Il Comune non paga le bollette, l'AQP: «Pagate o interrompiamo il servizio»
Il debito ammonterebbe a poco meno di centomila euro
martedì 28 gennaio 2020
13.19
Quarantanove fatture inevase. Un debito che ammonterebbe a poco più di 96mila euro e ben sedici solleciti di pagamento. L'Acquedotto Pugliese ha richiamato formalmente il Comune di Ruvo di Puglia a pagare quelle bollette, alcune anche risalenti al 2015, altrimenti si vedrà costretta a interrompere l'erogazione del servizio.
Lo strano caso è stato portato alla luce dai consiglieri comunali di opposizione Damiano Binetti e Piero Paparella che, lo scorso 24 gennaio, hanno protocollato una interrogazione con risposta scritta e discussione in consiglio comunale proprio per avere delucidazioni sul perché di un debito così alto e così datato nel tempo.
Le fatture non pagate ricoprono l'arco temporale che va dal 2015 al 2019 e riguarderebbero l'erogazione di acqua per fontane.
L'ultimo sollecito di pagamento, stando a quanto riferito dai consiglieri comunali interroganti che hanno avuto accesso agli atti, risalirebbe al 13 dicembre scorso: entro 30 giorni il Comune avrebbe dovuto pagare l'arretrato pena la sospensione delle forniture e formale messa in mora.
Nel richiedere formalmente all'amministrazione se si sia provveduto a pagare le fatture arretrate, i due consiglieri comunali si chiedono: ci sono ulteriori oneri da pagare per omesso o ritardato pagamento? Perché non si è provveduto prima a pagare le fatture? Il dirigente ha informato la giunta di dover procedere ad eventuali variazioni di bilancio per poter ottemperare ai pagamenti? In tutti i casi, cosa non ha funzionato al punto da maturare un così grande debito?
Domande alle quali l'amministrazione sarà chiamata a rispondere nel prossimo consiglio comunale, convocato per il 31 gennaio.
Lo strano caso è stato portato alla luce dai consiglieri comunali di opposizione Damiano Binetti e Piero Paparella che, lo scorso 24 gennaio, hanno protocollato una interrogazione con risposta scritta e discussione in consiglio comunale proprio per avere delucidazioni sul perché di un debito così alto e così datato nel tempo.
Le fatture non pagate ricoprono l'arco temporale che va dal 2015 al 2019 e riguarderebbero l'erogazione di acqua per fontane.
L'ultimo sollecito di pagamento, stando a quanto riferito dai consiglieri comunali interroganti che hanno avuto accesso agli atti, risalirebbe al 13 dicembre scorso: entro 30 giorni il Comune avrebbe dovuto pagare l'arretrato pena la sospensione delle forniture e formale messa in mora.
Nel richiedere formalmente all'amministrazione se si sia provveduto a pagare le fatture arretrate, i due consiglieri comunali si chiedono: ci sono ulteriori oneri da pagare per omesso o ritardato pagamento? Perché non si è provveduto prima a pagare le fatture? Il dirigente ha informato la giunta di dover procedere ad eventuali variazioni di bilancio per poter ottemperare ai pagamenti? In tutti i casi, cosa non ha funzionato al punto da maturare un così grande debito?
Domande alle quali l'amministrazione sarà chiamata a rispondere nel prossimo consiglio comunale, convocato per il 31 gennaio.