Furti d'uva a Ruvo di Puglia, doppio intervento della Metronotte
Gli episodi avvenuti fra le località Francavilla e Belmonte. Degli episodi sono stati informati i Carabinieri
domenica 15 settembre 2024
9.14
«Procedono a ritmo serrato ed incessante i controlli delle pattuglie della Metronotte impegnate nel servizio di vigilanza campestre, soprattutto in questo periodo che riguarda l'area della produzione di uva», dove la recrudescenza del fenomeno dei furti che vanifica il lavoro degli agricoltori riguarda anche Ruvo di Puglia.
«Solo negli ultimi tre giorni - fa sapere l'istituto di vigilanza - sono state ben due le segnalazioni effettuate alle forze dell'ordine di raccolta non autorizzata di uva, avvenuti a Ruvo di Puglia», fra le località Francavilla e Belmonte. Eppure i ladri, tutti italiani, sorpresi a rubare uva se la sono cavata «solo» con una identificazione dei Carabinieri della locale Stazione. Arrestarli o denunciarli non è stato possibile, nonostante il loro fermo coincidesse appieno ai criteri della quasi flagranza.
È uno degli effetti dell'entrata in vigore della legge Cartabia, scattata il 30 dicembre di due anni fa e che tra i suoi tanti capitoli prevede anche che alcuni reati, fino al 2022 perseguibili di ufficio, possano portare alla sospensione preventiva della libertà del sospettato soltanto su querela della parte offesa. E l'elenco dei reati comprende, fra gli altri, anche il furto aggravato, come nel caso di Ruvo di Puglia, dove i banditi, dopo essere stati colti con le mani nel sacco, sono stati fermati.
«In entrambi i casi - fa sapere la Metronotte - i proprietari dei tendoni agricoli non hanno voluto sporgere la denuncia-querela». Ecco allora che la refurtiva, pari a poche decine di chilogrammi di uva, è stata restituita ai proprietari. Per i vari sospettati, invece, non c'è stata sinora alcuna conseguenza: sono rimasti in libertà.
«Solo negli ultimi tre giorni - fa sapere l'istituto di vigilanza - sono state ben due le segnalazioni effettuate alle forze dell'ordine di raccolta non autorizzata di uva, avvenuti a Ruvo di Puglia», fra le località Francavilla e Belmonte. Eppure i ladri, tutti italiani, sorpresi a rubare uva se la sono cavata «solo» con una identificazione dei Carabinieri della locale Stazione. Arrestarli o denunciarli non è stato possibile, nonostante il loro fermo coincidesse appieno ai criteri della quasi flagranza.
È uno degli effetti dell'entrata in vigore della legge Cartabia, scattata il 30 dicembre di due anni fa e che tra i suoi tanti capitoli prevede anche che alcuni reati, fino al 2022 perseguibili di ufficio, possano portare alla sospensione preventiva della libertà del sospettato soltanto su querela della parte offesa. E l'elenco dei reati comprende, fra gli altri, anche il furto aggravato, come nel caso di Ruvo di Puglia, dove i banditi, dopo essere stati colti con le mani nel sacco, sono stati fermati.
«In entrambi i casi - fa sapere la Metronotte - i proprietari dei tendoni agricoli non hanno voluto sporgere la denuncia-querela». Ecco allora che la refurtiva, pari a poche decine di chilogrammi di uva, è stata restituita ai proprietari. Per i vari sospettati, invece, non c'è stata sinora alcuna conseguenza: sono rimasti in libertà.