Giubileo dei ragazzi, i ragazzi della nostra Diocesi a Roma

Il Papa ai ragazzi: «La felicità non è un’app da scaricare»

lunedì 25 aprile 2016
Nel Giubileo dei ragazzi, Papa Francesco ha usato le metafore della "generazione smartphone" affermando che "se non c'è Gesù non c'è campo". Davanti a lui c'era una piazza San Pietro che traboccava di gente, di adolescenti, partiti in compagnia di don Massimiliano Fasciano per la Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi alle ore 23.40 dello scorso venerdì da Ruvo di Puglia per vivere il Giubileo dei ragazzi. A Roma è stata un'invasione colorata e festosa di migliaia di ragazzi e ragazze per il Giubileo dedicato a loro. Sabato sera allo Stadio Olimpico di Roma ha avuto luogo la grande festa organizzata per il Giubileo dei ragazzi. E tra i primissimi momenti di grande emozione è arrivato il video messaggio di Papa Francesco.

Una tre giorni tra preghiera, confessioni, pellegrinaggio alla Porta Santa, ma anche giornate di festa e condivisione nel segno dell'Anno Santo della Misericordia. La giornata si è aperta (come testimonia il servizio andato in onda sabato su Rai 1 nella trasmissione "a Sua Immagine") con il pellegrinaggio alla Porta Santa, che iniziava con il percorso dei giovani pellegrini da Castel S. Angelo lungo tutta via della Conciliazione per arrivare a Piazza San Pietro.

«La vostra felicità non ha prezzo e non si commercia; non è un' app che si scarica sul telefonino: nemmeno la versione più aggiornata potrà aiutarvi a diventare liberi e grandi nell'amore». Lo ha detto papa Francesco nell'omelia della messa per il Giubileo dei ragazzi e delle ragazze, dove erano presenti giovani della nostra diocesi. Dopo la grande festa di ieri sera allo stadio Olimpico, a cui hanno partecipato circa 70mila persone, questa mattina è arrivato il momento più atteso, in piazza San Pietro con il Pontefice.

«Non accontentatevi della mediocrità, di vivacchiare stando comodi e seduti - ha esortato Francesco -. Non fidatevi di chi vi distrae dalla vera ricchezza, che siete voi, dicendovi che la vita è bella solo se si hanno molte cose; diffidate di chi vuol farvi credere che valete quando vi mascherate da forti, come gli eroi dei film, o quando portate abiti all'ultima moda».

Aggiungendo poi all'omelia: «Se un giovane alla vostra età non è capace di sognare già se n'è andato in pensione. L'amore è il dono libero di chi ha il cuore aperto; è una responsabilità bella che dura tutta la vita; è l'impegno quotidiano di chi sa realizzare grandi sogni! L'amore si nutre di fiducia, di rispetto e di perdono. L'amore non si realizza perché ne parliamo, ma quando lo viviamo: non è una dolce poesia da studiare a memoria, ma una scelta di vita da mettere in pratica!».

Andrea Teofrasto
Giubileo dei ragazzi
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