I cento anni della poetessa ruvese Biagia Marniti
Una rassegna culturale in suo onore
sabato 23 gennaio 2021
10.06
Il 15 marzo 1921 nasceva a Ruvo di Puglia la giornalista e poetessa Biagia Masulli, in arte Biagia Marniti.
L'Amministrazione Comunale intende ricordare la figura di questa artista e intellettuale ruvese, dedicandole una rassegna culturale che proseguirà per tutto il corso dell'anno e in cui confluiranno diverse attività, a cominciare da quelle che saranno organizzate dall'Assessorato alla Cultura e dalla Direzione della Biblioteca comunale insieme alla rete del Patto per la Lettura "Città di Ruvo di Puglia" nell'anno 2021.
Anche in questo caso, il programma delle iniziative verrà definito attraverso un tavolo di coprogettazione di prossima convocazione, cui saranno invitati tutti i soggetti interessati.
"La figura di Biagia Marniti – ha detto l'assessora alla Cultura Monica Filograno – conserva una notevole forza non solo letteraria e la sua biografia, come le sue opere, possono rappresentare una potente ispirazione in particolare per tante giovani donne ruvesi. Per un Comune come il nostro, che può fregiarsi anche per il biennio 2020/2021 del titolo di "Città che legge" e che ha appena sottoscritto un Patto triennale per Lettura con scuole e associazioni, il centenario della nascita di una personalità di questa levatura è un'occasione importante di attivazione culturale. Grazie all'impegno collettivo della comunità culturale cittadina e con il coinvolgimento anche di esperti nazionali, faremo in modo che la vita e il lavoro di Biagia vengano divulgate meglio, fino a renderle parte integrante dei percorsi educativi e culturali della nostra città".
Emigrata per studio e professione a Roma, dove affrontò isolamento e sacrificio pur di frequentare, tra le pochissime donne d'allora, l'università, Biagia MARNITI ha attraversato le esperienze più tormentate del Novecento. Allieva di Giuseppe Ungaretti, personalità dal notevole prestigio culturale, riconosciuta come tale dai massimi intellettuali della sua epoca, rimase legata alla sua terra d'origine e decise di portarne con sé il ricordo per tutta la vita, fin nello pseudonimo che scelse di darsi e che evoca la marna, roccia sedimentaria caratteristica della terra della Murgia.