Emergenza casa, boccata di ossigeno per le famiglie
Fondi per le morosità incolpevoli, aiuti fino a 12 mila euro
martedì 3 gennaio 2017
6.55
Una boccata d'ossigeno per quelle famiglie che, a causa di problemi economici imprevisti (licenziamenti, mancati rinnovi contrattuali, infortuni o malattie di uno dei componenti) si trovano improvvisamente e incolpevolmente nelle condizioni di non riuscire più fare fronte al pagamento di un affitto.
È attivo anche a Ruvo infatti, il fondo per la cosiddetta "morosità incolpevole". Il contributo è destinato ai soggetti in possesso dei seguenti requisiti: cittadinanza italiana o di uno Stato appartenente all'Unione europea, permesso di soggiorno per i cittadini non comunitari; un contratto di affitto ad uso abitativo regolarmente registrato; un atto di intimazione di sfratto per morosità con citazione di convalida; un reddito ISE non superiore ad € 35.000,00 o di un reddito derivante da regolare attività lavorativa con un valore ISEE non superiore ad € 26.000,00; non titolarità del richiedente e di ciascun componente del nucleo familiare di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su immobile, nel territorio nazionale, fruibile e adeguato alle esigenze del nucleo familiare; situazione di morosità incolpevole, ossia una situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento dell'affitto a causa della perdita o della consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare.
Sono considerate cause valide di morosità incolpevole, ai fini dell'ottenimento del contributo: la perdita del lavoro per licenziamento; accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell'orario di lavoro; cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale; il mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici; la cessazioni di attività libero-professionali o di imprese per causa di forza maggiore; la malattia grave, l'infortunio o il decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato, la consistente riduzione del reddito complessivo del nucleo familiare o la necessità dell'impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche e assistenziali.
"Per la prima volta – spiega l'assessora alle politiche sciali, Monica Montaruli - la Regione Puglia ha esteso a tutti i Comuni pugliesi la possibilità di alimentare il contributo per l'integrazione fitto casa con questo fondo particolare rivolto a coloro che fino a poco tempo fa godevano di una propria autonomia economica e che, improvvisamente, complice la congiuntura economica-occupazionale rischiano di vedere intaccato uno dei diritti fondamentali di ogni persona: quello alla casa. È una misura che si rivolge a cittadini spesso non abituati a rivolgersi ai nostri uffici e che dunque non sanno che è possibile chiedere aiuto. Rivolgo dunque, il mio invito a cogliere questa opportunità e chiedo la collaborazione degli operatori del mondo immobiliare e dei cittadini locatari che conoscono persone che si trovano nelle situazioni descritte nel bando per diffondere le opportunità offerte da questa importante iniziativa."
Diverse le possibilità di contributo: sarà possibile sia utilizzarli per sanare le pendenze con i padroni di casa, che contribuire alla stipula, da parte della famiglia sfrattata, di un nuovo contratto di locazione.
L'importo massimo di contributo concedibile non può superare l'importo di 12.000 euro.
Tutti i dettagli sono disponibili sul sito ufficiale del Comune di Ruvo di Puglia al link http://www.comune. ruvodipuglia.ba.it/servizi/ notizie/notizie_fase02.aspx? ID=13560
Le risorse disponibili rientrano nel "Fondo nazionale destinato agli inquilini morosi incolpevoli".
Le domande corredate da tutta la necessaria documentazione, devono essere compilate unicamente sui moduli predisposti dal Comune reperibili sul sito web all'indirizzo www.comune. ruvodipuglia.ba.it o distribuiti presso l'Ufficio Servizi Sociali del Comune-Via Solferino 1/b.
È attivo anche a Ruvo infatti, il fondo per la cosiddetta "morosità incolpevole". Il contributo è destinato ai soggetti in possesso dei seguenti requisiti: cittadinanza italiana o di uno Stato appartenente all'Unione europea, permesso di soggiorno per i cittadini non comunitari; un contratto di affitto ad uso abitativo regolarmente registrato; un atto di intimazione di sfratto per morosità con citazione di convalida; un reddito ISE non superiore ad € 35.000,00 o di un reddito derivante da regolare attività lavorativa con un valore ISEE non superiore ad € 26.000,00; non titolarità del richiedente e di ciascun componente del nucleo familiare di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su immobile, nel territorio nazionale, fruibile e adeguato alle esigenze del nucleo familiare; situazione di morosità incolpevole, ossia una situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento dell'affitto a causa della perdita o della consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare.
Sono considerate cause valide di morosità incolpevole, ai fini dell'ottenimento del contributo: la perdita del lavoro per licenziamento; accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell'orario di lavoro; cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale; il mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici; la cessazioni di attività libero-professionali o di imprese per causa di forza maggiore; la malattia grave, l'infortunio o il decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato, la consistente riduzione del reddito complessivo del nucleo familiare o la necessità dell'impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche e assistenziali.
"Per la prima volta – spiega l'assessora alle politiche sciali, Monica Montaruli - la Regione Puglia ha esteso a tutti i Comuni pugliesi la possibilità di alimentare il contributo per l'integrazione fitto casa con questo fondo particolare rivolto a coloro che fino a poco tempo fa godevano di una propria autonomia economica e che, improvvisamente, complice la congiuntura economica-occupazionale rischiano di vedere intaccato uno dei diritti fondamentali di ogni persona: quello alla casa. È una misura che si rivolge a cittadini spesso non abituati a rivolgersi ai nostri uffici e che dunque non sanno che è possibile chiedere aiuto. Rivolgo dunque, il mio invito a cogliere questa opportunità e chiedo la collaborazione degli operatori del mondo immobiliare e dei cittadini locatari che conoscono persone che si trovano nelle situazioni descritte nel bando per diffondere le opportunità offerte da questa importante iniziativa."
Diverse le possibilità di contributo: sarà possibile sia utilizzarli per sanare le pendenze con i padroni di casa, che contribuire alla stipula, da parte della famiglia sfrattata, di un nuovo contratto di locazione.
L'importo massimo di contributo concedibile non può superare l'importo di 12.000 euro.
Tutti i dettagli sono disponibili sul sito ufficiale del Comune di Ruvo di Puglia al link http://www.comune.
Le risorse disponibili rientrano nel "Fondo nazionale destinato agli inquilini morosi incolpevoli".
Le domande corredate da tutta la necessaria documentazione, devono essere compilate unicamente sui moduli predisposti dal Comune reperibili sul sito web all'indirizzo www.comune.