Gli studenti di Ruvo protestano e Priorità alla Scuola denuncia: "Autobus strapieni"
Restano irrisolte le problematiche sollevate dal comparto scuola contro i doppi turni predisposti dalla Prefettura
mercoledì 29 settembre 2021
14.30
Le difficoltà manifestate dal comparto scuola e dagli studenti che hanno marciato anche a Bari chiedendo di essere ascoltati dalla Prefettura, continuano a restare irrisolte.
C'era anche una folta rappresentanze degli istituti superiori di Ruvo di Puglia lunedì mattina a Bari alla grande manifestazione studentesca contro la decisione della Prefettura di predisporre il doppio turno per scaglionare gli orari di ingresso a scuola.
Il Prefetto di Bari Antonia Bellomo ha infatti disposto per le scuole superiori dell'area metropolitana due turni, organizzati a distanza di 100 minuti: il 75% degli studenti comincerà le lezioni alle 8 e il restante 25% alle 9.40.
Disagi e problematiche sono state sollevate nei giorni scorsi dall'intero comparto scuola e a scendere in piazza questa mattina sono stati gli studenti di Bari e dei comuni della provincia, fra cui anche quelli di Ruvo. Un corposo gruppo di studenti dell'ITET "Tannoia" e del Liceo Scientifico e Linguistico "Tedone" si è infatti unito alla protesta per richiedere la possibilità di dare maggiore autonomia organizzativa agli istituti scolastici perchè possano calibrare gli orari delle lezioni in base alle esigenze di ogni singolo istituto e dei suoi alunni, nonchè anche del personale docente e Ata.
Le difficoltà più volte sottolineate sono collegate anche all'inadeguatezza del sistema di trasporto locale che non consente agli studenti di viaggiare in sicurezza e ad orari scaglionati per mancanza di corse coincidenti con gli orari di uscita pomeridiana da scuola dei tanti studenti pendolari.
Ed è proprio sulla situazione dei trasporti che interviene anche Priorità alla Scuola con la denuncia sull'insostenibile sovraffollamento degli autobus.
«Diritto alla studio significa garantire il pieno accesso alla scuola, aperta a tutti per usufruire del libero insegnamento - scrivono in una nota - È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana.
Dopo un anno e mezzo di pandemia da Covid-19 c'è un altro virus che attacca i pieni diritti degli studenti e delle studentesse pugliesi e di tutta la comunità scolastica: l'irresponsabilità e la codardia del presidente dell'attuale Regione Puglia e degli assessori competenti, quello all'istruzione e ai trasporti, inetti (consapevolmente incapaci di svolgere in modo regolare i propri compiti) nel garantire il raggiungimento degli istituti scolastici con i mezzi pubblici.
Nel frattempo, però, l'assessore alla salute conferma che "in Puglia per prudenza tutta la classe va in quarantena in caso di contagio" senza fornire maggiori dettagli sui tempi e il tracciamento, sempre più depotenziato. Quindi per chi gestisce le istituzioni regionali, la prudenza e la prevenzione nell'aumentare le corse degli autobus non s'ha da fare. Invece, nel mantenere tutta la classe in quarantena, sì. L'ipocrisia non ha limiti».
C'era anche una folta rappresentanze degli istituti superiori di Ruvo di Puglia lunedì mattina a Bari alla grande manifestazione studentesca contro la decisione della Prefettura di predisporre il doppio turno per scaglionare gli orari di ingresso a scuola.
Il Prefetto di Bari Antonia Bellomo ha infatti disposto per le scuole superiori dell'area metropolitana due turni, organizzati a distanza di 100 minuti: il 75% degli studenti comincerà le lezioni alle 8 e il restante 25% alle 9.40.
Disagi e problematiche sono state sollevate nei giorni scorsi dall'intero comparto scuola e a scendere in piazza questa mattina sono stati gli studenti di Bari e dei comuni della provincia, fra cui anche quelli di Ruvo. Un corposo gruppo di studenti dell'ITET "Tannoia" e del Liceo Scientifico e Linguistico "Tedone" si è infatti unito alla protesta per richiedere la possibilità di dare maggiore autonomia organizzativa agli istituti scolastici perchè possano calibrare gli orari delle lezioni in base alle esigenze di ogni singolo istituto e dei suoi alunni, nonchè anche del personale docente e Ata.
Le difficoltà più volte sottolineate sono collegate anche all'inadeguatezza del sistema di trasporto locale che non consente agli studenti di viaggiare in sicurezza e ad orari scaglionati per mancanza di corse coincidenti con gli orari di uscita pomeridiana da scuola dei tanti studenti pendolari.
Ed è proprio sulla situazione dei trasporti che interviene anche Priorità alla Scuola con la denuncia sull'insostenibile sovraffollamento degli autobus.
«Diritto alla studio significa garantire il pieno accesso alla scuola, aperta a tutti per usufruire del libero insegnamento - scrivono in una nota - È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana.
Dopo un anno e mezzo di pandemia da Covid-19 c'è un altro virus che attacca i pieni diritti degli studenti e delle studentesse pugliesi e di tutta la comunità scolastica: l'irresponsabilità e la codardia del presidente dell'attuale Regione Puglia e degli assessori competenti, quello all'istruzione e ai trasporti, inetti (consapevolmente incapaci di svolgere in modo regolare i propri compiti) nel garantire il raggiungimento degli istituti scolastici con i mezzi pubblici.
Nel frattempo, però, l'assessore alla salute conferma che "in Puglia per prudenza tutta la classe va in quarantena in caso di contagio" senza fornire maggiori dettagli sui tempi e il tracciamento, sempre più depotenziato. Quindi per chi gestisce le istituzioni regionali, la prudenza e la prevenzione nell'aumentare le corse degli autobus non s'ha da fare. Invece, nel mantenere tutta la classe in quarantena, sì. L'ipocrisia non ha limiti».