Due cortometraggi sul rapporto uomo-natura, domani la proiezione
La rassegna cinematografica proporrà i lavori del regista Michele Pinto
venerdì 19 ottobre 2018
13.54
Prosegue la rassegna cinematografica "A cena con le webseries" che sabato 20 ottobre, a partire dalle ore 19.30, presso la Tenuta Tedone Consolini di Ruvo di Puglia, proporrà la proiezione di due cortometraggi sul rapporto uomo-natura, diretti dal regista pugliese Michele Pinto: "Figli di Madre Terra" e "Mio figlio è l'albero".
"A cena con le webseries" è una rassegna cinematografica che, dal 6 ottobre al 10 novembre, propone al pubblico webserie e cortometraggi diretti dal regista ruvese, noto a livello nazionale ed internazionale nel campo della produzione cinematografica webseriale, in sei serate da lui stesso introdotte e moderate.
Affrontando temi di importante rilevanza socio-culturale, la rassegna crea un dibattito sui cambiamenti in atto nel mondo, attraverso gli occhi della rete e nasce dall'osservazione di come l'entertainment a livello globale stia mutando di continuo e a grande velocità. Contesto in cui gli infiniti scenari oggi offerti dal web 2.0 e dalle grosse piattaforme di video on demand, oltre ad alterare la modalità stessa di fruizione di un racconto filmico, arrivano a minare il ruolo, da sempre di rilievo, di mass media come il cinema e la televisione.
Sabato 20 ottobre, con la proiezione dei cortometraggi "Figli di Madre Terra" e "Mio figlio è l'albero", il fil rouge della serata sarà il rapporto fra l'uomo e la natura, in una riflessione sulla contemporaneità dell'urbanizzazione e la silenziosa minaccia al verde come bene comune.
Figli di Madre Terra
Prodotto da Morpheus Ego e Teatro delle Molliche, con il patrocinio di Unapol nazionale e Legambiente Puglia, il corto è scritto e interpretato dal coratino Francesco Martinelli e si avvale esclusivamente da artisti baresi come Libera Martignetti, Sara Matarrese, il piccolo Emanuele Karol Martinelli e la partecipazione straordinaria di Alberto Rubini.
Girato in Salento, nelle aree più colpite dalla Xylella, partendo dai fatti di cronaca, il progetto rappresenta un percorso di ricerca e analisi e nasce dalla ferrea volontà di dare un contributo artistico di sensibilizzazione su quello che rappresenta un problema, non geolocalizzato, che affligge duramente i secolari e maestosi testimoni della storia della nostra terra.
Con pochi dialoghi, prettamente di ausilio alla comprensione della storia, "Figli di Madre Terra" tocca i temi dell'amore e del dolore rappresentati in maniera iconografica, della problematica comunicazione generazionale, del dialogo con la sfera religiosa e della speranza nel cambiamento.
Proiettato anche a Viterbo in apertura del convegno del CNO (Consorzio Nazionale degli Olivicoltori), il cortometraggio ha ricevuto un riconoscimento per aver interpretato e fotografato, con straordinaria efficacia e passione, i sentimenti e le angosce degli Olivicoltori Pugliesi per un problema che mina la loro stabilità e sicurezza, ufficializzato dalla consegna delle targhe a Pinto e Martinelli dalle mani del Sottosegretario alle Politiche Agricole, Alessandra Pesce.
Selezionato all'OFF_Ortometraggi Film Festival e inserito nel progetto culturale multidisciplinare Landxcape promosso dalla Regione Puglia, è attualmente nella selezione ufficiale del Foggia Film Festival 2018. Ha vinto sei premi ai Rome Web Awards 2018, gli Oscar italiani del Web, per la sezione Social: Miglior poster di Danilo Macina (Corato), Miglior attore non protagonista Alberto Rubini (Grumo Appula), Miglior fotografia, Miglior attrice protagonista Sara Matarrese (Andria), Miglior opera Social, Miglior Italian Creation.
Mio figlio è l'albero
Diretto da Michele Pinto, scritto e interpretato da Francesco Martinelli, è stato presentato in anteprima nazionale dalla giornalista Livia Azzariti, in occasione della Mostra di Arte Contemporanea intitolata "Fratello Ambiente, Sorella Arte", organizzata dalla casa editrice Secop di Corato e ospitata nel 2008 presso Castel Sant'Angelo a Roma. Qui, è stato poi proiettato per due mesi in heavy rotation e visto da migliaia di visitatori che hanno potuto apprezzarne la peculiarità poetica: "Mio figlio è l'albero" è totalmente privo di dialoghi e affida la narrazione alle sole immagini.
Girato fra Corato, Bari, Termoli, Roma e Milano, il corto è una favola di speranza e di sensibilizzazione allo sviluppo sostenibile e all'attenzione nei confronti dell'ambiente e narra l'odissea di un uomo visionario in cerca di un futuro per il proprio figlio, un piccolo alberello la cui stessa esistenza è minacciata dalla forsennata cementificazione delle aree verdi.
"A cena con le webseries" è una rassegna cinematografica che, dal 6 ottobre al 10 novembre, propone al pubblico webserie e cortometraggi diretti dal regista ruvese, noto a livello nazionale ed internazionale nel campo della produzione cinematografica webseriale, in sei serate da lui stesso introdotte e moderate.
Affrontando temi di importante rilevanza socio-culturale, la rassegna crea un dibattito sui cambiamenti in atto nel mondo, attraverso gli occhi della rete e nasce dall'osservazione di come l'entertainment a livello globale stia mutando di continuo e a grande velocità. Contesto in cui gli infiniti scenari oggi offerti dal web 2.0 e dalle grosse piattaforme di video on demand, oltre ad alterare la modalità stessa di fruizione di un racconto filmico, arrivano a minare il ruolo, da sempre di rilievo, di mass media come il cinema e la televisione.
Sabato 20 ottobre, con la proiezione dei cortometraggi "Figli di Madre Terra" e "Mio figlio è l'albero", il fil rouge della serata sarà il rapporto fra l'uomo e la natura, in una riflessione sulla contemporaneità dell'urbanizzazione e la silenziosa minaccia al verde come bene comune.
Figli di Madre Terra
Prodotto da Morpheus Ego e Teatro delle Molliche, con il patrocinio di Unapol nazionale e Legambiente Puglia, il corto è scritto e interpretato dal coratino Francesco Martinelli e si avvale esclusivamente da artisti baresi come Libera Martignetti, Sara Matarrese, il piccolo Emanuele Karol Martinelli e la partecipazione straordinaria di Alberto Rubini.
Girato in Salento, nelle aree più colpite dalla Xylella, partendo dai fatti di cronaca, il progetto rappresenta un percorso di ricerca e analisi e nasce dalla ferrea volontà di dare un contributo artistico di sensibilizzazione su quello che rappresenta un problema, non geolocalizzato, che affligge duramente i secolari e maestosi testimoni della storia della nostra terra.
Con pochi dialoghi, prettamente di ausilio alla comprensione della storia, "Figli di Madre Terra" tocca i temi dell'amore e del dolore rappresentati in maniera iconografica, della problematica comunicazione generazionale, del dialogo con la sfera religiosa e della speranza nel cambiamento.
Proiettato anche a Viterbo in apertura del convegno del CNO (Consorzio Nazionale degli Olivicoltori), il cortometraggio ha ricevuto un riconoscimento per aver interpretato e fotografato, con straordinaria efficacia e passione, i sentimenti e le angosce degli Olivicoltori Pugliesi per un problema che mina la loro stabilità e sicurezza, ufficializzato dalla consegna delle targhe a Pinto e Martinelli dalle mani del Sottosegretario alle Politiche Agricole, Alessandra Pesce.
Selezionato all'OFF_Ortometraggi Film Festival e inserito nel progetto culturale multidisciplinare Landxcape promosso dalla Regione Puglia, è attualmente nella selezione ufficiale del Foggia Film Festival 2018. Ha vinto sei premi ai Rome Web Awards 2018, gli Oscar italiani del Web, per la sezione Social: Miglior poster di Danilo Macina (Corato), Miglior attore non protagonista Alberto Rubini (Grumo Appula), Miglior fotografia, Miglior attrice protagonista Sara Matarrese (Andria), Miglior opera Social, Miglior Italian Creation.
Mio figlio è l'albero
Diretto da Michele Pinto, scritto e interpretato da Francesco Martinelli, è stato presentato in anteprima nazionale dalla giornalista Livia Azzariti, in occasione della Mostra di Arte Contemporanea intitolata "Fratello Ambiente, Sorella Arte", organizzata dalla casa editrice Secop di Corato e ospitata nel 2008 presso Castel Sant'Angelo a Roma. Qui, è stato poi proiettato per due mesi in heavy rotation e visto da migliaia di visitatori che hanno potuto apprezzarne la peculiarità poetica: "Mio figlio è l'albero" è totalmente privo di dialoghi e affida la narrazione alle sole immagini.
Girato fra Corato, Bari, Termoli, Roma e Milano, il corto è una favola di speranza e di sensibilizzazione allo sviluppo sostenibile e all'attenzione nei confronti dell'ambiente e narra l'odissea di un uomo visionario in cerca di un futuro per il proprio figlio, un piccolo alberello la cui stessa esistenza è minacciata dalla forsennata cementificazione delle aree verdi.