Il prezzo delle olive vola alle stelle: escalation di furti, due fermati
Intervento della Metronotte, ieri, in un uliveto in contrada Bella Griffi. Recuperato un quintale di olive, sul posto i Carabinieri
sabato 13 gennaio 2024
16.53
I prezzi delle olive sui mercati hanno raggiunto cifre da capogiro (un quintale, infatti, può arrivare sino a 175 euro), rendendo il raccolto un bersaglio attraente per la malavita. Due ladri, a Ruvo di Puglia, gli agenti della Metronotte li hanno colti in flagranza, con le verghe in mano, circondati dalla refurtiva, riconoscibilissima.
Eppure i due malviventi, entrambi italiani, sorpresi nel pomeriggio di ieri da una pattuglia dell'istituto di vigilanza mentre raccoglievano le olive da un uliveto sito in contrada Bella Griffi, al momento, se la sono cavata «solo» con una semplice identificazione da parte dei Carabinieri della locale Stazione, giunti sul posto per gli accertamenti. Arrestarli oppure denunciarli a piede libero non è stato possibile, nonostante il loro fermo corrispondesse appieno ai criteri della quasi flagranza.
È uno degli effetti dell'entrata in vigore della legge Cartabia, scattata il 30 dicembre di due anni fa e che tra i suoi tanti capitoli prevede anche che alcuni reati, fino al 2022 perseguibili di ufficio, possano portare alla sospensione preventiva della libertà del sospettato soltanto su querela della parte offesa. E l'elenco dei reati comprende, fra gli altri, anche il furto aggravato, come nel caso di Ruvo di Puglia, dove i banditi, dopo essere stati colti con le mani nel sacco, sono stati fermati.
Il proprietario del fondo agricolo, «si è riservato - fa sapere la Metronotte - di sporgere regolare denuncia-querela». Ecco allora che la refurtiva, pari ad almeno un quintale di olive, è stata finita sotto sequestro con i teli e le verghe. Per i due sospettati, invece, non c'è stata sinora alcuna conseguenza: sono rimasti in libertà.
Eppure i due malviventi, entrambi italiani, sorpresi nel pomeriggio di ieri da una pattuglia dell'istituto di vigilanza mentre raccoglievano le olive da un uliveto sito in contrada Bella Griffi, al momento, se la sono cavata «solo» con una semplice identificazione da parte dei Carabinieri della locale Stazione, giunti sul posto per gli accertamenti. Arrestarli oppure denunciarli a piede libero non è stato possibile, nonostante il loro fermo corrispondesse appieno ai criteri della quasi flagranza.
È uno degli effetti dell'entrata in vigore della legge Cartabia, scattata il 30 dicembre di due anni fa e che tra i suoi tanti capitoli prevede anche che alcuni reati, fino al 2022 perseguibili di ufficio, possano portare alla sospensione preventiva della libertà del sospettato soltanto su querela della parte offesa. E l'elenco dei reati comprende, fra gli altri, anche il furto aggravato, come nel caso di Ruvo di Puglia, dove i banditi, dopo essere stati colti con le mani nel sacco, sono stati fermati.
Il proprietario del fondo agricolo, «si è riservato - fa sapere la Metronotte - di sporgere regolare denuncia-querela». Ecco allora che la refurtiva, pari ad almeno un quintale di olive, è stata finita sotto sequestro con i teli e le verghe. Per i due sospettati, invece, non c'è stata sinora alcuna conseguenza: sono rimasti in libertà.