E' il succo di melagrane il miglior vaccino contro influenza e raffreddore
Aumento del 422% di coltivazione in più nelle province di Bari, Lecce e Foggia
lunedì 25 gennaio 2016
E' il succo di melagrane il miglior vaccino contro influenza e raffreddore perché possiede il 40% del nostro bisogno giornaliero di vitamina C. Il frutto del melograno può essere impiegato non solo in campo alimentare ma anche in quello farmaceutico. Le sue virtù più importanti, infatti, sono generate dalla presenza di sostanze ad alta attività antitumorale come l'acido ellagico, i flavonoidi ed altre sostanze con proprietà antiossidanti che nel loro insieme collaborano in modo attivo nella cura di vari tumori (prostata, pelle, seno, polmoni).
Nel 2013 in Puglia (dati Istat) erano coltivati 67 ettari a melograno, balzati in soli 2 anni a 350, principalmente nelle provincie tra Bari e Lecce e Foggia, con un incremento del 422%. La quasi totalità della produzione italiana si concentra in Puglia (dove si trova circa il 60% della superficie coltivata).
"L'agropirateria è purtroppo in linea con l'evoluzione dell'imprenditoria agricola locale, anzi precorre i tempi. L'aumento della domanda di melograno - dichiara il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - alimenta le importazioni di prodotto oltre che dai paesi produttori dell'Europa del Sud, Spagna, Israele e Marocco, anche da Cile e Sudafrica, come al solito spacciati per 'made in Puglia'. Oltre al prodotto fresco, sono i semi lavoratori ad essere importati perché destinati all'industria di trasformazione e alla cosmesi".
"Sono proprio le melegrane importate dalla Turchia - commenta il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - al secondo posto dei cibi più contaminati da sostanze tossiche e le melegrane importate da Israele sono al 9 posto dei cibi che inquinano maggioramene l'ambiente, dato che per raggiungere le tavole dei consumatori pugliesi percorrono 2.250 km, bruciando 1,3 chili di petrolio e liberando 4,05 chili di anidride carbonica per ogni chilo di prodotto".
Nel 2013 in Puglia (dati Istat) erano coltivati 67 ettari a melograno, balzati in soli 2 anni a 350, principalmente nelle provincie tra Bari e Lecce e Foggia, con un incremento del 422%. La quasi totalità della produzione italiana si concentra in Puglia (dove si trova circa il 60% della superficie coltivata).
"L'agropirateria è purtroppo in linea con l'evoluzione dell'imprenditoria agricola locale, anzi precorre i tempi. L'aumento della domanda di melograno - dichiara il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - alimenta le importazioni di prodotto oltre che dai paesi produttori dell'Europa del Sud, Spagna, Israele e Marocco, anche da Cile e Sudafrica, come al solito spacciati per 'made in Puglia'. Oltre al prodotto fresco, sono i semi lavoratori ad essere importati perché destinati all'industria di trasformazione e alla cosmesi".
"Sono proprio le melegrane importate dalla Turchia - commenta il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - al secondo posto dei cibi più contaminati da sostanze tossiche e le melegrane importate da Israele sono al 9 posto dei cibi che inquinano maggioramene l'ambiente, dato che per raggiungere le tavole dei consumatori pugliesi percorrono 2.250 km, bruciando 1,3 chili di petrolio e liberando 4,05 chili di anidride carbonica per ogni chilo di prodotto".