Cresce il gemellaggio tra i Comitati Feste Patronali di Ruvo di Puglia e Molfetta
Un legame autentico che unisce due comunità nella celebrazione delle proprie radici spirituali e culturali
martedì 11 febbraio 2025
Un incontro nato dal caso, ma che oggi si configura come una straordinaria opportunità di crescita reciproca e riscoperta delle proprie radici. Il gemellaggio tra il Comitato Feste Patronali di Ruvo di Puglia e quello di Molfetta, formalizzato lo scorso settembre, sta progressivamente cementando un rapporto di amicizia e condivisione che supera il semplice scambio formale, divenendo una testimonianza vivente dell'importanza di custodire e tramandare il patrimonio spirituale e culturale alle generazioni future.
In occasione delle solenni celebrazioni dedicate a San Corrado, patrono di Molfetta, una delegazione ruvese ha presenziato al pontificale in onore del Santo, suggellando un legame sempre più profondo con la comunità molfettese. L'incontro, che affonda le sue radici in un sincero desiderio di conoscenza e collaborazione, sta restituendo ai partecipanti una consapevolezza rinnovata dell'essenza più autentica delle tradizioni religiose locali.
Grazie alla sinergia con Leo Lo Russo, esponente del Comitato Feste Patronali di Molfetta, i confratelli ruvesi hanno avuto l'opportunità di esplorare alcune delle più significative festività patronali della Puglia. Questo viaggio esperienziale si è rivelato l'occasione per apprendere nuove modalità di valorizzazione delle celebrazioni religiose e arricchire il proprio bagaglio culturale e organizzativo. Un cammino di apprendimento e scambio che rafforza il senso di appartenenza e sottolinea il valore inestimabile della tradizione.
Un plauso particolare va al Comitato Feste Patronali di Molfetta, capitanato dal presidente Vincenzo Germinario e dal vicepresidente Francesco Sancilio, per l'ospitalità e la sincera apertura al confronto. Si tratta di un gemellaggio che rappresenta un laboratorio vivo di idee e progetti volti a perpetuare e innovare le celebrazioni religiose e folkloristiche delle due città.
A rappresentare Ruvo in questa straordinaria esperienza di fede e fratellanza sono stati Giovanni Campanale, confratello dell'Arciconfraternita del Carmine, e Pasquale Di Salvia, confratello della Purificazione Addolorata. Due custodi di una missione che guarda al futuro senza dimenticare il passato, con l'obiettivo di preservare, rafforzare e trasmettere ai giovani il ricco patrimonio religioso e culturale della propria terra.
Il cammino è tracciato: la tradizione non deve svanire, ma evolversi e consolidarsi attraverso il dialogo e la passione di chi la vive e la tramanda con dedizione e amore autentico.
In occasione delle solenni celebrazioni dedicate a San Corrado, patrono di Molfetta, una delegazione ruvese ha presenziato al pontificale in onore del Santo, suggellando un legame sempre più profondo con la comunità molfettese. L'incontro, che affonda le sue radici in un sincero desiderio di conoscenza e collaborazione, sta restituendo ai partecipanti una consapevolezza rinnovata dell'essenza più autentica delle tradizioni religiose locali.
Grazie alla sinergia con Leo Lo Russo, esponente del Comitato Feste Patronali di Molfetta, i confratelli ruvesi hanno avuto l'opportunità di esplorare alcune delle più significative festività patronali della Puglia. Questo viaggio esperienziale si è rivelato l'occasione per apprendere nuove modalità di valorizzazione delle celebrazioni religiose e arricchire il proprio bagaglio culturale e organizzativo. Un cammino di apprendimento e scambio che rafforza il senso di appartenenza e sottolinea il valore inestimabile della tradizione.
Un plauso particolare va al Comitato Feste Patronali di Molfetta, capitanato dal presidente Vincenzo Germinario e dal vicepresidente Francesco Sancilio, per l'ospitalità e la sincera apertura al confronto. Si tratta di un gemellaggio che rappresenta un laboratorio vivo di idee e progetti volti a perpetuare e innovare le celebrazioni religiose e folkloristiche delle due città.
A rappresentare Ruvo in questa straordinaria esperienza di fede e fratellanza sono stati Giovanni Campanale, confratello dell'Arciconfraternita del Carmine, e Pasquale Di Salvia, confratello della Purificazione Addolorata. Due custodi di una missione che guarda al futuro senza dimenticare il passato, con l'obiettivo di preservare, rafforzare e trasmettere ai giovani il ricco patrimonio religioso e culturale della propria terra.
Il cammino è tracciato: la tradizione non deve svanire, ma evolversi e consolidarsi attraverso il dialogo e la passione di chi la vive e la tramanda con dedizione e amore autentico.