli abitanti del quartiere circostante.
La Cappella Nuova, un gioiello architettonico dalle origini seicentesche, venne riedificata nella seconda metà dell'Ottocento e inizialmente intitolata alla Madonna delle Grazie. Questo luogo di culto, un tempo parte di un complesso che comprendeva una fornace, locali annessi e terreni di pertinenza del Capitolo Cattedrale di Ruvo, custodisce ancora oggi l'eco della sua antica funzione e il fervore di chi vi si raccoglie per pregare.
La celebrazione è stata organizzata, come da tradizione, dagli abitanti della zona, il cui impegno costante testimonia l'affetto e il senso di appartenenza a questo piccolo ma significativo luogo di culto. A presiedere la liturgia è stato don Giuseppe Pischetti, il cui legame con la Cappella Nuova trascende il mero esercizio del ministero sacerdotale, richiamando legami familiari, come ha sottolineato Laura Pellicani, che con generosità ha condiviso con noi preziosi scatti della giornata.
Un aspetto particolarmente evocativo di questa celebrazione risiede nel ricordo di don Tonino Bello, il venerato vescovo noto per la sua dedizione ai poveri e per il suo messaggio di pace. Proprio in questa cappella, don Tonino celebrò una delle prime messe, un evento che ancora oggi riverbera nelle preghiere e nei canti dei fedeli che si radunano ogni anno.
Nonostante le intemperie, la partecipazione è stata sentita, segnando un momento di comunione che ha tessuto storia, devozione e memoria, rinsaldando i legami di una comunità che trova nella Cappella Nuova un luogo dell'anima, oltre che dello spirito.
Nonostante la pioggia persistente, un nutrito gruppo di fedeli si è riunito per prendere parte alla tradizionale messa in onore della Vergine Immacolata, perpetuando un appuntamento che da anni lega molti fedeli, soprattutto gli abitanti del quartiere circostante.
La Cappella Nuova, un gioiello architettonico dalle origini seicentesche, venne riedificata nella seconda metà dell'Ottocento e inizialmente intitolata alla Madonna delle Grazie. Questo luogo di culto, un tempo parte di un complesso che comprendeva una fornace, locali annessi e terreni di pertinenza del Capitolo Cattedrale di Ruvo, custodisce ancora oggi l'eco della sua antica funzione e il fervore di chi vi si raccoglie per pregare.
La celebrazione è stata organizzata, come da tradizione, dagli abitanti della zona, il cui impegno costante testimonia l'affetto e il senso di appartenenza a questo piccolo ma significativo luogo di culto. A presiedere la liturgia è stato don Giuseppe Pischetti, il cui legame con la Cappella Nuova trascende il mero esercizio del ministero sacerdotale, richiamando legami familiari, come ha sottolineato Laura Pellicani, che con generosità ha condiviso con noi preziosi scatti della giornata.
Un aspetto particolarmente evocativo di questa celebrazione risiede nel ricordo di don Tonino Bello, il venerato vescovo noto per la sua dedizione ai poveri e per il suo messaggio di pace. Proprio in questa cappella, don Tonino celebrò una delle prime messe, un evento che ancora oggi riverbera nelle preghiere e nei canti dei fedeli che si radunano ogni anno.
Nonostante le intemperie, la partecipazione è stata sentita, segnando un momento di comunione che ha tessuto storia, devozione e memoria, rinsaldando i legami di una comunità che trova nella Cappella Nuova un luogo dell'anima, oltre che dello spirito.