Il Consultorio Ruvo di Puglia offre supporto psicologico gratuito per tutta la vita della persona
L'intervista alla dottoressa Angela Minafra, psicologa clinica e responsabile di questa realtà
mercoledì 9 ottobre 2024
La cronaca di ogni giorno ci offre uno spaccato drammatico delle famiglie italiane, tra violenze e abusi all'interno delle mura domestiche, fino a matricidi e patricidi, fino ancora a fenomeni di marginalità giovanile che portano una giovane di 19 anni a morire in una discoteca di Molfetta a causa di colpi di arma da fuoco.
Nel novero dei servizi sanitari territoriali - in particolare nel Distretto Socio Sanitario Bari 2 - esiste il Consultorio Familiare di Ruvo di Puglia, che si occupa di una serie di preziose attività a sostegno dell'adolescenza e della famiglia, in maniera gratuita. Ma non solo.
Ecco un interessante approfondimento con la dott.ssa Angela Minafra, psicologa clinica - terapeutica e responsabile del Consultorio.
Di cosa si occupa il Consultorio Familiare presso il Poliambulatorio di Ruvo di Puglia?
«Si tratta di un servizio di prevenzione, assistenza psicologica e sociale, istituito nel 1975. Gli ambiti di intervento sono: sessualità, procreazione consapevole nel rispetto delle condizioni etiche e integrità fisica degli utenti, gravidanza, parto, adolescenza, coppia e famiglia. E' quindi un servizio che attraversa la storia e la vita di diverse generazioni a livello trasversale e orizzontale. In particolare, ha come obiettivo fornire assistenza psicologica e sociale per la preparazione alla maternità e alla paternità responsabile, per problemi di coppia e famiglia, anche in relazione alle problematiche minorili».
Interruzione volontaria di gravidanza: è un fenomeno diffuso? Quante interruzioni di gravidanza ci sono in media ogni anno?
«No, per fortuna è poco diffuso poichè il Consultorio lavora sulla prevenzione, sulla responsabilità individuale e sulla scelta consapevole. Presso il Consultorio di Ruvo registriamo poche interruzioni di gravidanza all'anno».
C'è un'adeguata informazione a tutela delle donne che intendono abortire?
«Certo, viene infatti rispettata la scelta individuale e viene inoltre prospettata la possibilità di un supporto economico-sociale nel caso in cui ci sia il desiderio di continuare la gravidanza».
Quali sono i disagi più ricorrenti in adolescenza?
«Senso di solitudine, insicurezza, fragilità individuali che originano ansia, attacchi di panico, depressione, disturbi alimentari e di identità sessuale; abuso di sostanze alcoliche e gioco d'azzardo; fino al ritiro dalle relazioni sociali, suicidio, autolesionismo. Per via del momento evolutivo che attraversa, l'adolescente non considera la famiglia come contenitore delle dinamiche esistenziali: pertanto sarebbe auspicabile ch'egli utilizzi lo "Spazio Giovani" nell'ambito del Consultorio, nel quale approfondire ulteriormente tematiche come l'educazione alla salute, affettività, sessualità, relazioni con partner, famiglia, amici e qualsiasi altro dubbio o incertezza possa emergere».
A riguardo, esiste un coordinamento con le scuole del territorio?
«Solitamente le collaborazioni avvengono su richiesta delle scuole e l'obiettivo è la prevenzione, l'educazione alla salute, sessuale, all'affettività, alla procreazione responsabile. Siamo molto assorbiti anche dalle richieste di collaborazione con il Tribunale dei Minori e Tribunale Ordinario di Bari».
Abuso di minori e violenza di genere: che tutela è prevista per donne e minori vittime di violenza e abusi?
«In base a linee guida regionali, sono referente per il Distretto Socio Sanitario n. 2 dell'ASL Bari, - che comprende l'ambito territoriale di Ruvo, Corato, Terlizzi - dell'EMI Equipe Multidisciplinare Integrata: essa ha il compito di prevenire, monitorare, supervisionare e fare emergere fenomeni di marginalità e violenza, che sono troppo spesso sottaciuti, sottovalutati e soprattutto sotterranei. A riguardo, collaboriamo molto con le Forze dell'Ordine sia nel supporto e affiancamento delle donne vittime di violenze, che dei minori vittime di abusi».
Adozione e affidamento di minori: in che modo seguite le pratiche di adozione e affidamento?
«Su mandato del Tribunale svolgiamo la valutazione psicologica e sociale della coppia che ha fatto domanda di affidamento e adozione. I neo genitori vengono affiancati ad accogliere il minore, lavorando in particolare sulla capacità di empatia e sulla responsività degli stessi - cioè la capacità di leggere e interpretare gli stati emotivi del minore - al fine di un'adeguata comprensione dei bisogni affettivi ed evolutivi del minore».
Quanto sono diffusi i disturbi mentali nella popolazione locale?
«Il Covid19 ha slatentizzato disagi diffusi come fobie, senso di solitudine, ansia, attacchi di panico, insicurezza: ha minato il senso di sicurezza individuale e ha prodotto instabilità e incertezza. Al contempo, tuttavia, ha portato a una maggiore consapevolezza della propria vulnerabilità psicologica: sono infatti aumentate le richieste di aiuto ai servizi sanitari territoriali».
Cos'è il benessere psicologico?
«Non è assenza di malattie, ma la capacità di prendersi cura della propria salute mentale. E' uno stato fisico, mentale, affettivo, cognitivo ed economico che caratterizza la soddisfazione dell'individuo di incidere nella propria vita e di autodeterminarsi. Si fonda su alcuni standards che determinano nella persona ciò che è positivo per la sua esistenza».
Perchè rivolgersi al Consultorio di Ruvo di Puglia?
«Perchè sono offerti in maniera multidisciplinare i servizi primari alla persona; perchè è gratuito, ad accesso libero e senza richiesta; perchè risponde ai bisogni di tutte le fasce d'età della popolazione: concepimento, nascita, crescita e sviluppo della persona. Esso svolge quindi un'attività di prevenzione psico - sociale e sanitaria. Il Consultorio è un servizio dinamico, parte integrante dell'assistenza sanitaria territoriale, che opera in stretta collaborazione con i Servizi Sociali dei Comuni. In particolare, opera un filtro rispetto all'attivazione del percorso terapeutico più performante e adeguato ai disturbi segnalati dall'utenza, in rete con i Servizi sanitari territoriali, come ad esempio la Neuro Psichiatria Infantile e il Centro Salute Mentale».
Nel novero dei servizi sanitari territoriali - in particolare nel Distretto Socio Sanitario Bari 2 - esiste il Consultorio Familiare di Ruvo di Puglia, che si occupa di una serie di preziose attività a sostegno dell'adolescenza e della famiglia, in maniera gratuita. Ma non solo.
Ecco un interessante approfondimento con la dott.ssa Angela Minafra, psicologa clinica - terapeutica e responsabile del Consultorio.
Di cosa si occupa il Consultorio Familiare presso il Poliambulatorio di Ruvo di Puglia?
«Si tratta di un servizio di prevenzione, assistenza psicologica e sociale, istituito nel 1975. Gli ambiti di intervento sono: sessualità, procreazione consapevole nel rispetto delle condizioni etiche e integrità fisica degli utenti, gravidanza, parto, adolescenza, coppia e famiglia. E' quindi un servizio che attraversa la storia e la vita di diverse generazioni a livello trasversale e orizzontale. In particolare, ha come obiettivo fornire assistenza psicologica e sociale per la preparazione alla maternità e alla paternità responsabile, per problemi di coppia e famiglia, anche in relazione alle problematiche minorili».
Interruzione volontaria di gravidanza: è un fenomeno diffuso? Quante interruzioni di gravidanza ci sono in media ogni anno?
«No, per fortuna è poco diffuso poichè il Consultorio lavora sulla prevenzione, sulla responsabilità individuale e sulla scelta consapevole. Presso il Consultorio di Ruvo registriamo poche interruzioni di gravidanza all'anno».
C'è un'adeguata informazione a tutela delle donne che intendono abortire?
«Certo, viene infatti rispettata la scelta individuale e viene inoltre prospettata la possibilità di un supporto economico-sociale nel caso in cui ci sia il desiderio di continuare la gravidanza».
Quali sono i disagi più ricorrenti in adolescenza?
«Senso di solitudine, insicurezza, fragilità individuali che originano ansia, attacchi di panico, depressione, disturbi alimentari e di identità sessuale; abuso di sostanze alcoliche e gioco d'azzardo; fino al ritiro dalle relazioni sociali, suicidio, autolesionismo. Per via del momento evolutivo che attraversa, l'adolescente non considera la famiglia come contenitore delle dinamiche esistenziali: pertanto sarebbe auspicabile ch'egli utilizzi lo "Spazio Giovani" nell'ambito del Consultorio, nel quale approfondire ulteriormente tematiche come l'educazione alla salute, affettività, sessualità, relazioni con partner, famiglia, amici e qualsiasi altro dubbio o incertezza possa emergere».
A riguardo, esiste un coordinamento con le scuole del territorio?
«Solitamente le collaborazioni avvengono su richiesta delle scuole e l'obiettivo è la prevenzione, l'educazione alla salute, sessuale, all'affettività, alla procreazione responsabile. Siamo molto assorbiti anche dalle richieste di collaborazione con il Tribunale dei Minori e Tribunale Ordinario di Bari».
Abuso di minori e violenza di genere: che tutela è prevista per donne e minori vittime di violenza e abusi?
«In base a linee guida regionali, sono referente per il Distretto Socio Sanitario n. 2 dell'ASL Bari, - che comprende l'ambito territoriale di Ruvo, Corato, Terlizzi - dell'EMI Equipe Multidisciplinare Integrata: essa ha il compito di prevenire, monitorare, supervisionare e fare emergere fenomeni di marginalità e violenza, che sono troppo spesso sottaciuti, sottovalutati e soprattutto sotterranei. A riguardo, collaboriamo molto con le Forze dell'Ordine sia nel supporto e affiancamento delle donne vittime di violenze, che dei minori vittime di abusi».
Adozione e affidamento di minori: in che modo seguite le pratiche di adozione e affidamento?
«Su mandato del Tribunale svolgiamo la valutazione psicologica e sociale della coppia che ha fatto domanda di affidamento e adozione. I neo genitori vengono affiancati ad accogliere il minore, lavorando in particolare sulla capacità di empatia e sulla responsività degli stessi - cioè la capacità di leggere e interpretare gli stati emotivi del minore - al fine di un'adeguata comprensione dei bisogni affettivi ed evolutivi del minore».
Quanto sono diffusi i disturbi mentali nella popolazione locale?
«Il Covid19 ha slatentizzato disagi diffusi come fobie, senso di solitudine, ansia, attacchi di panico, insicurezza: ha minato il senso di sicurezza individuale e ha prodotto instabilità e incertezza. Al contempo, tuttavia, ha portato a una maggiore consapevolezza della propria vulnerabilità psicologica: sono infatti aumentate le richieste di aiuto ai servizi sanitari territoriali».
Cos'è il benessere psicologico?
«Non è assenza di malattie, ma la capacità di prendersi cura della propria salute mentale. E' uno stato fisico, mentale, affettivo, cognitivo ed economico che caratterizza la soddisfazione dell'individuo di incidere nella propria vita e di autodeterminarsi. Si fonda su alcuni standards che determinano nella persona ciò che è positivo per la sua esistenza».
Perchè rivolgersi al Consultorio di Ruvo di Puglia?
«Perchè sono offerti in maniera multidisciplinare i servizi primari alla persona; perchè è gratuito, ad accesso libero e senza richiesta; perchè risponde ai bisogni di tutte le fasce d'età della popolazione: concepimento, nascita, crescita e sviluppo della persona. Esso svolge quindi un'attività di prevenzione psico - sociale e sanitaria. Il Consultorio è un servizio dinamico, parte integrante dell'assistenza sanitaria territoriale, che opera in stretta collaborazione con i Servizi Sociali dei Comuni. In particolare, opera un filtro rispetto all'attivazione del percorso terapeutico più performante e adeguato ai disturbi segnalati dall'utenza, in rete con i Servizi sanitari territoriali, come ad esempio la Neuro Psichiatria Infantile e il Centro Salute Mentale».