L’Ala di Riserva presenta “A Christmas Carol”
Sabato 10 e domenica 11 dicembre presso la Scuola G. Bovio
giovedì 1 dicembre 2016
7.29
Come ogni anno arriva il Natale! "E cos'è il Natale se non un giorno di scadenze quando non s' hanno danari, un giorno in cui ci si trova più vecchi di un anno e nemmeno un'ora più vecchi?" È da queste parole di Charles Dickens che nasce lo spettacolo teatrale dei ragazzi dell'associazione Onlus L'ala di Riserva che tornano ancora una volta in scena dopo il successo della rappresentazione "Il gobbo di Notre Dame".
In attesa del Natale tornano i valori dell'amore e della solidarietà, del rispetto e dell'uguaglianza, raccontati dai ragazzi diversamente abili in una rivisitazione della famosa opera "A Christmas Carol". Il protagonista, Ebenezer Scrooge, uomo ricco, avido, scorbutico e avaro, detesta il Natale e disdegna l'entusiasmo di tutti coloro che amano festeggiarlo, come il suo dipendente dal cuore d'oro Bob Cratchit oppure il suo affezionato nipote Fred. La risposta, nell'evolversi degli eventi, giunge non attraverso la ragione umana ma grazie all'intervento della Provvidenza Divina, unica fonte pura e attendibile. Così la notte del 25 Dicembre del 1842, dinanzi allo sguardo incredulo di Srooge, si manifestano tre spiriti. Ad annunciarglieli è la figura spettrale del suo ex socio in affari Jacob Marley; gli spiriti aiuteranno Scrooge a ripercorrere la sua vita, offrendogli una visuale imparziale e inducendolo ad una riflessione profonda su come le proprie credenze, le proprie convinzioni, i propri giudizi e pregiudizi e soprattutto le proprie azioni, possano influire inevitabilmente sulla vita altrui.
Un racconto quello di Dickens che l'associazione ha voluto scegliere per via del parallelismo spesso esistente tra la vita di Scrooge e la condizione di molti disabili costretti alla solitudine e a molte rinunce, per via di una società che non riesce ancora ad accettare in toto la diversità. Lo spettacolo dunque, vuole rappresentare un mezzo per favorire l'integrazione di chi convive con una disabilità, certi che, come accade a Scrooge, è sempre possibile invertire la storia della propria vita e trarre, anche dai momenti di difficoltà, la forza, il coraggio, la gioia per vivere in comunione con tutti, senza alcun pregiudizio. Ciò, insegna Dickens, è possibile solo con l'aiuto degli altri che, benché all'inizio sembrino pericolosi, si rivelano nostri compagni di volo. Non è un caso che questo spettacolo venga messo in scena da un'associazione che trae nome e spirito da uno dei più noti componimenti di don Tonino Bello, uomo della nostra Chiesa che fece dell'integrazione e dell'amicizia i baluardi di una vita intera.
Con il patrocinio del Comune di Ruvo di Puglia, a collaborare con i ragazzi, ci sono il maestro Rino Campanale, "I Cantori di S. Pio", la scuola di ballo "Vivo Latino", l'associazione APO di Ruvo di Puglia, Creacasa, Mediterranea Immobiliare, Berardi Imballaggi e l'officina meccanica S.M.I.T.A.
Anche la scelta di realizzare una pièce teatrale non è casuale. «E' l'immensa fiducia nel teatro, in quanto potente strumento espressivo e terapeutico, la profonda riconoscenza nei confronti di tutti quei cuori teneri che silenziosamente ci sostengono in ogni avventura, ma soprattutto l'amore nei confronti dei nostri ragazzi che ci ha portati ad inscenare l'opera di Charles Dickens, di cui ne condividiamo pienamente il messaggio di speranza, nei confronti dell' uomo e della sua capacità di riacquistare quella bellezza interiore che in lui da sempre alberga, lasciando che si riveli nei sentimenti più spontanei e nei rapporti umani semplici e sinceri.» Sono queste le parole della presidente dell'associazione, Caterina Sorice che, indaffaratissima ed entusiasta dei suoi ragazzi, invita tutti allo spettacolo in programma per sabato 10 e domenica 12 dicembre, alle ore, 19.00, presso la scuola elementare Giovanni Bovio di Ruvo di Puglia, per aspettare insieme un Natale all'insegna dei buoni sentimenti.
In attesa del Natale tornano i valori dell'amore e della solidarietà, del rispetto e dell'uguaglianza, raccontati dai ragazzi diversamente abili in una rivisitazione della famosa opera "A Christmas Carol". Il protagonista, Ebenezer Scrooge, uomo ricco, avido, scorbutico e avaro, detesta il Natale e disdegna l'entusiasmo di tutti coloro che amano festeggiarlo, come il suo dipendente dal cuore d'oro Bob Cratchit oppure il suo affezionato nipote Fred. La risposta, nell'evolversi degli eventi, giunge non attraverso la ragione umana ma grazie all'intervento della Provvidenza Divina, unica fonte pura e attendibile. Così la notte del 25 Dicembre del 1842, dinanzi allo sguardo incredulo di Srooge, si manifestano tre spiriti. Ad annunciarglieli è la figura spettrale del suo ex socio in affari Jacob Marley; gli spiriti aiuteranno Scrooge a ripercorrere la sua vita, offrendogli una visuale imparziale e inducendolo ad una riflessione profonda su come le proprie credenze, le proprie convinzioni, i propri giudizi e pregiudizi e soprattutto le proprie azioni, possano influire inevitabilmente sulla vita altrui.
Un racconto quello di Dickens che l'associazione ha voluto scegliere per via del parallelismo spesso esistente tra la vita di Scrooge e la condizione di molti disabili costretti alla solitudine e a molte rinunce, per via di una società che non riesce ancora ad accettare in toto la diversità. Lo spettacolo dunque, vuole rappresentare un mezzo per favorire l'integrazione di chi convive con una disabilità, certi che, come accade a Scrooge, è sempre possibile invertire la storia della propria vita e trarre, anche dai momenti di difficoltà, la forza, il coraggio, la gioia per vivere in comunione con tutti, senza alcun pregiudizio. Ciò, insegna Dickens, è possibile solo con l'aiuto degli altri che, benché all'inizio sembrino pericolosi, si rivelano nostri compagni di volo. Non è un caso che questo spettacolo venga messo in scena da un'associazione che trae nome e spirito da uno dei più noti componimenti di don Tonino Bello, uomo della nostra Chiesa che fece dell'integrazione e dell'amicizia i baluardi di una vita intera.
Con il patrocinio del Comune di Ruvo di Puglia, a collaborare con i ragazzi, ci sono il maestro Rino Campanale, "I Cantori di S. Pio", la scuola di ballo "Vivo Latino", l'associazione APO di Ruvo di Puglia, Creacasa, Mediterranea Immobiliare, Berardi Imballaggi e l'officina meccanica S.M.I.T.A.
Anche la scelta di realizzare una pièce teatrale non è casuale. «E' l'immensa fiducia nel teatro, in quanto potente strumento espressivo e terapeutico, la profonda riconoscenza nei confronti di tutti quei cuori teneri che silenziosamente ci sostengono in ogni avventura, ma soprattutto l'amore nei confronti dei nostri ragazzi che ci ha portati ad inscenare l'opera di Charles Dickens, di cui ne condividiamo pienamente il messaggio di speranza, nei confronti dell' uomo e della sua capacità di riacquistare quella bellezza interiore che in lui da sempre alberga, lasciando che si riveli nei sentimenti più spontanei e nei rapporti umani semplici e sinceri.» Sono queste le parole della presidente dell'associazione, Caterina Sorice che, indaffaratissima ed entusiasta dei suoi ragazzi, invita tutti allo spettacolo in programma per sabato 10 e domenica 12 dicembre, alle ore, 19.00, presso la scuola elementare Giovanni Bovio di Ruvo di Puglia, per aspettare insieme un Natale all'insegna dei buoni sentimenti.