Estorsione con cavallo di ritorno: 2 arresti a Bisceglie
Il furto avvenuto a Ruvo. Ieri il fermo di un 20enne ed un 23enne di Bitonto
martedì 4 ottobre 2016
16.46
I Carabinieri della Tenenza di Bisceglie hanno arrestato un 20enne ed un 23enne, entrambi residenti a Bitonto, per estorsione in concorso e, per uno di essi, anche per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
L'articolata vicenda ha avuto inizio nel febbraio scorso e si è conclusa nella serata di ieri, con l'esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emesso dal gip presso il Tribunale di Bari Francesco Pellecchia, su richiesta del pubblico ministero Domenico Minardi, della Procura della Repubblica di Bari che ha coordinato le indagini, condividendo le risultanze investigative svolte dai militari operanti.
Andando con ordine, proprio nel febbraio di quest'anno a Ruvo di Puglia si è consumato il furto di un autocarro cui è seguita la richiesta estorsiva di 2.000 euro, parzialmente accolta dalla vittima che, dopo aver raggiunto un accordo embrionale con i delinquenti, circa lo scambio del danaro, ha informato i Carabinieri.
Hanno avuto così inizio dei servizi con appostamenti e pedinamenti che hanno consentito ai militari di intervenire subito dopo l'avvenuta consegna dei soldi ai malfattori, da parte della vittima. Nella circostanza, i Carabinieri sono riusciti a bloccare ed arrestare in flagranza di reato, solo uno dei due estorsori, mentre il complice si dava a precipitosa fuga nelle campagne bitontine.
Gli investigatori dell'Arma non si sono dati comunque per vinti e, avendo avuto modo di osservare in volto il fuggitivo, grazie alla collaborazione dei Carabinieri della Stazione di Bitonto, sono stati in grado di raccogliere utili elementi per la sua completa identificazione e a richiedere, nei suoi confronti, l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, incassando la piena concordanza tanto dell'Autorità Giudiziaria inquirente, quanto di quella giudicante.
Spiccato il provvedimento restrittivo, non meno difficoltosa è stata l'esecuzione dello stesso, atteso che il destinatario non solo non era presente in casa al momento dell'arrivo dei militari, ma si è consegnato alla Stazione dei Carabinieri di Bitonto soltanto dopo una giornata di ricerche incessanti, quando aveva compreso che il cerchio attorno a lui stava chiudendo. Il 23enne è stato quindi arrestato e condotto presso la casa circondariale di Bari.
Encomiabile l'azione di contrasto e d'investigazione dei militari della Tenenza di Bisceglie che, con l'arresto prima e l'esecuzione dell'ordinanza poi, non solo hanno assicurato alla giustizia due pericolosi criminali, ma hanno consentito alla vittima di ritornare in possesso del danaro scambiato, oltre che del furgone sottratto ed oggetto del cosiddetto cavallo di ritorno.
L'articolata vicenda ha avuto inizio nel febbraio scorso e si è conclusa nella serata di ieri, con l'esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emesso dal gip presso il Tribunale di Bari Francesco Pellecchia, su richiesta del pubblico ministero Domenico Minardi, della Procura della Repubblica di Bari che ha coordinato le indagini, condividendo le risultanze investigative svolte dai militari operanti.
Andando con ordine, proprio nel febbraio di quest'anno a Ruvo di Puglia si è consumato il furto di un autocarro cui è seguita la richiesta estorsiva di 2.000 euro, parzialmente accolta dalla vittima che, dopo aver raggiunto un accordo embrionale con i delinquenti, circa lo scambio del danaro, ha informato i Carabinieri.
Hanno avuto così inizio dei servizi con appostamenti e pedinamenti che hanno consentito ai militari di intervenire subito dopo l'avvenuta consegna dei soldi ai malfattori, da parte della vittima. Nella circostanza, i Carabinieri sono riusciti a bloccare ed arrestare in flagranza di reato, solo uno dei due estorsori, mentre il complice si dava a precipitosa fuga nelle campagne bitontine.
Gli investigatori dell'Arma non si sono dati comunque per vinti e, avendo avuto modo di osservare in volto il fuggitivo, grazie alla collaborazione dei Carabinieri della Stazione di Bitonto, sono stati in grado di raccogliere utili elementi per la sua completa identificazione e a richiedere, nei suoi confronti, l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, incassando la piena concordanza tanto dell'Autorità Giudiziaria inquirente, quanto di quella giudicante.
Spiccato il provvedimento restrittivo, non meno difficoltosa è stata l'esecuzione dello stesso, atteso che il destinatario non solo non era presente in casa al momento dell'arrivo dei militari, ma si è consegnato alla Stazione dei Carabinieri di Bitonto soltanto dopo una giornata di ricerche incessanti, quando aveva compreso che il cerchio attorno a lui stava chiudendo. Il 23enne è stato quindi arrestato e condotto presso la casa circondariale di Bari.
Encomiabile l'azione di contrasto e d'investigazione dei militari della Tenenza di Bisceglie che, con l'arresto prima e l'esecuzione dell'ordinanza poi, non solo hanno assicurato alla giustizia due pericolosi criminali, ma hanno consentito alla vittima di ritornare in possesso del danaro scambiato, oltre che del furgone sottratto ed oggetto del cosiddetto cavallo di ritorno.