La comunità C.A.S.A. di Ruvo produrrà cibi biologici: inaugurazione del progetto
Il sindaco Chieco e il vescovo Cornacchia presenti al taglio del nastro
venerdì 24 marzo 2023
7.26
"Abbiamo deciso di sostenere questo progetto perché ne abbiamo particolarmente apprezzato l'idea di partenza: coniugare interventi di welfare e valorizzazione delle produzioni tipiche del nostro territorio». Il sindaco Pasquale Chieco commenta così il progetto #FattInCasa, iniziativa inaugurata nella comunità CASA di Ruvo di Puglia, finanziata dalla Regione Puglia (a valere sull'Avviso Pubblico PUGLIASOCIALE-IN Imprese sociali), che sostiene l'avvio e il rafforzamento di attività imprenditoriali unendo valore economico e valore sociale e generando inclusione sociale. «I progetti di inclusione sociale con le più alte probabilità di successo - aggiunge Chieco - sono quelli che prevedono una riqualificazione professionale e un avviamento al lavoro. Per parte nostra ci impegneremo, anche con il contributo del Bio-distretto delle Lame, per fare in modo che le persone formate in questi laboratori possano trovare un contesto economico accogliente in cui inserirsi e occasioni per costruire percorsi di vita solidi e sani."
In linea con questi obiettivi la Comunità Oasi2 San Francesco ha realizzato presso la Comunità Terapeutica Riabilitativa C.A.S.A. don Tonino Bello, sita nell'agro di Ruvo di Puglia, l'allestimento di un Laboratorio di Trasformazione Alimentare dei prodotti etici, genuini e a km0, coltivati negli orti sociali della stessa comunità e trasformati nella linea "Buoni! Come Fatti In Casa" (salse, paté, marmellate, frutta e ortaggi essiccati, etc.). La gestione del laboratorio è affidata a personale opportunamente formato e include anche gli ospiti della comunità in conclusione del programma terapeutico.
Il progetto è stato realizzato in partenariato con il Comune di Ruvo di Puglia, con l'Associazione Comunità C.A.S.A. della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Terlizzi, con il Bio-Distretto delle Lame e con Alce Nero, con l'obiettivo di consolidare una rete integrata per la promozione, nella comunità economica e sociale di riferimento, della cultura della condivisione, della produzione etica, del consumo consapevole e responsabile e per il rafforzamento della coesione territoriale e istituzionale.
Presente all'inaugurazione anche il vescovo mons. Domenico Cornacchia: «"E' festa oggi qui alla C.A.S.A.: si inaugura il laboratorio per la produzione di conserve km0 realizzate dai ragazzi.
Pensare, dai frutti della terra ottenuti con costante lavoro, a delizie sulle vostre tavole! Punto di arrivo di un intenso lavoro di progettazione o partenza verso nuovi orizzonti? Di certo, questa rappresenta una tappa importante che sicuramente avrebbe reso felice don Tonino, che qui ha piantato semi di speranza per vite aggrovigliate e riempie di gioia me, voi e quanti si adoperano instancabilmente affinché questo sogno continui ad esistere. Quel che sento è che le conserve che da qui usciranno hanno un ingrediente in più, qualcosa che le rende veramente speciali: è la consapevolezza che ciascuno di noi può rifiorire, se gli si dà una nuova possibilità. E' compito di Noi tutti adoperarci per accogliere coloro che cercano seconde opportunità e seminare speranza nei percorsi complicati di esistenze difficili».
In linea con questi obiettivi la Comunità Oasi2 San Francesco ha realizzato presso la Comunità Terapeutica Riabilitativa C.A.S.A. don Tonino Bello, sita nell'agro di Ruvo di Puglia, l'allestimento di un Laboratorio di Trasformazione Alimentare dei prodotti etici, genuini e a km0, coltivati negli orti sociali della stessa comunità e trasformati nella linea "Buoni! Come Fatti In Casa" (salse, paté, marmellate, frutta e ortaggi essiccati, etc.). La gestione del laboratorio è affidata a personale opportunamente formato e include anche gli ospiti della comunità in conclusione del programma terapeutico.
Il progetto è stato realizzato in partenariato con il Comune di Ruvo di Puglia, con l'Associazione Comunità C.A.S.A. della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Terlizzi, con il Bio-Distretto delle Lame e con Alce Nero, con l'obiettivo di consolidare una rete integrata per la promozione, nella comunità economica e sociale di riferimento, della cultura della condivisione, della produzione etica, del consumo consapevole e responsabile e per il rafforzamento della coesione territoriale e istituzionale.
Presente all'inaugurazione anche il vescovo mons. Domenico Cornacchia: «"E' festa oggi qui alla C.A.S.A.: si inaugura il laboratorio per la produzione di conserve km0 realizzate dai ragazzi.
Pensare, dai frutti della terra ottenuti con costante lavoro, a delizie sulle vostre tavole! Punto di arrivo di un intenso lavoro di progettazione o partenza verso nuovi orizzonti? Di certo, questa rappresenta una tappa importante che sicuramente avrebbe reso felice don Tonino, che qui ha piantato semi di speranza per vite aggrovigliate e riempie di gioia me, voi e quanti si adoperano instancabilmente affinché questo sogno continui ad esistere. Quel che sento è che le conserve che da qui usciranno hanno un ingrediente in più, qualcosa che le rende veramente speciali: è la consapevolezza che ciascuno di noi può rifiorire, se gli si dà una nuova possibilità. E' compito di Noi tutti adoperarci per accogliere coloro che cercano seconde opportunità e seminare speranza nei percorsi complicati di esistenze difficili».