L'Avis è apolitica. Non parteggia per nessuno

L'obiettivo è quelli di puntare al meglio in piena libertà

lunedì 13 giugno 2016 13.39
«L'Avis è apolitica». Mette le cose in chiaro, il dottor Luciano Lorusso, presidente cittadino dell'associazione che riunisce i volontari donatori di sangue. Le voci in campagna elettorale si rincorrono, i soci donatori sembrano disorientati e confusi quando al nome dell'associazione di accosta la politica.

E allora eccola la precisazione in cui si precisa che l'Avis si occupa solo di promuovere la raccolta di sangue, sorvegliare sul buon utilizzo dello stesso, suggerire iniziative utili al raggiungimento dell'autosufficienza del sangue e dei suoi derivati in ambito nazionale, tutelare la salute dei donatori e dei riceventi, contribuendo all'educazione sanitaria e favorendo la medicina preventiva, sostenere e collaborare con altre associazioni di volontariato, soprattutto sanitario, con finalità attinenti alle proprie.

«Pertanto nessuna indicazione di voto è stata data e mai sarà data a soci e simpatizzanti» assicura Lorusso aggiungendo che i soci «sono liberi di coltivare simpatie politiche a livello squisitamente personale, lasciando a tutti la libertà di scegliere sempre e solo il meglio per il bene della comunità, nostro principale obiettivo».