Il ruvese Biagio Stasi candidato sindaco (tra le polemiche) per il comune di Borgofranco
È a capo di una lista di agenti penitenziari. Ed è polemica
martedì 15 maggio 2018
10.05
Benché a Ruvo di Puglia non sia periodo di elezioni amministrative, per Biagio Stasi, poliziotto penitenziario di 43 anni di Ruvo di Puglia, è appena iniziata la campagna elettorale.
Il poliziotto ruvese, infatti, si è candidato alla carica di sindaco nel comune di Borgofranco sul Po', piccolo centro nel Mantovano che conta poco meno di 800 anime.
Sarà lui a capo della lista "Passi nel Futuro"; una lista molto particolare perché composta da tutti agenti di Polizia Penitenziaria. Ed è scattata la polemica.
Secondo alcuni quotidiani mantovani, la scelta di candidarsi nel più piccolo dei comuni del mantovano interessati al voto amministrativo sarebbe strategica e strettamente legata al poter usufruire del periodo di aspettativa pagato di 30 giorni per poter svolgere la campagna elettorale.
La lista "Passi nel Futuro" è composta da dieci aspiranti consiglieri comunali, cinque dei quali in servizio presso la casa circondariale di Montorio Veronese e tre in servizio presso il carcere di Bologna.
Secondo "La gazzetta di Mantova", «proprio il carcere di Montorio è stato messo in crisi per una vera e propria "fuga" elettorale di molti agenti».
E, sempre al quotidiano mantovano, il presentatore della lista Vito Iannelli ha dichiarato: «Sì siamo colleghi, ma la vera motivazione della nostra candidatura è che vogliamo provare un'esperienza amministrativa. E Borgofranco è un Comune interessante perché va anche verso una fusione».
Il poliziotto ruvese, infatti, si è candidato alla carica di sindaco nel comune di Borgofranco sul Po', piccolo centro nel Mantovano che conta poco meno di 800 anime.
Sarà lui a capo della lista "Passi nel Futuro"; una lista molto particolare perché composta da tutti agenti di Polizia Penitenziaria. Ed è scattata la polemica.
Secondo alcuni quotidiani mantovani, la scelta di candidarsi nel più piccolo dei comuni del mantovano interessati al voto amministrativo sarebbe strategica e strettamente legata al poter usufruire del periodo di aspettativa pagato di 30 giorni per poter svolgere la campagna elettorale.
La lista "Passi nel Futuro" è composta da dieci aspiranti consiglieri comunali, cinque dei quali in servizio presso la casa circondariale di Montorio Veronese e tre in servizio presso il carcere di Bologna.
Secondo "La gazzetta di Mantova", «proprio il carcere di Montorio è stato messo in crisi per una vera e propria "fuga" elettorale di molti agenti».
E, sempre al quotidiano mantovano, il presentatore della lista Vito Iannelli ha dichiarato: «Sì siamo colleghi, ma la vera motivazione della nostra candidatura è che vogliamo provare un'esperienza amministrativa. E Borgofranco è un Comune interessante perché va anche verso una fusione».