Il Comune stanzia altri 5mila euro per l'accoglienza dei profughi ucraini
Vanno avanti gli interventi per l'accoglienza e la mediazione linguistica
sabato 13 agosto 2022
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Il Comune di Ruvo destina altri 5mila euro per l'emergenza profughi, risorse che si sommano ai 6.500 euro già destinati ad aprile scorso. In vista della riapertura delle scuole, la giunta comunale ha disposto infatti la riattivazione dell'insegnamento della lingua italiana dei cittadini frequentanti i corsi di studio in Italia, «al fine di supportare la piena integrazione culturale degli stessi», si legge nel provvedimento.
Subito dopo l'inizio della guerra, a Ruvo giunsero ben 16 profughi cittadini ucraini (tra questi anche minori). Di questi, dieci sono stati collocati presso il SAI (sistema di accoglienza e integrazione) del Comune di Corato presso i posti ampliati nel Comune di Ruvo di Puglia, mentre i restanti sono collocati presso famiglie ruvesi che volontariamente hanno messo a disposizione le loro case. Altre due profughe sono arrivate a luglio scorso per il tramite della Protezione Civile, prelevate con un volo di stato direttamente dall'Ucraina, trattandosi di due cittadine ucraine di cui una ricoverata temporaneamente per accertamenti sanitari presso il Policlinico di Bari e l'altra ospitata qui a Ruvo per la quale l'associazionismo locale si sta adoperando per l'affiancamento e l'accompagnamento, oltre che per garantire generi di prima necessità.
Per far fronte all'accoglienza, il Comune sta operando attraverso la rete di solidarietà composta
dall'associazione "Un mondo di bene 2.0 APS" e dall'associazione "Granello di Senape APS", oltre che dal volontariato. Le associazioni convenzionate per l'accoglienza e l'affiancamento di questi cittadini continuano a
sostenere le spese necessarie al loro sostentamento, accompagnamento e mediazione linguistica, motivo per cui il Comune ha dovuto destinare altre somme per le spese di mediazione e accoglienza.