"La giovinezza è un valore aggiunto non un demerito"
Intervista di RuvoViva.it ad Oscar Altamura
giovedì 5 maggio 2016
Con Oscar Altamura si completa la ricca rosa di candidati che aspirano a diventare sindaco di Ruvo di Puglia. Ventiduenne, ad ottobre si laureerà in psicologia. Ottimista, attivista dal 2013, fortemente motivato Altamura non appare affatto spaventato dalla competizione. Con serenità, rilascia l'intervista a Ruvoviva.it.
Cosa fai nella vita?
Sono uno studente, studio psicologia e ho rimandato la mia seduta di laurea da Luglio ad Ottobre. In questa campagna elettorale sarò quasi psicologo. Ma il mio lavoro è studiare e in questa campagna elettorale dovrò studiare!
Tu facevi parte del gruppo di Ruvo Attiva, e avevate individuato Gerardo Lovero come primo candidato. Come ti senti ad avergli sottratto il posto?
Ovviamente stimo Gerardo e un po' mi dispiace, ma sono sicuro che lui è contento, e saprà farsi valere come consigliere comunale.
Che differenza c'è tra il gruppo di Ruvo Attiva e i Grilli Rubastini?
Essenzialmente il nome. Le idee sono le stesse. L'unica cosa che ci ha divisi in questo periodo era essenzialmente il luogo degli incontri. Noi preferivamo parlare di politica davanti ad un caffè o una birra loro nella sezione in corso Carafa. Così facendo piano piano ci siamo divisi, assumendo identità differenti. Quando ci siamo trovati a scegliere il candidato, Lovero non ha avuto al maggioranza assoluta. E questo ci ha delusi. Abbiamo provato ad andare separatamente, ma dopo abbiamo capito che la sintesi era possibile. Varie discussioni hanno portato alla votazione di un'altra persona, che sono io. Io ho fatto parte deil movimento cinquestelle sin dalla fondazione. C'era fiducia sia da parte di Ruvo Attiva che dei Grilli Rubastini. Ma i principi del movimento sono gli stessi. Crediamo fermamente nelle stesse cose.
Ovvero?
La democrazia diretta, la trasparenza, ambiente, acqua pubblica, trasporti, sviluppo. Vorremmo un trasporto su rotaie piuttosto che su ruote per un impatto ambientale meno violento. Vorremmo l'efficienza degli ambienti. Almeno quelli comunali. Quindi un efficienza energetica e meno dispendio di caldo o freddo. A Ruvo vogliamo un miglioramento della raccolta differenziata e con la premialità della raccolta vorrei incentivare i settori in cui c'è bisogno, come il commercio e la cultura.
Come ci si sente ad essere un candidato sindaco di 22 anni?
Bene. Ne sono contento. Ero anche il più giovane degli aderenti tre anni fa. Ma so che loro si fidano di me. Per il movimento pentastellato la giovinezza è un valore aggiunto non un demerito. Laddove ci sono liste che si vantano di candidare giovani, spesso i giovani fanno da riempi lista. E' difficile trovare un giovane che abbia ruoli di spicco. E le mani in pasta ce l'hanno sempre gli stessi da anni. Nel movimento non è una cosa nuova. Laricchia è stata eletta a 28 anni. A Milano si candidò un ragazzo di 20 anni.
E' come nel lavoro, vogliono persone con esperienza, ma l'esperienza come si fa se non si lavora? Fidiamoci di chi è giovane, e fidiamoci anche di chi non ha esperienza. L'esperienza si fa sul campo.
Cosa pensi di dover cambiare a Ruvo e come pensi di governare in un comune che non ha soldi?
La parola cambiamento è ormai inflazionata. Non è una parola che amo. Innanzi tutto bisogna mandare a casa questa classe dirigente. Sono sempre gli stessi da trent'anni. Poi innanzi tutto vorrei una Ruvo illuminata. Serve un'illuminazione che faccia sentire la gente protetta e soprattutto faccia vedere la città.
Per governare Ruvo ci vuole una buona programmazione. Il comune può fare degli investimenti per i quali è previsto un ammortamento. Ci sono delle difficoltà economiche ma non sono insormontabili
Pensi di poter vincere?
Io devo vincere! Meno voti prendiamo peggio è. Noi siamo ottimisti. Siamo tanti, più di quello che ci si aspetta. Possiamo dire tante cose ma a me piacciono i fatti. I fatti ci daranno ragione.
Appianate definitivamente le divergenze interne, dunque, il Movimento 5stelle ingrana la marcia e si spinge coeso e convinto verso la meta. Manca solo un mese alle amministrative 2016.
Cosa fai nella vita?
Sono uno studente, studio psicologia e ho rimandato la mia seduta di laurea da Luglio ad Ottobre. In questa campagna elettorale sarò quasi psicologo. Ma il mio lavoro è studiare e in questa campagna elettorale dovrò studiare!
Tu facevi parte del gruppo di Ruvo Attiva, e avevate individuato Gerardo Lovero come primo candidato. Come ti senti ad avergli sottratto il posto?
Ovviamente stimo Gerardo e un po' mi dispiace, ma sono sicuro che lui è contento, e saprà farsi valere come consigliere comunale.
Che differenza c'è tra il gruppo di Ruvo Attiva e i Grilli Rubastini?
Essenzialmente il nome. Le idee sono le stesse. L'unica cosa che ci ha divisi in questo periodo era essenzialmente il luogo degli incontri. Noi preferivamo parlare di politica davanti ad un caffè o una birra loro nella sezione in corso Carafa. Così facendo piano piano ci siamo divisi, assumendo identità differenti. Quando ci siamo trovati a scegliere il candidato, Lovero non ha avuto al maggioranza assoluta. E questo ci ha delusi. Abbiamo provato ad andare separatamente, ma dopo abbiamo capito che la sintesi era possibile. Varie discussioni hanno portato alla votazione di un'altra persona, che sono io. Io ho fatto parte deil movimento cinquestelle sin dalla fondazione. C'era fiducia sia da parte di Ruvo Attiva che dei Grilli Rubastini. Ma i principi del movimento sono gli stessi. Crediamo fermamente nelle stesse cose.
Ovvero?
La democrazia diretta, la trasparenza, ambiente, acqua pubblica, trasporti, sviluppo. Vorremmo un trasporto su rotaie piuttosto che su ruote per un impatto ambientale meno violento. Vorremmo l'efficienza degli ambienti. Almeno quelli comunali. Quindi un efficienza energetica e meno dispendio di caldo o freddo. A Ruvo vogliamo un miglioramento della raccolta differenziata e con la premialità della raccolta vorrei incentivare i settori in cui c'è bisogno, come il commercio e la cultura.
Come ci si sente ad essere un candidato sindaco di 22 anni?
Bene. Ne sono contento. Ero anche il più giovane degli aderenti tre anni fa. Ma so che loro si fidano di me. Per il movimento pentastellato la giovinezza è un valore aggiunto non un demerito. Laddove ci sono liste che si vantano di candidare giovani, spesso i giovani fanno da riempi lista. E' difficile trovare un giovane che abbia ruoli di spicco. E le mani in pasta ce l'hanno sempre gli stessi da anni. Nel movimento non è una cosa nuova. Laricchia è stata eletta a 28 anni. A Milano si candidò un ragazzo di 20 anni.
E' come nel lavoro, vogliono persone con esperienza, ma l'esperienza come si fa se non si lavora? Fidiamoci di chi è giovane, e fidiamoci anche di chi non ha esperienza. L'esperienza si fa sul campo.
Cosa pensi di dover cambiare a Ruvo e come pensi di governare in un comune che non ha soldi?
La parola cambiamento è ormai inflazionata. Non è una parola che amo. Innanzi tutto bisogna mandare a casa questa classe dirigente. Sono sempre gli stessi da trent'anni. Poi innanzi tutto vorrei una Ruvo illuminata. Serve un'illuminazione che faccia sentire la gente protetta e soprattutto faccia vedere la città.
Per governare Ruvo ci vuole una buona programmazione. Il comune può fare degli investimenti per i quali è previsto un ammortamento. Ci sono delle difficoltà economiche ma non sono insormontabili
Pensi di poter vincere?
Io devo vincere! Meno voti prendiamo peggio è. Noi siamo ottimisti. Siamo tanti, più di quello che ci si aspetta. Possiamo dire tante cose ma a me piacciono i fatti. I fatti ci daranno ragione.
Appianate definitivamente le divergenze interne, dunque, il Movimento 5stelle ingrana la marcia e si spinge coeso e convinto verso la meta. Manca solo un mese alle amministrative 2016.