Bilancio e corte dei conti, parola ai candidati sindaco

Ma non c'è ormai più tempo per sistemare i conti

domenica 29 maggio 2016 8.41
A cura di Grazia Ippedico
Sta suscitando clamore la notizia del documento della Corte dei conti che boccerebbe i rendiconti del comune di Ruvo relativi agli anni 2012 e 2013. Così come sta alimentando il dibattito politico il fatto che la prossima amministrazione eletta avrà pochissimo tempo per presentare alla corte i provvedimenti necessari per risistemare i conti.

La notizia rivelata da Rifondazione ha scompaginato i piani della campagna elettorale. Il candidato sindaco Chieco interviene così sul possibile default. "Dall'inizio della campagna elettorale, letti i bilanci comunali, mi affanno a dire anche in pubblici comizi che il macigno che pesa sulla nostra comunità è quello degli effetti delle indennità di esproprio dei suoli assegnati alle cooperative e dell'urgenza del loro necessario recupero (pari a circa 19 milioni di euro). Ebbene - continua Chieco - con la deliberazione di qualche giorno fa la corte dei conti, rilevate alcune irregolarità che dovranno essere sanate, ha detto a chiare lettere che "costituiscono irregolarità suscettibili di pregiudicare, anche in prospettiva, gli equilibri economico-finanziari dell'ente... la scarsa e lenta riscossione dei residui con particolare riferimento ... ai crediti nei confronti degli assegnatari degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. A causa delle somme in gioco, questa è la posta critica fondamentale (anche se non l'unica: ce ne sono altre elencate dai giudici contabili, come il recupero dell'evasione tributaria, dei canoni di locazione ecc.).".

In realtà chi ha letto le 25 pagine del documento della corte dei conti sa bene che in realtà non proprio così. Default o non default, i magistrati criticano all'amministrazione di centrosinistra uscente numerose responsabilità: dalla scarsa lotta all'evasione fiscale, ad errori nelle apposizione di fondi di bilanci, passando per differenze negative nei conti. Qualcosa che è davvero imbarazzante per chi ha amministrato in questi ultimi anni. Ieri mattina a caldo la candidata Mariatiziana Rutigliani aveva giustamente parlato "del fallimento di una classe politica e dirigente che ha pensato di gestire la cosa pubblica come un qualcosa di privato omettendo di dar conto ai cittadini. A ridosso della competizione elettorale - osserva Rutigliani - sarebbe stato scomodo rendere noti i conti o riscuotere i crediti? Una situazione che fa venire i brividi per ciò che può accadere e che è stata vissuta a quanto pare con serenità da chi ha continuato a sorridere tagliando nastri".

La pensa così anche il candidato Cantatore secondo cui "le carte sono sotto gli occhi di tutti alcune cose sono state fatte altre il minuto dopo sono subito da affrontare. I conti e alcune problematiche non affrontate come dichiarato nella delibera della corte dei conti sono sotto gli occhi di tutti, mi sento solo di dire che se la prossima maggioranza e opposizione non è responsabile Ruvo vivrà momenti bui".

"Le criticità emergevano già da un' attenta lettura ed analisi delle varie poste contabili ed erano chiaramente rappresentative di scelte politiche errate e di inerzia amministrativa" dice invece il candidato Paparella. "Infatti, l'accensione di un mutuo presso Cassa Depositi e Prestiti per pagare una parte dei debiti per gli espropri, l'eccessivo indebitamento, inesistenza di un inventario del patrimonio generato dopo 10 anni di attesa, una gestione senza formale regolamentazione del servizio di lampade votive del cimitero, il ricorso continuo negli anni al disavanzo di competenza a causa del costante prelievo da avanzo da amministrazione effimero per finanziare la spesa corrente, la violazione sistematica del criterio di economicità nella gestione dei servizi a mezzo delle società partecipate, ha decretato tale pronuncia da parte della Corte dei Conti. Ora, aspettiamo che l'argomento, a noi ben noto, torni in discussione in consiglio comunale perché si possano assumere i provvedimenti del caso, pur nella consapevolezza che il Consiglio è ormai agli sgoccioli del suo mandato istituzionale e che a qualsiasi decisione potrebbe condizionare l'operato e la programmazione della futura e prossima amministrazione che gli elettori ruvesi vorranno premiare nelle urne il 5/6". Nessun commento invece da parte del candidato Schinaia.

foto di Mimmo Pazienza