Don Michele Stragapede saluta la comunità ruvese / FOTO
Il 18 settembre l’ultima messa nella chiesa del Purgatorio
mercoledì 14 settembre 2016
23.56
Lo scorso 15 giugno, il Vescovo della Diocesi Molfetta – Ruvo – Giovinazzo – Terlizzi, comunicava il trasferimento di don Michele Stragapede, rettore delle chiese confraternali del Purgatorio e del Carmine, presso la parrocchia di San Gioacchino a Terlizzi. Decisione che ha provocato tra i confratelli e le consorelle dei due sodalizi un po' di rammarico, dettato anche dall'assenza, nella stessa comunicazione, di una nuova nomina del Padre Spirituale.
Don Michele Stragapede, nominato rettore delle chiese del Purgatorio e del Carmine nel 2014, ha improntato il suo cammino a fianco delle confraternite su alcuni principi fondanti di questi gruppi religiosi, troppe volte dimenticati e messi in disparte. Principi come la solidarietà, la carità e la fratellanza sono tornati a brillare e ad essere messi in prstica. Valori necessari per costruire insieme una vera comunità cristiana, pronta ad accogliere tutti, senza distinzione di sesso, di razza, di religione. Tra i momenti che più sono rimasti impressi, vi è sicuramente il pranzo di solidarietà, durante il quale le porte della chiesa del Purgatorio sono state attraversate da tanti "poveri" non soltanto dal punto di vista economico, ma soprattutto nello spirito. Un'iniziativa criticata da alcuni poco lungimiranti, ma che ha, per la prima volta, rese vere le parole di don Tonino Bello, il quale desiderava una "Chiesa del grembiule" al servizio degli ultimi.
Idee rivoluzionarie, ma solo all'apparenza perché coerenti con i principi evangelici, avevano già visto protagonista don Michele nel passato. Nel 2003, appena rientrato a Bari dal Sud Sudan, dove era in missione umanitaria, proclamò, insieme ai suoi colleghi padri comboniani, uno sciopero dell'Eucarestia nella festa dell'Epifania, al fine di dare un messaggio di pace contro la guerra preventiva in Iraq. In questi ultimi anni, anche a Ruvo, don Michele non ha esitato a mostrare il suo impegno per la pace: per diverse settimane è stato affisso, sulla porta della chiesa del Purgatorio, un articolo di un quotidiano sulle scandalose spese militari italiane, provocando l'indignazione di quanti disconoscevano quest'aspetto delle operazioni di peace-keeping.
L'impegno sociale rappresenta una delle caratteristiche principali della sua attività. Un impegno che ha diffuso all'interno delle due confraternite e soprattutto in quella del Purgatorio, da sempre molto sensibile alle tematiche sociali. Da diversi anni, infatti, la confraternita organizza, nel periodo natalizio, raccolte di fondi e giocattoli a favore dell'associazione AGOP che opera per i bambini ricoverati nel reparto oncologia del Policlinico Gemelli di Roma. Esperienze che hanno visto don Michele sempre a fianco dei confratelli, delle consorelle e dei fedeli in generale, generando tra tutta la cittadinanza fermenti di speranza per un futuro diverso. Ora, che è giunto il momento in cui don Michele lascerà la comunità ruvese, tante attestazioni di stima dimostrano il bene che la gente prova per lui.
Nelle due comunità confraternali resta il dispiacere per il dover salutare una figura importante e per il non sapere, ad oggi, quale futuro le aspetta, visto che da Molfetta ancora tutto tace.
Don Michele saluterà la Confraternita del Purgatorio domenica 18 settembre alle ore 19.00, mentre il 25 settembre, alle ore 11.00, darà inizio al suo ministero parrocchiale presso la parrocchia di San Gioacchino in Terlizzi.
Si ringrazia il Priore della Confraternita Maria Santissima del Suffragio, Antonio Marinelli, per la disponibilità e per aver fornito le foto collegate.
Don Michele Stragapede, nominato rettore delle chiese del Purgatorio e del Carmine nel 2014, ha improntato il suo cammino a fianco delle confraternite su alcuni principi fondanti di questi gruppi religiosi, troppe volte dimenticati e messi in disparte. Principi come la solidarietà, la carità e la fratellanza sono tornati a brillare e ad essere messi in prstica. Valori necessari per costruire insieme una vera comunità cristiana, pronta ad accogliere tutti, senza distinzione di sesso, di razza, di religione. Tra i momenti che più sono rimasti impressi, vi è sicuramente il pranzo di solidarietà, durante il quale le porte della chiesa del Purgatorio sono state attraversate da tanti "poveri" non soltanto dal punto di vista economico, ma soprattutto nello spirito. Un'iniziativa criticata da alcuni poco lungimiranti, ma che ha, per la prima volta, rese vere le parole di don Tonino Bello, il quale desiderava una "Chiesa del grembiule" al servizio degli ultimi.
Idee rivoluzionarie, ma solo all'apparenza perché coerenti con i principi evangelici, avevano già visto protagonista don Michele nel passato. Nel 2003, appena rientrato a Bari dal Sud Sudan, dove era in missione umanitaria, proclamò, insieme ai suoi colleghi padri comboniani, uno sciopero dell'Eucarestia nella festa dell'Epifania, al fine di dare un messaggio di pace contro la guerra preventiva in Iraq. In questi ultimi anni, anche a Ruvo, don Michele non ha esitato a mostrare il suo impegno per la pace: per diverse settimane è stato affisso, sulla porta della chiesa del Purgatorio, un articolo di un quotidiano sulle scandalose spese militari italiane, provocando l'indignazione di quanti disconoscevano quest'aspetto delle operazioni di peace-keeping.
L'impegno sociale rappresenta una delle caratteristiche principali della sua attività. Un impegno che ha diffuso all'interno delle due confraternite e soprattutto in quella del Purgatorio, da sempre molto sensibile alle tematiche sociali. Da diversi anni, infatti, la confraternita organizza, nel periodo natalizio, raccolte di fondi e giocattoli a favore dell'associazione AGOP che opera per i bambini ricoverati nel reparto oncologia del Policlinico Gemelli di Roma. Esperienze che hanno visto don Michele sempre a fianco dei confratelli, delle consorelle e dei fedeli in generale, generando tra tutta la cittadinanza fermenti di speranza per un futuro diverso. Ora, che è giunto il momento in cui don Michele lascerà la comunità ruvese, tante attestazioni di stima dimostrano il bene che la gente prova per lui.
Nelle due comunità confraternali resta il dispiacere per il dover salutare una figura importante e per il non sapere, ad oggi, quale futuro le aspetta, visto che da Molfetta ancora tutto tace.
Don Michele saluterà la Confraternita del Purgatorio domenica 18 settembre alle ore 19.00, mentre il 25 settembre, alle ore 11.00, darà inizio al suo ministero parrocchiale presso la parrocchia di San Gioacchino in Terlizzi.
Si ringrazia il Priore della Confraternita Maria Santissima del Suffragio, Antonio Marinelli, per la disponibilità e per aver fornito le foto collegate.