Florovivaismo, rinnovato il contratto degli operai. Cia: «Garantire dignità del lavoro»

Soddisfazione delle organizzazioni Agricole Bari-Bat

sabato 31 luglio 2021 10.51
Rinnovato il contratto degli operai agricoli e florovivaisti per le province di Bari e Bat, con decorrenza dal primo gennaio 2020 al 31 dicembre 2023. Lo annunciano con soddisfazione le Organizzazioni Agricole.

L'intento di parte datoriale è stato quello di garantire dignità del lavoro, valorizzazione della manodopera, attivazione di politiche di welfare a beneficio di aziende e lavoratori, favorendo contestualmente il recupero della competitività del settore, secondo logiche condivise di reale adeguamento contrattuale alle nuove dinamiche agricole ed occupazionali.

Si è lavorato inoltre con l'obbiettivo di creare e mantenere nel tempo le condizioni sul territorio provinciale per ottenere incremento occupazionale e diffusione della cultura della sicurezza e della legalità nel lavoro.

Il contratto prevede la conferma dei livelli di classificazione come previsti dal contratto scaduto e della declaratoria delle mansioni ad essi riferibili, con la sola modifica del parametro retributivo di rifermento per le mansioni inquadrate nella Area 3 Livello 2 che passa dal 122 (ex fase sperimentale) al 124, da applicarsi però in termini definitivi e strutturali, senza condizioni e parametri particolari da rispettare per le aziende.

Il testo, inoltre, nella sua parte normativa ha esplicitato l'efficacia del principio di ultrattività del contratto scaduto, nel caso di vacanza contrattuale, non prevedendo alcuna applicazione di una tantum a carico delle aziende per il ritardato rinnovo.

Dopo lunga trattativa, conclusasi alle porte delle più importanti campagne agricole stagionali, le parti hanno per altro trovato un accordo anche sull'aumento retributivo da prevedersi: è stato concordato un aumento del 2 per cento (a fronte del 4 per cento inizialmente richiesto) da applicarsi in due tranche nel 2021 e nel 2022, come segnale concreto e tangibile della considerazione che il sistema aziendale, espressione dell'importante comparto agricolo, ha della manodopera del settore, ancor più importante vista l'attuale situazione economica congiunturale.