Disastro ferroviario e risarcimenti, il pressing dei sindaci Giorgino e Mazzilli
Le famiglie delle vittime riceveranno non meno di 200mila euro
venerdì 27 gennaio 2017
7.28
Potrebbe arrivare presto a un punto di svolta la questione legata agli indennizzi per le famiglie delle vittime del disastro ferroviario del 12 luglio scorso. La presidenza del Consiglio dei Ministri ha da subito impegnato la somma di 10milioni di euro come indennizzo alle famiglie delle vittime e ai feriti che hanno riportato lesioni gravi e gravissime. Non si tratta di un risarcimento, per il quale i passi da affrontare sono altri, ma di un contributo stanziato per le persone colpite, a vario titolo, dalla disgrazia. Le famiglie delle vittime riceveranno non meno di 200mila euro, con la possibilità di integrare questa cifra a seconda delle reali necessità di ciascuno. Ci sono, infatti, interi nuclei familiari che vivevano dello stipendio di chi, purtroppo, ha perso la vita in quel tragico incidente e che oggi si trovano a dover fronteggiare la quotidianità senza poter contare su quelle entrate economiche.
È soprattutto per loro che i sindaci Giorgino e Mazzilli, che fanno parte della commissione tecnica istituita dalla Presidenza del Consiglio per l'individuazione dei beneficiari dell'elargizione, hanno avanzato la proposta di elargire immediatamente i 200mila euro alle famiglie delle vittime e successivamente identificare altri aventi diritto o quantificare eventuali integrazioni all'indennizzo. Si attende dunque che la presidenza del Consiglio dei Ministri venga in possesso dei dati raccolti dai sindaci dei vari comuni di appartenenza delle persone coinvolte nell'incidente ferroviario, in modo che si possa procedere all'elargizione dei primi contributi.
È soprattutto per loro che i sindaci Giorgino e Mazzilli, che fanno parte della commissione tecnica istituita dalla Presidenza del Consiglio per l'individuazione dei beneficiari dell'elargizione, hanno avanzato la proposta di elargire immediatamente i 200mila euro alle famiglie delle vittime e successivamente identificare altri aventi diritto o quantificare eventuali integrazioni all'indennizzo. Si attende dunque che la presidenza del Consiglio dei Ministri venga in possesso dei dati raccolti dai sindaci dei vari comuni di appartenenza delle persone coinvolte nell'incidente ferroviario, in modo che si possa procedere all'elargizione dei primi contributi.