Il flauto del maestro Amenduni in concerto nella cattedrale di Ruvo
Sabato 11 giugno concerto solista per "Amici della Musica"
venerdì 10 giugno 2016
9.16
Finale di stagione per la rassegna concertistica organizzata dagli "Amici della Musica" a Ruvo. L'ultimo appuntamento d'eccezione, in cartellone sabato 11 giugno, alle ore 20, nella cattedrale di Ruvo, avrà come protagonista il maestro Antonio Amenduni nell'esibizione solista dal titolo "Un flauto all'opera" accompagnato dall'Ensemble d'Archi "Amici della Musica".
Pugliese, 54 anni, musicista dal talento multiforme, Amenduni è apprezzato in campo internazionale come flautista, docente, responsabile artistico. Le sue qualità di solista conquistano la stima delle giurie di numerosi Concorsi Nazionali ed Internazionali tra i più importanti del panorama: vince il "Nino Rota" di Bari e il "Città di Stresa", si impone al "Francesco Cilea" di Palmi e al "Pergolesi" di Napoli, è primo al "Città di Caltanissetta" e al "Città di Trapani". Nel giugno 2008 Amenduni approda in uno dei tempi sacri della musica classica, Carnegie Hall di New York, dove si esibisce nella maestosa Sala Perelman in un recital con il pianista ucraino Vitalij Kuprij. L'America scopre questo virtuoso talento italiano e non lo lascia più andare via. Poco dopo l'esibizione di Carnegie Hall, infatti, Amenduni è invitato a suonare presso le Nazioni Unite in un concerto tutto italiano, egli si esibisce da solista con I solisti del Teatro Regio di Parma nella Conference Hall del Palazzo di Vetro.
Pugliese, 54 anni, musicista dal talento multiforme, Amenduni è apprezzato in campo internazionale come flautista, docente, responsabile artistico. Le sue qualità di solista conquistano la stima delle giurie di numerosi Concorsi Nazionali ed Internazionali tra i più importanti del panorama: vince il "Nino Rota" di Bari e il "Città di Stresa", si impone al "Francesco Cilea" di Palmi e al "Pergolesi" di Napoli, è primo al "Città di Caltanissetta" e al "Città di Trapani". Nel giugno 2008 Amenduni approda in uno dei tempi sacri della musica classica, Carnegie Hall di New York, dove si esibisce nella maestosa Sala Perelman in un recital con il pianista ucraino Vitalij Kuprij. L'America scopre questo virtuoso talento italiano e non lo lascia più andare via. Poco dopo l'esibizione di Carnegie Hall, infatti, Amenduni è invitato a suonare presso le Nazioni Unite in un concerto tutto italiano, egli si esibisce da solista con I solisti del Teatro Regio di Parma nella Conference Hall del Palazzo di Vetro.