«Fateci lavorare», il flash mob dei commercianti di Ruvo di Puglia
Stasera insegne e vetrine accese in segno di desiderio e necessità di ripartenza
martedì 28 aprile 2020
12.17
Una protesta silenziosa e pacifica, un flash mob che con dignità vuole attirare l'attenzione sulle difficoltà del comparto commerciale che ha voglia e bisogno di ripartire e riaprire.
È l'iniziativa dei commercianti di Ruvo di Puglia che questa sera accenderanno per un'ora, dalle 21.00 alle 22.00, le insegne e le vetrine dei loro punti vendita che restano ancora chiusi nel rispetto delle misure di contenimento del contagio da coronavirus.
«Un piccolo passo per far sentire la nostra voce, in silenzio» - dichiarano dall'Ascom di Ruvo di Puglia, promotori dell'iniziativa che vuol trasformare le luci delle attività commerciali in riflettori su di esse.
«È un primo segnale che vogliamo dare al governo chiedendo di rivedere le chiusure per i settori abbigliamento, estetica, ristorazione, non ritenendo giusta l'applicazione delle stesse misure restrittive per tutta la nazione essendoci un evidente calo dei casi del contagio nelle regioni del sud rispetto alle altre.
Non abbiamo ricevuto alcuna agevolazione, alcun sussidio, chiediamo soltanto di poter tornare a lavorare, con le dovute precauzioni e nel totale rispetto delle misure di distanziamento sociale e di divieto di assembramento».
È l'iniziativa dei commercianti di Ruvo di Puglia che questa sera accenderanno per un'ora, dalle 21.00 alle 22.00, le insegne e le vetrine dei loro punti vendita che restano ancora chiusi nel rispetto delle misure di contenimento del contagio da coronavirus.
«Un piccolo passo per far sentire la nostra voce, in silenzio» - dichiarano dall'Ascom di Ruvo di Puglia, promotori dell'iniziativa che vuol trasformare le luci delle attività commerciali in riflettori su di esse.
«È un primo segnale che vogliamo dare al governo chiedendo di rivedere le chiusure per i settori abbigliamento, estetica, ristorazione, non ritenendo giusta l'applicazione delle stesse misure restrittive per tutta la nazione essendoci un evidente calo dei casi del contagio nelle regioni del sud rispetto alle altre.
Non abbiamo ricevuto alcuna agevolazione, alcun sussidio, chiediamo soltanto di poter tornare a lavorare, con le dovute precauzioni e nel totale rispetto delle misure di distanziamento sociale e di divieto di assembramento».