La compagnia La luna nel letto di Ruvo di Puglia vola in Giappone

Lo spettacolo "Cappuccetto Rosso" andrà in scena dal 26 al 28 luglio ad Okinawa

mercoledì 17 luglio 2024
Una fiaba antica quanto contemporanea, capace di superare ogni limite geografico e di volare dalla Puglia fino in Giappone, alla conquista del giovane pubblico nipponico. È così che lo spettacolo per ragazzi Cappuccetto Rosso, drammaturgia e regia di Michelangelo Campanale, dal 26 al 28 luglio andrà in scena in prima asiatica all'interno del Naha Culturale Art Center Nahart di Okinawa, ospite del festival internazionale di teatro per le nuove generazioni Ricca Ricca* Fest 2024.

Uno spettacolo per tutta la famiglia che, dopo aver calcato i palcoscenici nazionali si affaccia ad un pubblico nuovo e differente, nell'ambito del Festival Internazionale del Teatro di Okinawa per le nuove generazioni: una kermesse dedicata alle arti performative per bambini, ragazzi e famiglie, che ogni anno ospita produzioni di grande qualità provenienti da tutto il mondo e attentamente selezionate secondo il motto "Produzioni dedicate ad un pubblico da 0 anni all'età adulta". Tema dell'edizione 2024 del festival è il teatro come strumento utile alle nuove generazioni per contribuire alla costruzione della pace nel mondo.

Prodotto dalla compagnia La luna nel letto di Ruvo di Puglia, in coproduzione con Teatri di Bari e Cooperativa Crest, con il sostegno della scuola di danza Artinscena, Cappuccetto Rosso è risultato vincitore del premio Festebà nel 2018, nonché del premio Infogiovani Young&Kids al Festival Internazionale del Teatro e della Scena Contemporanea di Lugano e ha conseguito nel 2019 l'ambizioso Premio Eolo Award.

In scena cinque danzatori della compagnia EleinaD che raccontano, attraverso l'incontro tra danza e drammaturgia, una storia sempreverde per l'immaginario collettivo e, al contempo, una narrazione dai tratti contemporanei e originali: un lupo si prepara a cacciare. Qualsiasi animale del bosco, può andar bene; l'importante è placare la fame. Ma la sua preda preferita è Cappuccetto Rosso. Come in un sogno ricorrente o in una visione, cura ogni dettaglio della sua cattura: un sentiero di fiori meravigliosi è l'inganno perfetto. Questo però gli costerà la vita. Così è scritto, da sempre. In questo show che chiamiamo vita, egli non è soltanto un lupo, ma IL LUPO, che non vince…ma non muore mai. Michelangelo Campanale dirige i danzatori-acrobati affrontando la più popolare tra le fiabe, che arriva da lontano e grazie alla scrematura del tempo racconta argomenti legati alla vita, in maniera semplice ma esatta. Le relazioni tra i personaggi e la dinamica della storia si rivelano sulla scena attraverso il corpo, il linguaggio non parlato, ispirato all'immaginario dei cartoni animati di inizio '900; le luci, i costumi e le scene si compongono in una danza di simboli, citazioni pittoriche (Goya, Turner, Bosch, Leonardo da Vinci), che ridisegnano la fiaba con la semplicità di ciò che vive da sempre e per sempre.