Escalation di furti, svolta nelle indagini: un arresto e due denunce
Ieri la controffensiva dei Carabinieri: recuperata droga, refurtiva e reperti archeologici
sabato 25 agosto 2018
11.41
I Carabinieri della Stazione di Ruvo di Puglia, nella serata di ieri, hanno condotto e portato a termine una brillante operazione di servizio.
Le attività di polizia giudiziaria hanno preso il via da alcuni furti che nei giorni precedenti avevano colpito diversi commercianti ruvesi. L'analisi delle modalità, dei tempi e dei luoghi ove erano avvenuti i delitti, portavano i Carabinieri a concentrare le indagini su alcuni soggetti ritenuti sospetti.
Nei loro riguardi è stata così predisposta una serie di servizi di osservazione, a seguito della quale, i militari hanno deciso di effettuare una perquisizione domiciliare a carico di una ragazza 21enne, di origini coratine, convivente con un 35enne ruvese poi risultato irreperibile.
All'accesso dei militari nell'abitazione, la giovane donna si è mostrata da subito particolarmente agitata, ed in effetti, all'esito di un'approfondita perquisizione, è stata trovata in possesso di 21 grammi di cocaina, 5 grammi di eroina, un minimo quantitativo di marijuana e materiale per il confezionamento degli stupefacenti.
La stessa perquisizione, estesa a tutto le stanze dell'appartamento, ha permesso ai militari di rinvenire altresì una grande quantità di merce di probabile provenienza furtiva, che la ragazza non era in grado di giustificare, accatastata in una stanza.
Tutto il materiale, consistente in vari capi di abbigliamento, oggetti d'arredo, strumenti per lavori edili, ventilatori, derrate alimentari, prodotti ittici, materiali di cancelleria, articoli per la scuola ed una statua ritraente la Madonna di Lourdes, è stato sottoposto a sequestro unitamente ad utensili da scasso.
Nella considerazione che altra refurtiva e sostanze stupefacenti potessero essere occultate anche presso l'abitazione di un congiunto del compagno, non trovato in casa, i militari hanno deciso di estendere la perquisizione anche all'abitazione rurale di un 62enne, ruvese, incensurato, ove è stata riscontrata la presenza ingiustificata di altri prodotti ittici della stessa natura di quelli già recuperati, numerose bottiglie di fertilizzanti, parti di motociclette marca Ducati e ben 24 pezzi di vasellame ed anfore antiche occultate all'interno di un pozzo.
Su questi ultimi reperti sono in corso gli accertamenti da parte dei militari del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari intervenuto sul posto. I militari della Stazione di Ruvo di Puglia hanno già individuato i proprietari di parte della merce e dei materiali di chiara provenienza furtiva recuperati, per i quali nei prossimi giorni avverrà la restituzione.
La donna tratta in arresto, su disposizione della competente Autorità Giudiziaria, è stata condotta presso il carcere femminile di Trani, dovendo rispondere di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti e di ricettazione. Il compagno, al momento irreperibile ed il 62enne sono stati invece deferiti in stato di libertà, il primo per i medesimi reati della donna, mentre il secondo per ricettazione e possesso illegale di beni archeologici.
Le attività di polizia giudiziaria hanno preso il via da alcuni furti che nei giorni precedenti avevano colpito diversi commercianti ruvesi. L'analisi delle modalità, dei tempi e dei luoghi ove erano avvenuti i delitti, portavano i Carabinieri a concentrare le indagini su alcuni soggetti ritenuti sospetti.
Nei loro riguardi è stata così predisposta una serie di servizi di osservazione, a seguito della quale, i militari hanno deciso di effettuare una perquisizione domiciliare a carico di una ragazza 21enne, di origini coratine, convivente con un 35enne ruvese poi risultato irreperibile.
All'accesso dei militari nell'abitazione, la giovane donna si è mostrata da subito particolarmente agitata, ed in effetti, all'esito di un'approfondita perquisizione, è stata trovata in possesso di 21 grammi di cocaina, 5 grammi di eroina, un minimo quantitativo di marijuana e materiale per il confezionamento degli stupefacenti.
La stessa perquisizione, estesa a tutto le stanze dell'appartamento, ha permesso ai militari di rinvenire altresì una grande quantità di merce di probabile provenienza furtiva, che la ragazza non era in grado di giustificare, accatastata in una stanza.
Tutto il materiale, consistente in vari capi di abbigliamento, oggetti d'arredo, strumenti per lavori edili, ventilatori, derrate alimentari, prodotti ittici, materiali di cancelleria, articoli per la scuola ed una statua ritraente la Madonna di Lourdes, è stato sottoposto a sequestro unitamente ad utensili da scasso.
Nella considerazione che altra refurtiva e sostanze stupefacenti potessero essere occultate anche presso l'abitazione di un congiunto del compagno, non trovato in casa, i militari hanno deciso di estendere la perquisizione anche all'abitazione rurale di un 62enne, ruvese, incensurato, ove è stata riscontrata la presenza ingiustificata di altri prodotti ittici della stessa natura di quelli già recuperati, numerose bottiglie di fertilizzanti, parti di motociclette marca Ducati e ben 24 pezzi di vasellame ed anfore antiche occultate all'interno di un pozzo.
Su questi ultimi reperti sono in corso gli accertamenti da parte dei militari del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bari intervenuto sul posto. I militari della Stazione di Ruvo di Puglia hanno già individuato i proprietari di parte della merce e dei materiali di chiara provenienza furtiva recuperati, per i quali nei prossimi giorni avverrà la restituzione.
La donna tratta in arresto, su disposizione della competente Autorità Giudiziaria, è stata condotta presso il carcere femminile di Trani, dovendo rispondere di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti e di ricettazione. Il compagno, al momento irreperibile ed il 62enne sono stati invece deferiti in stato di libertà, il primo per i medesimi reati della donna, mentre il secondo per ricettazione e possesso illegale di beni archeologici.