Il sindaco scrive al Ministero: qual è la sicurezza sulla Bari Nord?

Il primo cittadino chiede chiarimenti sulle condizioni di sicurezza di alcune tratte

lunedì 8 agosto 2016 9.10
«Il disastro ferroviario del 12 luglio scorso ha fatto insorgere nella nostra comunità sentimenti di profonda sfiducia e di forte insicurezza nei confronti di quello che, fino al giorno prima, era considerato un treno "amico" per il servizio essenziale assicurato a generazioni di cittadini, giovani in modo particolare». Inizia così la lettera che il sindaco Ninni Chieco scrive a Ferrotramviaria Spa e al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture per descrivere i sentimenti «negativi» con cui Ruvo guarda alle Ferrovie del Nord Barese all'indomani del disastro ferroviario del 12 luglio nel quale perse la vita tra gli altri anche il giovane Antonino Summo.

La lettera del sindaco di Ruvo punta in realtà a mantenere alta l'attenzione sulla questione sicurezza. Chieco ricorda come su quella linea, oltre alla tratta Andria-Barletta su cui è avvenuto lo scontro fra i due treni, ci sono altre tratte a binario unico (Bari-Fesca San Girolamo, Ruvo-Corato). E allora quali sono i sistemi di sicurezza presenti su questi binari? Gli stessi che si trovavano sulla Andria-Barletta rivelatisi non adeguati ad evitare la strage? Quali sono al momento le effettive condizioni di sicurezza per i passeggeri?

Il sindaco pretende risposte chiare dal gestore della linea e dal ministero. A distanza di quasi un mese dal disastro ferroviario, i sistemi di sicurezza presenti sulla linea sono gli stessi che non hanno impedito la sciagura del 12 luglio? Interrogativo essenziale soprattutto se si pensa che tra poco più di un mese ricomincerà l'anno scolastico e molti giovani riprenderanno a fare la vita da pendolari.