Il cammino di Don Tonino: il progetto prende forma
La presentazione questa mattina alla presenza del vescovo Cornacchia
mercoledì 3 luglio 2019
12.43
Si è tenuta questa mattina al Museo Diocesano di Molfetta la conferenza stampa di presentazione del progetto "Il Cammino di don Tonino", promosso dalla Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi con il sostegno della Regione Puglia. Presenti all'evento il vescovo Mons. Domenico Cornacchia e il vicario generale don Raffaele Tatulli, insieme al dott. Aldo Patruno, Direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia e il dott. Angelo Fabio Attolico, dello stesso Dipartimento.
Il referente del progetto don Luigi Amendolagine, sacerdote della diocesi, ha così introdotto il progetto: «Don Tonino è stato un uomo della strada, sempre a contatto con le persone, specialmente con i poveri. Queste immagini testimoniano proprio il suo essere "pastore fatto popolo". Tutti sappiamo che è andato per strada in supporto degli operai della ferriera di Giovinazzo o che in tarda serata passeggiava alla stazione di Molfetta per prestare soccorso ai senza tetto; il suo incontrare la gente e il suo popolo sempre con il sorriso e la forza, lo contraddistinguevano. Dopo la sua morte, tanta gente ha incominciato ad evocarlo e a cercare di seguire le sue orme. Anno dopo anno è cresciuta la sua fama di santità anche al di fuori dei confini regionali grazie ai suoi scritti ma soprattutto alla sua testimonianza di vita cristiana».
È nato così il desiderio di mettersi in cammino da ogni parte d'Italia per visitare i luoghi di don Tonino. Ed è per questo motivo che a partire dal 2012 la Cooperativa FeArT e il teatro dei Cipis, con il patrocinio della nostra Diocesi, promuovono i percorsi di accoglienza "sui passi di don Tonino". Coloro che si recano a Molfetta per conoscere e visitare i luoghi cari a don Tonino vengono accompagnati in un itinerario attraverso i luoghi della città che custodiscono preziose testimonianze dell'esistenza terrena del Servo di Dio: il Duomo romanico dedicato a San Corrado, patrono della città, che custodisce all'interno della Sacrestia il celebre crocifisso in terracotta che ha ispirato a don Tonino la bellissima meditazione "Collocazione Provvisoria"; la Cattedrale di Santa Maria Assunta, che custodisce le insegne pastorali (Mitria, Pastorale e Croce Pettorale in Legno d'Ulivo); l'Atrio Vescovile, luogo di incontro di don Tonino con i giovani; e grazie alla disponibilità del nostro vescovo, da qualche anno i pellegrini hanno la possibilità anche di entrare nell'Episcopio, che è stata la casa di don Tonino per 12 anni, dove lui ha accolto sfrattati e prostitute e dove è possibile visitare la sua stanza e la Cappella dove lui pregava e dove ha scritto le sue meditazioni e i suoi scritti. Tutte le categorie di persone si recano "sui passi di don Tonino", soprattutto sacerdoti e giovani: i sacerdoti perché don Tonino ha incarnato nella sua vita il ministero sacerdotale secondo il Concilio Vaticano II, i giovani perché le sue spinte ideali attirano le nuove generazioni.
Il progetto è stato presentato dalla Diocesi all'Assessorato dell'Industria Turistica e Culturale, Gestione e Valorizzazione dei Beni Culturali. Con delibera della Giunta Regionale n. 404 del 7 Marzo 2019 la Regione Puglia lo ha approvato nell'ambito del Fondo Speciale Cultura e Patrimonio Culturale per il 2019. Obiettivo principale è quello di promuovere e far conoscere la figura di don Tonino Bello, quale sacerdote e vescovo ma al contempo come uomo della strada, narrando la sua vita attraverso la costruzione di un cammino che permetta ai pellegrini di vivere la dimensione della contemplattività (cfr. discorso Papa): mettendosi in marcia lungo le strade della Puglia, i viandanti potranno contemplare i paesaggi e le opere d'arte, riflesso della Bellezza di Dio; potranno compiere quel viaggio interiore che conduce al proprio cuore e che ci fa scoprire come creature; potranno ascoltare i testi di don Tonino che in maniera attuale e profetica ci racconta del Vangelo. Insomma, il Cammino vuole essere una nuova forma di evangelizzazione, capace di attirare persone che non frequentano i nostri luoghi ecclesiali
Il referente del progetto don Luigi Amendolagine, sacerdote della diocesi, ha così introdotto il progetto: «Don Tonino è stato un uomo della strada, sempre a contatto con le persone, specialmente con i poveri. Queste immagini testimoniano proprio il suo essere "pastore fatto popolo". Tutti sappiamo che è andato per strada in supporto degli operai della ferriera di Giovinazzo o che in tarda serata passeggiava alla stazione di Molfetta per prestare soccorso ai senza tetto; il suo incontrare la gente e il suo popolo sempre con il sorriso e la forza, lo contraddistinguevano. Dopo la sua morte, tanta gente ha incominciato ad evocarlo e a cercare di seguire le sue orme. Anno dopo anno è cresciuta la sua fama di santità anche al di fuori dei confini regionali grazie ai suoi scritti ma soprattutto alla sua testimonianza di vita cristiana».
È nato così il desiderio di mettersi in cammino da ogni parte d'Italia per visitare i luoghi di don Tonino. Ed è per questo motivo che a partire dal 2012 la Cooperativa FeArT e il teatro dei Cipis, con il patrocinio della nostra Diocesi, promuovono i percorsi di accoglienza "sui passi di don Tonino". Coloro che si recano a Molfetta per conoscere e visitare i luoghi cari a don Tonino vengono accompagnati in un itinerario attraverso i luoghi della città che custodiscono preziose testimonianze dell'esistenza terrena del Servo di Dio: il Duomo romanico dedicato a San Corrado, patrono della città, che custodisce all'interno della Sacrestia il celebre crocifisso in terracotta che ha ispirato a don Tonino la bellissima meditazione "Collocazione Provvisoria"; la Cattedrale di Santa Maria Assunta, che custodisce le insegne pastorali (Mitria, Pastorale e Croce Pettorale in Legno d'Ulivo); l'Atrio Vescovile, luogo di incontro di don Tonino con i giovani; e grazie alla disponibilità del nostro vescovo, da qualche anno i pellegrini hanno la possibilità anche di entrare nell'Episcopio, che è stata la casa di don Tonino per 12 anni, dove lui ha accolto sfrattati e prostitute e dove è possibile visitare la sua stanza e la Cappella dove lui pregava e dove ha scritto le sue meditazioni e i suoi scritti. Tutte le categorie di persone si recano "sui passi di don Tonino", soprattutto sacerdoti e giovani: i sacerdoti perché don Tonino ha incarnato nella sua vita il ministero sacerdotale secondo il Concilio Vaticano II, i giovani perché le sue spinte ideali attirano le nuove generazioni.
Il progetto è stato presentato dalla Diocesi all'Assessorato dell'Industria Turistica e Culturale, Gestione e Valorizzazione dei Beni Culturali. Con delibera della Giunta Regionale n. 404 del 7 Marzo 2019 la Regione Puglia lo ha approvato nell'ambito del Fondo Speciale Cultura e Patrimonio Culturale per il 2019. Obiettivo principale è quello di promuovere e far conoscere la figura di don Tonino Bello, quale sacerdote e vescovo ma al contempo come uomo della strada, narrando la sua vita attraverso la costruzione di un cammino che permetta ai pellegrini di vivere la dimensione della contemplattività (cfr. discorso Papa): mettendosi in marcia lungo le strade della Puglia, i viandanti potranno contemplare i paesaggi e le opere d'arte, riflesso della Bellezza di Dio; potranno compiere quel viaggio interiore che conduce al proprio cuore e che ci fa scoprire come creature; potranno ascoltare i testi di don Tonino che in maniera attuale e profetica ci racconta del Vangelo. Insomma, il Cammino vuole essere una nuova forma di evangelizzazione, capace di attirare persone che non frequentano i nostri luoghi ecclesiali