L’erudito visionario e il tempio dell’Archeologia: l’immortale eredità di Giovanni Jatta Junior
Un viaggio nel tempo tra estetica ottocentesca e cultura archeologica, alla scoperta di un museo unico nel suo genere
domenica 2 marzo 2025
A Ruvo di Puglia si erge un autentico santuario dell'archeologia italiana: il Museo Jatta. Unicum nel panorama museale nazionale, custodisce intatta la suggestione del suo allestimento originario, figlio della sensibilità e dell'acume di Giovanni Jatta Junior, autentico artefice della straordinaria esposizione che oggi possiamo ammirare.
La collezione di vasi "italo-greci", ultimamente raccontati sulle pagine social del Museo Jatta, nasce grazie alla lungimiranza dei fratelli Giovanni Jatta Senior e Giulio Jatta. Tuttavia, fu la tenacia di Giulia Viesti, moglie di Giulio, a impedire la dispersione della raccolta, preservandola gelosamente nella cittadina pugliese e garantendone la trasmissione alle generazioni future.
Il vero salto qualitativo avviene con Giovanni Jatta Junior, affettuosamente soprannominato "Giovannino" per distinguerlo dallo zio. Unico erede della collezione, egli consacra la sua esistenza agli studi archeologici e, con somma perizia, redige nel 1869 il Catalogo del Museo Jatta: con breve spiegazione dei monumenti da servir di guida ai Curiosi. Da questo capolavoro di erudizione prende forma l'appellativo con cui oggi il museo si rivolge ai suoi visitatori: "Curiosi".
Giovannino non si limita alla curatela scientifica della collezione, ma la eleva a opera d'arte, concependo il Museo Jatta come un aristocratico salotto del sapere. L'allestimento riflette in toto il gusto ottocentesco, caratterizzato da un'armonia visiva impeccabile. I reperti sono disposti secondo un ordine di crescente magnificenza, con i vasi più maestosi e preziosi troneggianti su colonnette in finto marmo. Gli arredi in velluto rosso impreziosiscono ulteriormente l'ambiente, conferendo un'allure di raffinata eleganza che continua a incantare i visitatori.
Nel 1993, il Museo Jatta apre ufficialmente le porte al pubblico come Museo Nazionale. A distanza di oltre un secolo dalla sua concezione, il percorso museale rimane fedele alla visione originale di Giovannino, offrendo ai visitatori un'autentica immersione nell'atmosfera ottocentesca. Ogni angolo del museo riecheggia la passione e la dedizione di una famiglia che ha reso Ruvo di Puglia custode di un tesoro senza pari.
Oggi, il Museo Jatta è un luogo di conservazione, ma anche un punto di incontro di narrazioni e suggestioni. Con il suo fascino intatto e le sue storie avvincenti, continua a stregare i Curiosi di ogni epoca, perpetuando l'eredità immortale di Giovanni Junior e della sua illustre stirpe.
La collezione di vasi "italo-greci", ultimamente raccontati sulle pagine social del Museo Jatta, nasce grazie alla lungimiranza dei fratelli Giovanni Jatta Senior e Giulio Jatta. Tuttavia, fu la tenacia di Giulia Viesti, moglie di Giulio, a impedire la dispersione della raccolta, preservandola gelosamente nella cittadina pugliese e garantendone la trasmissione alle generazioni future.
Il vero salto qualitativo avviene con Giovanni Jatta Junior, affettuosamente soprannominato "Giovannino" per distinguerlo dallo zio. Unico erede della collezione, egli consacra la sua esistenza agli studi archeologici e, con somma perizia, redige nel 1869 il Catalogo del Museo Jatta: con breve spiegazione dei monumenti da servir di guida ai Curiosi. Da questo capolavoro di erudizione prende forma l'appellativo con cui oggi il museo si rivolge ai suoi visitatori: "Curiosi".
Giovannino non si limita alla curatela scientifica della collezione, ma la eleva a opera d'arte, concependo il Museo Jatta come un aristocratico salotto del sapere. L'allestimento riflette in toto il gusto ottocentesco, caratterizzato da un'armonia visiva impeccabile. I reperti sono disposti secondo un ordine di crescente magnificenza, con i vasi più maestosi e preziosi troneggianti su colonnette in finto marmo. Gli arredi in velluto rosso impreziosiscono ulteriormente l'ambiente, conferendo un'allure di raffinata eleganza che continua a incantare i visitatori.
Nel 1993, il Museo Jatta apre ufficialmente le porte al pubblico come Museo Nazionale. A distanza di oltre un secolo dalla sua concezione, il percorso museale rimane fedele alla visione originale di Giovannino, offrendo ai visitatori un'autentica immersione nell'atmosfera ottocentesca. Ogni angolo del museo riecheggia la passione e la dedizione di una famiglia che ha reso Ruvo di Puglia custode di un tesoro senza pari.
Oggi, il Museo Jatta è un luogo di conservazione, ma anche un punto di incontro di narrazioni e suggestioni. Con il suo fascino intatto e le sue storie avvincenti, continua a stregare i Curiosi di ogni epoca, perpetuando l'eredità immortale di Giovanni Junior e della sua illustre stirpe.