L'IMU agricola si pagherà sui terreni dati in affitto
Il Governo boccia un emendamento di Cinque Stelle
venerdì 11 dicembre 2015
6.07
I proprietari di terreni che danno in affitto la loro terra continueranno a pagare l'Imu agricola. Durante la discussione in Commissione Bilancio della Legge di Stabilità, il Governo ha bocciato l'emendamento presentato dai deputati del Movimento 5 Stelle che chiedeva di abolire l'Imu agricola anche per quei proprietari terrieri che affittano o concedono in uso la propria terra a Coltivatori Diretti (CD) ed Imprenditori Agricoli Professionali (IAP). L'emendamento prevedeva un requisito di almeno cinque anni di affitto, coerentemente con la tempistica dell'erogazione dei contributi della PAC (Politica Agricola Comunitaria). Obiettivo dei 5 Stelle era quello di scongiurare il rischio che il costo dell'Imu rurale fosse scaricato dai proprietari, all'interno del costo di affitto o nella concessione, sugli agricoltori che coltivano la loro terra.
Respinti, inoltre, altri due emendamenti M5S che proponevano rispettivamente di abbassare l'Iva sulla pappa reale dal 22% al 10% e di ridurre le accise per i piccoli birrifici, riformulandole in base alla quantità di birra prodotta e commercializzata, coerentemente con quanto previsto dalle norme europee. Una scelta quest'ultima che sta penalizzando un intero comparto, fino a poco tempo fa fiorente ed in grado di generare numerosi posti di lavoro, con realtà di tutto rispetto anche in Puglia.
Respinti, inoltre, altri due emendamenti M5S che proponevano rispettivamente di abbassare l'Iva sulla pappa reale dal 22% al 10% e di ridurre le accise per i piccoli birrifici, riformulandole in base alla quantità di birra prodotta e commercializzata, coerentemente con quanto previsto dalle norme europee. Una scelta quest'ultima che sta penalizzando un intero comparto, fino a poco tempo fa fiorente ed in grado di generare numerosi posti di lavoro, con realtà di tutto rispetto anche in Puglia.