«I Mercante-Diomede hanno articolazioni operative anche a Ruvo»

Lo certifica la semestrale relazione dell'Antimafia. Che torna a parlare dell'operazione "Cannibal Cars" dei Carabinieri Forestali di Bari

martedì 21 gennaio 2020 09.00
A cura di Nicola Miccione
«I Mercante-Diomede hanno articolazioni operative anche a Ruvo di Puglia». Lo sostiene la Direzione Investigativa Antimafia che nella relazione riferita al primo semestre del 2019 torna a parlare anche dell'operazione "Cannibal Cars" eseguita a Ruvo di Puglia dai Carabinieri Forestali di Bari.

Alzando lo sguardo all'area metropolitana di Bari, i detective dell'Antimafia nella loro consueta analisi sul punto, scrivono: «Lo scenario delle dinamiche criminali nella provincia barese - si legge a pagina 246 e 247 - rappresenta l'immagine speculare di quello metropolitano, caratterizzandosi per lo stesso dinamismo e le stesse rivalità fra gruppi mafiosi contrapposti, talvolta anche in grado di convivere pacificamente in nome di affari comuni».

«L'indagine "Pandora" - è scritto a pagina 247 - aveva fotografato il suddetto panorama delinquenziale, confermando l'estensione e il radicamento "a macchia di leopardo" dei sodalizi cittadini nel territorio provinciale. In tale contesto le realtà mafiose provinciali rappresentano una sorta di "satelliti" che, seppur dotati di una autonomia, orbitano attorno ai "pianeti" criminali cittadini (i Mercante-Diomede e i Capriati), essendone una loro diretta proiezione».

Proprio a Ruvo di Puglia, ad esempio, è presente il clan Mercante-Diomede che «ha articolazioni operative anche a Ruvo di Puglia». Tuttavia «nei comuni del nord barese la presenza di gruppi collegati tra di loro e riconducibili agli alleati clan Capriati e Mercante-Diomede - è scritto a pagina 247 - non esclude, tuttavia, il radicamento sugli stessi territori di altre strutture criminali, tra l'altro attive anche nella provincia di Barletta, Andria e Trani».

L'Antimafia, a pagina 627, affronta l'argomento del trasferimento dei rifiuti all'estero ritenendolo «un fenomeno ormai ridimensionato. Tuttavia - si legge ancora - nell'operazione "Cannibal Cars", a Ruvo di Puglia, i Carabinieri Forestali di Bari hanno dato esecuzione a misure cautelari nei confronti di 3 soggetti responsabili di gestione illecita di ingenti quantitativi di rifiuti speciali pericolosi, traffico organizzato di rifiuti e spedizione transfrontaliera di rifiuti».

Sempre assai elevata, in provincia di Bari, ed in particolar modo a nord del capoluogo, «l'incidenza dei reati contro il patrimonio, rapine e furti con "spaccata" - si legge ancora a pagina 250 - spesso caratterizzati dalla particolare aggressività degli autori. Ricorre anche il fenomeno delle rapine a furgoni portavalori e agli autotrasportatori, molto spesso accompagnate anche dal sequestro di persona in danno dei conducenti».

«Nel semestre in esame - è scritto a pagina 250 - numerosi sono stati, inoltre, gli episodi di danneggiamento di autovetture e gli attentati incendiari in genere che, per la loro sistematicità ed efferatezza, si ritengono connessi a strategie estorsive tipiche della criminalità. Il 2 marzo 2019, proprio a Ruvo di Puglia - pone in evidenza l'Antimafia nella propria relazione semestrale - sono state danneggiate 46 autovetture con il taglio dei pneumatici».

«Da non sottovalutare, inoltre - è scritto a pagina 250 - il fenomeno dei furti di farmaci. Altrettanto frequenti - conclude a pagina 251 - sono gli episodi dei furti di rame. A conferma delle potenzialità della criminalità si rilevano gli episodi intimidatori in pregiudizio di pluripregiudicati e di pubblici amministratori».