In casa droga, pistola e proiettili: assolto un 23enne di Ruvo di Puglia
Il giudice del Tribunale di Bari ha pronunciato un verdetto assolutorio con formula piena «per non aver commesso il fatto»
domenica 15 ottobre 2023
Sono cadute le ipotesi di reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e di detenzione di arma clandestina e munizioni nei riguardi di un 23enne di Ruvo di Puglia, arrestato lo scorso anno dopo che i Carabinieri trovarono nella sua abitazione 50 grammi di cocaina, una pistola calibro 9 e ben 75 munizioni.
Per il pubblico ministero della Procura della Repubblica di Trani, Francesca Valerio, il giovane, incensurato, avrebbe dovuto essere condannato a 2 anni e 6 mesi, ma il giudice monocratico del Tribunale di Trani, Sara Pedone, dinanzi a cui si è celebrato il processo con la formula del rito ordinario ha accolto la tesi difensiva sostenuta dai legali difensori Giuseppe Arzillo e Nadia Amenduni, pronunciando un verdetto assolutorio con la formula piena «per non aver commesso il fatto».
I fatti risalgono al 5 aprile 2022, quando gli uomini della locale Stazione svolsero un servizio di controllo sul territorio. E proprio durante le operazioni, nella casa del 23enne, in cui si trovava la compagna 22enne - denunciata per gli stessi reati -, i militari scovarono, celati nello scantinato, 50 grammi di cocaina suddivisa in 84 dosi. Ma le sorprese non finirono lì. In un armadio, infatti, fu scovata anche una pistola calibro 9 con matricola abrasa e il relativo caricatore con 15 cartucce.
Inoltre in un'ulteriore scatola furono scoperti altri 50 colpi dello stesso calibro. Droga, arma e proiettili furono sequestrati, mentre il 23enne fu portato nell'istituto penitenziario di Trani. La misura fu poi alleggerita in quella degli arresti domiciliari. Le motivazioni dell'assoluzione saranno rese note entro i prossimi 15 giorni.
Per il pubblico ministero della Procura della Repubblica di Trani, Francesca Valerio, il giovane, incensurato, avrebbe dovuto essere condannato a 2 anni e 6 mesi, ma il giudice monocratico del Tribunale di Trani, Sara Pedone, dinanzi a cui si è celebrato il processo con la formula del rito ordinario ha accolto la tesi difensiva sostenuta dai legali difensori Giuseppe Arzillo e Nadia Amenduni, pronunciando un verdetto assolutorio con la formula piena «per non aver commesso il fatto».
I fatti risalgono al 5 aprile 2022, quando gli uomini della locale Stazione svolsero un servizio di controllo sul territorio. E proprio durante le operazioni, nella casa del 23enne, in cui si trovava la compagna 22enne - denunciata per gli stessi reati -, i militari scovarono, celati nello scantinato, 50 grammi di cocaina suddivisa in 84 dosi. Ma le sorprese non finirono lì. In un armadio, infatti, fu scovata anche una pistola calibro 9 con matricola abrasa e il relativo caricatore con 15 cartucce.
Inoltre in un'ulteriore scatola furono scoperti altri 50 colpi dello stesso calibro. Droga, arma e proiettili furono sequestrati, mentre il 23enne fu portato nell'istituto penitenziario di Trani. La misura fu poi alleggerita in quella degli arresti domiciliari. Le motivazioni dell'assoluzione saranno rese note entro i prossimi 15 giorni.