L'aumento della Tari è il frutto di scelte dannose per la collettività

Antonello Paparella risponde al sindaco Ottombrini

martedì 29 dicembre 2015 11.48
A cura di Rossella Paduanelli
L'aumento della TARI è il frutto di una serie di scelte dannose fatte dall'amministrazione comunale. È questa l'accusa mossa dal candidato sindaco Antonello Paparella e dai partiti che lo sostengono al sindaco Ottombrini.

In un manifesto pubblico, infatti, il candidato di una parte del centrodestra contesta le giustificazioni all'aumento della tassa sui rifiuti apportate dal sindaco Ottombrini nei giorni scorsi.
Se è vero che ad incidere sul valore della tassa c'è l'aumento dei costi di smaltimento e la scarsa percentuale di differenziata, confrontando i dati con le altre città dell'ARO BA1 (Terlizzi, Corato, Molfetta, Bitonto), Ruvo ha registrato l'incremento maggiore pur versando tutti i condizioni simili.

Secondo Paparella, dunque, l'aumento dei costi del servizio e quindi della tassa, sarebbe dovuto da un lato, alla scelta di ricorrere all'affidamento diretto del servizio di raccolta all'Asipu, senza alcun tipo di gara che avrebbe potuto far spuntare all'ente delle condizioni più vantaggiose, e dall'altro, un'organizzazione della raccolta rifiuti porta a porta poco efficiente; non inidonea ad incrementare il livello di differenziata attualmente troppo basso.

Infine, non va dimenticato il processo di costituzione della Sanb S.p.A, la società che farà capo all'ARO e che si occuperà della raccolta dei rifiuti per tutti i comuni dell'ambito di raccolta ottimale. La società, partecipata dai cinque comuni, vedrà confluire le municipalizzate di ciascuno e Ruvo, non avendo una propria azienda dovrà conferire una quota maggiore di capitale sociale.