La parola all'esperto, il Museo Jatta di Ruvo raccontato dagli studiosi
Miti, storie e leggende sui canali social del Museo
domenica 14 giugno 2020
Con la fine del lockdown dovuto all'emergenza Coronavirus, i luoghi della cultura della Direzione regionale Musei Puglia si preparano a riaprire al pubblico che potrà fruire in piena sicurezza dei siti, nel rispetto di tutte le prescrizioni imposte in materia di tutela della salute grazie a una opportuna organizzazione di presidi del personale, predisposizione di una segnaletica e di percorsi obbligatori e, in generale, applicazione di tutte le regole di igiene e distanziamento.
Le riaperture seguiranno un programma che concilia l'esigenza del pubblico di riappropriarsi dei propri spazi dopo mesi di lontananza forzata, con la necessità di rendere sicuri i propri luoghi della cultura.
Resterà ancora chiuso per lavori, però, il Museo Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia ma resta possibile conoscere i suoi tesori attraverso l'iniziativa "La parola all'esperto" con cui il Museo cede la parola a studiosi, ricercatori e docenti, che conducono alla scoperta di dettagli e storie dei reperti.
Il Museo Jatta rappresenta uno dei più rari esempi di collezione privata ottocentesca rimasta inalterata nella sua concezione museografica originaria. Al suo interno è possibile ripercorrere le forme architettoniche, l'arredo e le idee che hanno presieduto la sua realizzazione, nel corso del XIX secolo.
Con l'iniziativa "La parola all'esperto", lanciata assieme agli itinerari virtuali predisposti nel periodo del lockdown dalla Direzione regionale Musei Puglia, è possibile accedere, tramite i canali social del Museo ruvese, ai contributi degli esperti su miti, storie e leggende dei tesori custoditi al suo interno.
Giada Giudice racconta l'oinochoe conformata a protome femminile; Elvia Giudice racconta il cratere di Borea e Orizia; Daniela Ventrelli racconta "Il Vaso di Fineo" e Brighella!; Carmela Roscino racconta EASTER EGGS – Uova di Pasqua; Giada Giudice racconta "L'arýballos"; Raimon Graells e Azzurra Scarci raccontano "Dall'iconografia alla realtà: le armi della Collezione Jatta e il cratere di Fineo".
Le riaperture seguiranno un programma che concilia l'esigenza del pubblico di riappropriarsi dei propri spazi dopo mesi di lontananza forzata, con la necessità di rendere sicuri i propri luoghi della cultura.
Resterà ancora chiuso per lavori, però, il Museo Nazionale Jatta di Ruvo di Puglia ma resta possibile conoscere i suoi tesori attraverso l'iniziativa "La parola all'esperto" con cui il Museo cede la parola a studiosi, ricercatori e docenti, che conducono alla scoperta di dettagli e storie dei reperti.
Il Museo Jatta rappresenta uno dei più rari esempi di collezione privata ottocentesca rimasta inalterata nella sua concezione museografica originaria. Al suo interno è possibile ripercorrere le forme architettoniche, l'arredo e le idee che hanno presieduto la sua realizzazione, nel corso del XIX secolo.
Con l'iniziativa "La parola all'esperto", lanciata assieme agli itinerari virtuali predisposti nel periodo del lockdown dalla Direzione regionale Musei Puglia, è possibile accedere, tramite i canali social del Museo ruvese, ai contributi degli esperti su miti, storie e leggende dei tesori custoditi al suo interno.
Giada Giudice racconta l'oinochoe conformata a protome femminile; Elvia Giudice racconta il cratere di Borea e Orizia; Daniela Ventrelli racconta "Il Vaso di Fineo" e Brighella!; Carmela Roscino racconta EASTER EGGS – Uova di Pasqua; Giada Giudice racconta "L'arýballos"; Raimon Graells e Azzurra Scarci raccontano "Dall'iconografia alla realtà: le armi della Collezione Jatta e il cratere di Fineo".