“Illuminiamo la Puglia imperiale”: il primo incontro con le associazioni ruvesi

Ottenuto un finanziamento di 300 mila euro per la progettazione degli interventi

giovedì 8 giugno 2017 21.05
A cura di Teresa Fiore
Si è svolto ieri, all'interno della sala conferenze della Casa della Cultura presso Palazzo Caputi a Ruvo di Puglia, il primo incontro pubblico riferito al progetto "Illuminiamo la Puglia Imperiale: viaggio nelle Terre di Federico II, tra Storia, miti e leggende". Presenti l'assessora Monica Filograno, l'assessora Monica Montaruli e Alessandro Buongiorno, responsabile della redazione del progetto per conto dell'associazione di Comuni Puglia Imperiale.

Ben tredici comuni dell'area nord barese ofantina, con il supporto tecnico e progettuale del Patto Territoriale NBO, hanno presentato una proposta condivisa, aderendo all' avviso pubblico del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Turistiche per la "Selezione di proposte di sostegno alla progettazione integrata di scala territoriale/locale per la valorizzazione culturale nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia". Insieme a quello di Corato, individuato come comune capofila, i comuni aderenti alla proposta sono quelli di Andria, Barletta, Bisceglie, Canosa, Margherita di Savoia, Minervino Murge, Ruvo, San Ferdinando, Spinazzola, Terlizzi, Trani e Trinitapoli, che ritraggono forti tratti di affinità e che hanno alle spalle una vasta esperienza di progetti integrati condivisi "dal basso", nella quale si concentrano numerosi attrattori culturali di valore singolare.
Come ha spiegato l'assessora Filograno, l'idea sarebbe quella di creare una serie di incontri partecipativi tra amministrazioni e associazioni, al fine di raccogliere e sviluppare idee, individuare materiali di rilevante interesse turistico e culturale e partecipare a un percorso di lavoro che, per il momento, è ancora tutto da costruire.
Il progetto si è qualificato al quinto posto a livello nazionale (su 59 candidature presentate, di cui solo 19 ammesse), ottenendo un finanziamento di 300 mila euro per la progettazione degli interventi. Un finanziamento unitario, spiega la Filograno, per l'intera associazione di territori.

Un contributo ipotetico con informazioni principali è stato fornito da Alessandro Buongiorno che, attraverso una breve ma esaustiva presentazione ha specificato qual è il fine ultimo del progetto e quello che è l'obiettivo del MIBACT. «Una sfida per questo progetto è quella di riuscire a promuovere i talenti e puntare sul capitale umano», spiega. Il finanziamento stanziato serve a raggiungere uno scopo per il Ministero: scovare una possibile via di sviluppo tra le diverse città e incrementare le progettazioni. Un lavoro, questo, che pochi comuni riescono a portare avanti, dice Buongiorno, ma utile se si decide di fare un salto in avanti e di programmare un'attività comune con un'idea concreta di omogeneità. La Puglia offre una vasta varietà di risorse, a partire da contenitori importanti che costituiscono il patrimonio complessivo del territorio, al paesaggio e al patrimonio rurale, per non dimenticare l'immenso patrimonio immateriale. Tra i grandi beni materiali il Castel del Monte, emblema della Puglia in Italia e nel mondo, patrimonio UNESCO che il PON "Cultura e Sviluppo" definisce "area di attrazione culturale di rilevanza strategica nazionale", appunto per la sua capacità di manifestare una stabilità storica di lungo periodo.
Tante sono però le criticità che il territorio pugliese presenta, come il basso numero di visitatori e turisti, il notevole divario tra i diversi contenitori, le deboli presenze ricettive, l'insufficiente offerta di servizi di collegamento per i siti extra urbani, l'accessibilità ai disabili da potenziare e la mancanza di un soggetto di coordinamento. Buongiorno ha elencato una serie di possibili soluzioni al fine di attuare una cabina di regia che possa orientare a sostenere una cooperazione sistematica tra gli attori locali a prescindere dal ruolo delle amministrazioni comunali. Occorrerebbe dunque valorizzare i territori attraverso il prodotto d'area, coerente con la dimensione ecologica del territorio e, in ultimo, sarebbe necessario favorire l'economia attraverso la cultura, sostenendo forme innovative di gestione del patrimonio culturale e con la promozione dei talenti.

È una grande battaglia, dice Buongiorno, ma possibile da combattere. Non a caso, a chiudere la presentazione è stata la lettura di un pensiero di Carlo Petrini, ricco di significato: "Il turismo del futuro? Parte dai cittadini residenti, dalla loro qualità della vita, dalla capacità di essere felici, dalla loro cura verso la terra che abitano. I turisti arriveranno di conseguenza".