Il simulacro argenteo di san Rocco esposto ai Musei Capitolini
La statua ruvese è l'unica pugliese alla mostra «La Misericordia nell’arte»
giovedì 11 agosto 2016
8.48
«La Misericordia nell'arte» è una mostra ideata e organizzata in occasione del Giubileo straordinario della Misericordia indetto da Papa Francesco, organizzata dalla Santa Sede, dal Comune di Roma e dal Centro Europeo del Turismo. Un viaggio tra i capolavori dei grandi artisti italiani, rappresentato attraverso opere d'arte, dipinti, sculture, miniature e incisioni.
La mostra, avviata il 31 Maggio, si concluderà il 27 Novembre ed è allestita nelle sale dei Musei Capitolini a Roma. Tra le prestigiose opere di artisti di fama, vi è il simulacro in argento del san Rocco ruvese. Si tratta dell'unica opera proveniente dalla Puglia della splendida statua della Concattedrale di Ruvo, realizzata su modello del grande scultore napoletano Giuseppe Sammartino e lavorata dal noto argentiere Biagio Giordano.
Un evento importante e da incorniciare per la Confraternita ruvese Opera Pia San Rocco che è entusiasta per aver collaborato all'accrescimento del patrimonio religioso e culturale con un'opera tutta ruvese. Un magnifico traguardo, importante anche per la cittadinanza ruvese, sempre devota al santo di Montpellier.
Il 16 Agosto, infatti, la Confraternita curerà, come ogni anno, la festa liturgica. Nei giorni scorsi è stata intronizzata la statua lignea di san Rocco, che quest' anno, in via esclusiva, sarà portata in processione per le vie cittadine in sostituzione della statua argentea del santo.
I ruvesi, sin dal 1503, acclamano san Rocco come protettore. Le origini di questa particolare devozione risalgono ai focolai di peste che nel 1502 colpirono Ruvo e le città limitrofe. Si racconta che il santo si presentò al primo magistrato e al Vescovo di Ruvo invitandoli a pregare e a non abbandonare la città poiché a breve l'epidemia sarebbe scomparsa. A Ruvo avvenne il miracolo e la città fece voto a san Rocco, dedicandogli la chiesetta ancora oggi sita in Piazza Matteotti. In quegli stessi anni ebbe origini la Confraternita dedicata al santo.
Una vocazione sentita e radicata nel tempo che quest'anno assumerà una particolare e nuova rilevanza, accrescendo la storia della Confraternita grazie alla presenza del simulacro all'interno della prestigiosa mostra nella capitale.
La mostra, avviata il 31 Maggio, si concluderà il 27 Novembre ed è allestita nelle sale dei Musei Capitolini a Roma. Tra le prestigiose opere di artisti di fama, vi è il simulacro in argento del san Rocco ruvese. Si tratta dell'unica opera proveniente dalla Puglia della splendida statua della Concattedrale di Ruvo, realizzata su modello del grande scultore napoletano Giuseppe Sammartino e lavorata dal noto argentiere Biagio Giordano.
Un evento importante e da incorniciare per la Confraternita ruvese Opera Pia San Rocco che è entusiasta per aver collaborato all'accrescimento del patrimonio religioso e culturale con un'opera tutta ruvese. Un magnifico traguardo, importante anche per la cittadinanza ruvese, sempre devota al santo di Montpellier.
Il 16 Agosto, infatti, la Confraternita curerà, come ogni anno, la festa liturgica. Nei giorni scorsi è stata intronizzata la statua lignea di san Rocco, che quest' anno, in via esclusiva, sarà portata in processione per le vie cittadine in sostituzione della statua argentea del santo.
I ruvesi, sin dal 1503, acclamano san Rocco come protettore. Le origini di questa particolare devozione risalgono ai focolai di peste che nel 1502 colpirono Ruvo e le città limitrofe. Si racconta che il santo si presentò al primo magistrato e al Vescovo di Ruvo invitandoli a pregare e a non abbandonare la città poiché a breve l'epidemia sarebbe scomparsa. A Ruvo avvenne il miracolo e la città fece voto a san Rocco, dedicandogli la chiesetta ancora oggi sita in Piazza Matteotti. In quegli stessi anni ebbe origini la Confraternita dedicata al santo.
Una vocazione sentita e radicata nel tempo che quest'anno assumerà una particolare e nuova rilevanza, accrescendo la storia della Confraternita grazie alla presenza del simulacro all'interno della prestigiosa mostra nella capitale.