"Imago Virginis", la Madonna delle Grazie di Ruvo nel viaggio fra le icone mariane
Il Museo diocesano di Molfetta lancia sul web un ciclo di approfondimenti iconografici
sabato 16 maggio 2020
18.10
I musei di tutta Italia sono in fibrillazione per la prossima ripresa delle attività, sebbene siano ancora molte le problematiche da affrontare. Tra questi il Museo diocesano di Molfetta, presidio ecclesiastico a servizio della promozione culturale del territorio e punto di riferimento per numerose realtà istituzionali ed associative, nonché palcoscenico d'eccellenza per esibizioni musicali, teatrali, di danza e poesia.
La sua riapertura al pubblico sarà posticipata a fine mese, quando i suoi diversi pubblici – si auspica – avranno avuto modo di riprendere le attività primarie e sentiranno il bisogno di "saziare l'anima" con la fruizione di opere d'arte e capolavori ancora tutti da scoprire. Intanto la struttura museale e la FeArT società cooperativa, che da oltre dieci anni ne cura l'attività, si fanno promotori di un viaggio tra le icone mariane della diocesi, a partire dalle quattro immagini di maggior devozione delle città di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi, attraverso la pubblicazione di un ciclo di video sul web.
«Imago Virginis – afferma il direttore don Michele Amorosini – è una occasione per riscoprire la storia e le devozione della immagini con cui la Vergine si è manifestata sul territorio, accrescendo il senso di appartenenza e la fede del suo popolo».
Attraverso una lettura iconografica delle opere, inquadrate nel contesto storico e artistico d'origine, l'icona della Madonna dei Martiri, di Sovereto, di Corsignano e la Madonna delle Grazie di Ruvo di Puglia saranno mostrate a tutti senza la "distanza" che le strutture devozionali e le necessità conservative impongono.
La pubblicazione sui social dei quattro video – realizzati dalla DOT Studio – è prevista nel mese di maggio, cogliendo alcune festività mariane, a partire dalla Médonne du Tremelizze a Molfetta, l'11 maggio.
Oggi, in occasione della festa liturgica della Madonna delle Grazie, con la benedizione della pietra d'inciampo in ricordo di don Tonino Bello, è stato pubblicato il video sul santuario mariano ruvese che, dopo il restauro del 2012 ed i numerosi studi che si sono susseguiti, rappresenta una testimonianza viva della fede e della devozione popolare nei confronti delle raffigurazioni della Vergine Maria.
La sua riapertura al pubblico sarà posticipata a fine mese, quando i suoi diversi pubblici – si auspica – avranno avuto modo di riprendere le attività primarie e sentiranno il bisogno di "saziare l'anima" con la fruizione di opere d'arte e capolavori ancora tutti da scoprire. Intanto la struttura museale e la FeArT società cooperativa, che da oltre dieci anni ne cura l'attività, si fanno promotori di un viaggio tra le icone mariane della diocesi, a partire dalle quattro immagini di maggior devozione delle città di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi, attraverso la pubblicazione di un ciclo di video sul web.
«Imago Virginis – afferma il direttore don Michele Amorosini – è una occasione per riscoprire la storia e le devozione della immagini con cui la Vergine si è manifestata sul territorio, accrescendo il senso di appartenenza e la fede del suo popolo».
Attraverso una lettura iconografica delle opere, inquadrate nel contesto storico e artistico d'origine, l'icona della Madonna dei Martiri, di Sovereto, di Corsignano e la Madonna delle Grazie di Ruvo di Puglia saranno mostrate a tutti senza la "distanza" che le strutture devozionali e le necessità conservative impongono.
La pubblicazione sui social dei quattro video – realizzati dalla DOT Studio – è prevista nel mese di maggio, cogliendo alcune festività mariane, a partire dalla Médonne du Tremelizze a Molfetta, l'11 maggio.
Oggi, in occasione della festa liturgica della Madonna delle Grazie, con la benedizione della pietra d'inciampo in ricordo di don Tonino Bello, è stato pubblicato il video sul santuario mariano ruvese che, dopo il restauro del 2012 ed i numerosi studi che si sono susseguiti, rappresenta una testimonianza viva della fede e della devozione popolare nei confronti delle raffigurazioni della Vergine Maria.