Degrado, teppismo e inciviltà. Una città intera che paga per pochi

Quello che accade è una macchia per ogni cittadino onesto e civile

giovedì 24 agosto 2017 7.13
Ruvo è una città orgogliosa, e decorosa. I ruvesi hanno radici profonde e sincero amore per la loro città. Sono testardi e difficili da convincere, ma tengono tantissimo a ciò che è di loro proprietà. E' per questo che ribolle lo sdegno e la rabbia, sui social e per le strade, per quanto accade ogni giorno. E coloro che stigmatizzano atteggiamenti vandalici e irrispettosi nei confronti della città sono in numero nettamente superiore rispetto a chi non segue le regole.

Dopo gli sforzi di sensibilizzazione, dopo le continue denunce sull'abbandono dei rifiuti per strada, dopo gli incontri del primo cittadino Chieco con la cittadinanza e le continue spiegazioni sul modo e il motivo della raccolta differenziata porta a porta c'è chi continua imperterrito a fare della strada il proprio personale cassonetto dell'immondizia.
Dal centro storico alle periferie, gli angoli delle strade vengono deturpati dai rifiuti. A questi si aggiungono saltuariamente atti vandalici che mandano nello sconforto chi tiene al decoro. Ieri, in via Pepe, nei pressi della chiesa del Redentore, è stato sfregiato un muro e una porta con della vernice azzurra. Intanto in via Rosario vengono abbandonati sacchetti di indifferenziata e un piccolo elettrodomestico, mentre nei pressi di via Isabella Griffi si accumulano rifiuti.

C'è chi grida alla scandalo e dice basta. Denunciamo i disertori. Facciamo scudo davanti alla reiterata inciviltà. Non ci facciamo una bella figura: ci sono i turisti e le strade sono sempre più sporche e maleodoranti.

Dall'amministrazione arriva la conferma: chi infrange le regole verrà punito con multe salatissime. Il Comune ha già mietuto le prime vittime. E non si fermerà.

C'è chi propone una rimboccata di maniche: prendiamo l'iniziativa e andiamo a ripulire le campagne, perché non tutto si può ridurre al lamento di chi non regge più questa situazione.
C'è chi propone passi indietro: mettiamo nuovamente i bidoni, la differenziata è un fallimento.

Ma da palazzo Avitaja si chiede di tenere duro. Si passa alle maniere forti. E ai cittadini viene chiesto di denunciare senza paura chi non rispetta il bene pubblico: il marciapiede, la strada, l'arco o le campagne. Dite basta e componete il numero di telefono. Si lotta insieme.
spazzatura
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