La Finanza recupera un quadro del ruvese Cantatore
"Donna in verde", valore 40mila euro. Preso il truffatore: un 47enne di Marano di Napoli
venerdì 5 agosto 2016
15.25
"Donna in verde" è il titolo del quadro di Domenico Cantatore, pittore ruvese della prima metà degli anni '90, che è stato ritrovato dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Caserta nel corso di una perquisizione nell'abitazione di un 47enne, esperto di opere d'arte residente a Marano di Napoli.
Il dipinto, del valore stimato di circa 40mila euro, è stato sottoposto a sequestro dai finanzieri nell'ambito di un'indagine delegata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, nata dalla denuncia di una signora casertana che si era affidata al critico d'arte quale intermediario per la vendita.
Quest'ultimo, spacciandosi per un incaricato del MOMA di New York, si sarebbe dimostrato interessato all'acquisto del quadro pattuendo, oltre all'anticipo di 8.500 euro per le "spese di intermediazione", la restituzione del bene alla proprietaria ove non fosse riuscito a trovare un acquirente.
A trarre in inganno la donna è stato un vero e proprio contratto, predisposto ad hoc dal sedicente mediatore, in cui venivano richiamati tutti i dati e i riferimenti del museo newyorkese. Trascorso invano il tempo della cessione del dipinto, nonostante i ripetuti solleciti di restituzione, la parte non ha mai ricevuto indietro né il quadro né la somma di denaro anticipata per la prestazione.
È scattata, quindi, la perquisizione nei confronti dell'indagato, risultato essere un truffatore seriale nel campo dell'arte, nel corso della quale i militari hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro il quadro per restituirlo alla legittima proprietaria.
Il dipinto, del valore stimato di circa 40mila euro, è stato sottoposto a sequestro dai finanzieri nell'ambito di un'indagine delegata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, nata dalla denuncia di una signora casertana che si era affidata al critico d'arte quale intermediario per la vendita.
Quest'ultimo, spacciandosi per un incaricato del MOMA di New York, si sarebbe dimostrato interessato all'acquisto del quadro pattuendo, oltre all'anticipo di 8.500 euro per le "spese di intermediazione", la restituzione del bene alla proprietaria ove non fosse riuscito a trovare un acquirente.
A trarre in inganno la donna è stato un vero e proprio contratto, predisposto ad hoc dal sedicente mediatore, in cui venivano richiamati tutti i dati e i riferimenti del museo newyorkese. Trascorso invano il tempo della cessione del dipinto, nonostante i ripetuti solleciti di restituzione, la parte non ha mai ricevuto indietro né il quadro né la somma di denaro anticipata per la prestazione.
È scattata, quindi, la perquisizione nei confronti dell'indagato, risultato essere un truffatore seriale nel campo dell'arte, nel corso della quale i militari hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro il quadro per restituirlo alla legittima proprietaria.